Juve: rischio esclusione da coppe. Tutti i club coinvolti.

danjr

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Si sono d'accordo, ma bisogna vedere come fu imbastita. Se eravamo a conoscenza o meno delle schifezze che facevano.
Tra l'altro secondo me in quel periodo pure noi eravamo particolari diciamo... tra il cambio di proprietà non proprio limpido e quel paio di operazioni assurde, tra Caldara appunto ipervalutato e Piatek, comprato dal Genoa per 5 milioni a giugno e rivenduto a gennaio a noi a 35...

Speriamo che in queste manovre siamo stati solo incapaci... che abbiamo fatto tutto ingenuamente... nel caso indaghino pure sulle nostre operazioni di quel periodo, perchè a finire dentro la macchina del fango è un attimo.
Piatek era capocannoniere della serie A in quel momento. C’era Leonardo, ho detto tutto….
 

Franco

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I bilanci dei club di serie a sono come i soldi del monopoli ed è il segreto di pulcinella. Non tutti, ma parecchi. La Juve ci è caduta dentro perché è quotata in borsa e quindi hanno potuto usare le intercettazioni. E perché la procura di Torino è più curiosa di altre o forse meno distratta o più probabilmente più coraggiosa (guai a toccare l'arma di distrazione di massa). Ma se spulciassero per bene i conti della serie a in pochi si salverebbero.
 
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anche io ho risposto a lui.
erano 35M bonucci e caldara. detta da tutti ci avevamo guadagnato noi.
caldara è stato preso a gennaio '17 dalla juve per 15M e scambiato col milan 1 anno e mezzo dopo (che per un giovane è un'eternità) e ci sta tutto che abbia raddoppiato il valore per quell'anno e mezzo all'atalanta.
il fatto che non abbia rispettato le attese è un altro discorso ma la valutazione ci stava tutta all'epoca.
ripeto forse 5M in meno si ma non è roba come cerri, sturaro, pjanic. queste operazioni sono volte solo alla plus, la nostra è una operazione sportiva sensata dove è stata fatta un po' di cresta.
per assurdo è il contrario di rebic-silva per non pagare la fiorentina (che forse è anche peggio), ma non credo sia sensato indagare su certe cose.
poi adesso si parla tanto delle plus, ma le plus andranno tutte sotto l'uscio per me, come già previsto da tempo. il bello saranno i pagamenti degli stipendi ed il FPF.

comunque hai ragione di certo il nome del milan esce anche se non ha un senso. faremo la figura di una succursale.
ma a questo punto usciranno tutti i nomi che hanno fatto uno scambio con la juve, tipo la roma per dirne uno.
ora non ricordo, ma Caldara - Bonucci furono scambiati alla pari? Perché in quel caso non dovremmo avere problemi, se ho capito bene il teorema della procura.
 
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In realtà sono proprio tanti scambi ad essere oggetto di indagine, come quello tra Pjanic e Arthur per esempio.

Caldara lo pagarono 15 milioni e lo scambiarono con noi neanche un anno dopo valutandolo 35...

Fai te. Per me questa è proprio una di quelle operazioni alla Paratici come quelle che sono nell'occhio del ciclone in questi giorni.
.
Speriamo che non vadano troppo indietro nel tempo perché quell'operazione è sempre stata molto sospetta.
Per la serie: o siamo complici o siamo cojoni
 

Sam

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Repubblica: la richiesta di rinvio a giudizio dei vertici societari, ormai dimissionari, l’effetto domino sul calcio italino e il rischio di esclusione dalle coppe: l’inchiesta che coinvolge la Juventus promette di sconvolgere il mondo del pallone. Dopo la Consob, la procura di Torino e quella della Figc, sui conti del club ha aperto un procedimento anche la Uefa. In una nota ufficiale, l’organo di controllo finanziario della federazione europea (Cfcb) comunica: “La prima sezione ha avviato un’indagine sulla Juventus. Coopererà con le autorità nazionali e si con- centrerà sulle presunte violazioni finanziarie recentemente rese pubbliche”.

Se i procedimenti dovessero accertare che la Juventus ha mes- so a bilancio dati falsi, la Uefa potrebbe annullare l’accordo firmato con il club lo scorso agosto, che prevedeva il pagamento di 3,5 mln per compensare lo scostamento di bilancio tra il 2019 e il 2022. Nel dettaglio, nel caso in cui la situazione finanziaria del club fosse significativamente diversa da quella comunicata alla Uefa al momento della conclusione dell’accordo, “la Cfcb si riserva il diritto di rescindere l’accordo stesso, intraprendere qualsiasi azione legale ritenuta opportuna e imporre misure disciplinari in conformità con le regole procedurali Uefa applicabili”. In pratica, l’istituzione di Nyon potrebbe mettere in campo nei confronti del club un’ampia gamma di sanzioni, economiche e sportive, a seconda della gravità dei fatti accertati. Per violazioni molto gravi, oltre a multe consistenti, sarebbe ipotizzabile anche l’esclusione dalle coppe europee.

Ieri intanto sono state firmate e depositate dai magistrati della procura di Torino le richieste di rinvio a giudizio per Andrea Agnelli, presidente dimissionario della Juventus, altre undici persone, e la società bianconera. Dovranno difendersi dalle accuse notificate il 24 ottobre: plusvalenze fittizie per 155 milioni, comunicazione di perdite di esercizio inferiori a quelle reali, notizie false sulla manovra relativa agli stipendi.

«Gestire i momenti di negatività è importante», ha raccontato ieri Allegri nel seminario tenuto all’Università politecnica delle Marche, quasi un manifesto del momento del club: «Questi momenti vanno gestiti con lucidità, rimanendo un po’ staccati dagli aspetti emozionali». Nel frattempo gli scenari potrebbero mutare sensibilmente, sia per la Juventus che per altri club eventualmente coinvolti nell’inchiesta, come spiegato dal ministro dello Sport Andrea Abodi: «La situazione della Juventus è la punta estrema e, per certi versi, anche clamorosa, di un fenomeno su cui non possiamo voltarci dall’altra parte. Probabilmente la Juve non è l’unica». Leggendo le carte emergono criticità che coinvolgono club italiani e stranieri che con i bianconeri avevano un rapporto di “collaborazione e di partnership”: Sampdoria, Atalanta, Sassuolo, Empoli, Udinese ma anche Grosseto, Parma, Pisa, Monza, Cosenza, Pescara, Genoa e le straniere Lugano, Basilea, Marsiglia e Sion.

La GDS in edicola


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Ma l'Inda ha già chiesto la revoca dei 9 scudetti vinti dalla Juventus, la penalizzazione di tutti club che le sono arrivati davanti in campionato e l'assegnazione dei 9 scudetti di cartone?
 

shevchampions

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Repubblica: la richiesta di rinvio a giudizio dei vertici societari, ormai dimissionari, l’effetto domino sul calcio italino e il rischio di esclusione dalle coppe: l’inchiesta che coinvolge la Juventus promette di sconvolgere il mondo del pallone. Dopo la Consob, la procura di Torino e quella della Figc, sui conti del club ha aperto un procedimento anche la Uefa. In una nota ufficiale, l’organo di controllo finanziario della federazione europea (Cfcb) comunica: “La prima sezione ha avviato un’indagine sulla Juventus. Coopererà con le autorità nazionali e si con- centrerà sulle presunte violazioni finanziarie recentemente rese pubbliche”.

Se i procedimenti dovessero accertare che la Juventus ha mes- so a bilancio dati falsi, la Uefa potrebbe annullare l’accordo firmato con il club lo scorso agosto, che prevedeva il pagamento di 3,5 mln per compensare lo scostamento di bilancio tra il 2019 e il 2022. Nel dettaglio, nel caso in cui la situazione finanziaria del club fosse significativamente diversa da quella comunicata alla Uefa al momento della conclusione dell’accordo, “la Cfcb si riserva il diritto di rescindere l’accordo stesso, intraprendere qualsiasi azione legale ritenuta opportuna e imporre misure disciplinari in conformità con le regole procedurali Uefa applicabili”. In pratica, l’istituzione di Nyon potrebbe mettere in campo nei confronti del club un’ampia gamma di sanzioni, economiche e sportive, a seconda della gravità dei fatti accertati. Per violazioni molto gravi, oltre a multe consistenti, sarebbe ipotizzabile anche l’esclusione dalle coppe europee.

Ieri intanto sono state firmate e depositate dai magistrati della procura di Torino le richieste di rinvio a giudizio per Andrea Agnelli, presidente dimissionario della Juventus, altre undici persone, e la società bianconera. Dovranno difendersi dalle accuse notificate il 24 ottobre: plusvalenze fittizie per 155 milioni, comunicazione di perdite di esercizio inferiori a quelle reali, notizie false sulla manovra relativa agli stipendi.

«Gestire i momenti di negatività è importante», ha raccontato ieri Allegri nel seminario tenuto all’Università politecnica delle Marche, quasi un manifesto del momento del club: «Questi momenti vanno gestiti con lucidità, rimanendo un po’ staccati dagli aspetti emozionali». Nel frattempo gli scenari potrebbero mutare sensibilmente, sia per la Juventus che per altri club eventualmente coinvolti nell’inchiesta, come spiegato dal ministro dello Sport Andrea Abodi: «La situazione della Juventus è la punta estrema e, per certi versi, anche clamorosa, di un fenomeno su cui non possiamo voltarci dall’altra parte. Probabilmente la Juve non è l’unica». Leggendo le carte emergono criticità che coinvolgono club italiani e stranieri che con i bianconeri avevano un rapporto di “collaborazione e di partnership”: Sampdoria, Atalanta, Sassuolo, Empoli, Udinese ma anche Grosseto, Parma, Pisa, Monza, Cosenza, Pescara, Genoa e le straniere Lugano, Basilea, Marsiglia e Sion.

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Diciamo che son sempre state cose risapute, credo che in pochi non si siano ancora chiesti come mai lo stadio di proprietà in Serie A lo abbiano solo Juventus, Atalanta, Sassuolo e Udinese.

L'operazione Romero il capolavoro della cosca. Paratici lo acquista a 26 milioni dal Genoa. Lo vende poi all'Atalanta a 20 milioni. In seguito Percassi lo vende al Tottenham di Paratici per 55 milioni. Con quei soldi, Percassi compra Demiral per 23 milioni dalla Juve (che a sua volta lo aveva acquistato a 18 milioni dal Sassuolo), e la Juventus compra Locatelli per 35 milioni dal Sassuolo.
 
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