Perfino i due demoni nel 2011 aprirono i cordoni e presero Cassano e soprattutto Van Bommel che contribuirono, specie il secondo, alla conquista dello scudetto. Dubito che gli strozzini facciano altrettanto. Speriamo, al solito, in San Paolo.
Si ma infatti i due demoni comunque erano italiani e radicati sul territorio. Le proprietà straniere possono permettersi una freddezza e un’asetticità che una proprietà autoctona non potrebbe mai permettersi, meno che mai se milanese.
Un italiano alla fine si farebbe trascinare, in una situazione simile, e ne farebbe un punto d’orgoglio pure lui, come lo è per noi tifosi e per i calciatori.
Per gli strozzini invece c’è solo “un asset” che si può valorizzare in maniera più o meno proficua, ma pensare che si facciano trascinare dalla battaglia e dalla volontà di non venire sopraffatti dai rivali cittadini è utopico, purtroppo.
Berlusconi peraltro aveva già aperto i cordoni della borsa in estate 2010 (prima di farlo anche a Gennaio 2011 con Van Bommel e Cassano) prendendo Ibra e Robinho, anche perché “esasperato” dal dominio indaista culminato nel Triplete di Walter Gagg, oltre che per motivi elettorali.