ISS:"Non possiamo vivere in campana di vetro. Scarpe e coronavirus..

Ringhio8

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Certo, infatti non ho mai mancato di specificare, che sono MACRO considerazioni le mie.

Crudelmente e cinicamente, bisogna guardare agli aspetti MACRO.

Se fa un inverno senza precipitazioni, nessuno si preoccupa che in pianura arriverà poca acqua in primavera ed estate, si preoccuperanno soltanto gli addetti ai lavori.

Infatti, non ho detto che non me ne frega nulla per i settori tipo quello turistico, mi dispiace da morire, ma tant'è.

Ad ogni evento che va oltre la norma corrisponde un grosso danno ad uno specifico settore economico.

Aggiornamento: è calcolato che l' Italia perderà un 3% di PIL nel 2020, almeno secondo le ultime stime di Moody's

Si avevo capito, era per fare un discorso più ampio, e cercare di approfondire, a volte scrivo di fretta per cercare di rendere bene l0'idea di ciò che voglio dire, devo imparare a cambiare i toni :asd:
La perdita del 3% stimata può essere veritiera, ma se continuiamo con questo andazzo sarà molto più alta.
 

Ringhio8

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Non è facile, ma si sarebbe giusto.

Il fatto è che noi come nazione avevamo praticamente tutto, cultura culinaria impareggiabile, fabbricavamo le migliri auto, avevamo i migliori ingegneri, i migliori medici, la miglior elettronica, la miglior sartoria, i posti di villeggiatura tra i più invidiati al mondo, le città d'arte, la storia, i musei, tutto ciò a catena si incastrava con altri reparti "minori", che è successo? Elettronica la prendiamo all'estero, componenti auto pure, nella sartoria e nel calzaturiero compriamo le materie all'estero, in cucina compriamo il latte in polvere da germania e romania, buttando via il nostro, il grano della pasta arriva dal nord america (geneticamente modificato) le carni arrivano da fuori. Tutto in nome della globalizzazione... Ma dove vogliamo andare? Potevamo fare tutto e il Made In Italy era un marchio invidiato dal mondo intero.
[MENTION=4685]Andrea Red&Black[/MENTION] cito anche te per spiegarti meglio il discorso che volevo fare
 

Darren Marshall

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Il fatto è che noi come nazione avevamo praticamente tutto, cultura culinaria impareggiabile, fabbricavamo le migliri auto, avevamo i migliori ingegneri, i migliori medici, la miglior elettronica, la miglior sartoria, i posti di villeggiatura tra i più invidiati al mondo, le città d'arte, la storia, i musei, tutto ciò a catena si incastrava con altri reparti "minori", che è successo? Elettronica la prendiamo all'estero, componenti auto pure, nella sartoria e nel calzaturiero compriamo le materie all'estero, in cucina compriamo il latte in polvere da germania e romania, buttando via il nostro, il grano della pasta arriva dal nord america (geneticamente modificato) le carni arrivano da fuori. Tutto in nome della globalizzazione... Ma dove vogliamo andare? Potevamo fare tutto e il Made In Italy era un marchio invidiato dal mondo intero.
[MENTION=4685]Andrea Red&Black[/MENTION] cito anche te per spiegarti meglio il discorso che volevo fare

Il globalismo ha reso molte nazioni schiave del sistema, noi siamo tra quelle.
 
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Il fatto è che noi come nazione avevamo praticamente tutto, cultura culinaria impareggiabile, fabbricavamo le migliri auto, avevamo i migliori ingegneri, i migliori medici, la miglior elettronica, la miglior sartoria, i posti di villeggiatura tra i più invidiati al mondo, le città d'arte, la storia, i musei, tutto ciò a catena si incastrava con altri reparti "minori", che è successo? Elettronica la prendiamo all'estero, componenti auto pure, nella sartoria e nel calzaturiero compriamo le materie all'estero, in cucina compriamo il latte in polvere da germania e romania, buttando via il nostro, il grano della pasta arriva dal nord america (geneticamente modificato) le carni arrivano da fuori. Tutto in nome della globalizzazione... Ma dove vogliamo andare? Potevamo fare tutto e il Made In Italy era un marchio invidiato dal mondo intero.
[MENTION=4685]Andrea Red&Black[/MENTION] cito anche te per spiegarti meglio il discorso che volevo fare

Purtroppo hai ragione, siamo diventati un museo più che un laboratorio di idee.
 

Milanforever26

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Te la semplifico: perdere un 10% del PIL mondiale, significa che ognuno di noi perde mediamente un 10%, non muore nessuno.

Il PIL non è tutto.

Dell' esempio che giustamente mi fai, hai ragionissima, ma bisogna vedere dove sono stati ricollocati quei dipendenti che hanno perso il lavoro.

Se non erro, l' anno scorso o quello prima, è stato toccato il punto piu basso di disoccupazione in Italia da tanto tempo, saranno semplicemente stati ricollocati.

In crisi del genere, chi ha tanto perde tanto, ma di base... nessuno muore di fame se stavi già bene prima.

E' solo questo che intendo, certo che qualche problema ci sarà, ma grosso modo manterremo un po tutti il nostro livello di vita attuale.

Purtroppo non funziona così, le perdite non sono ripartite in maniera equa, il -10% (per un paese come l'Italia significa una perdita netta di circa 230 miliardi di euro per capirci) è concentrato maggiormente in alcuni settori e questi poi possono trascinarsi dietro il resto, un conto è dire tutti ci rimettiamo il 10% e restiamo aperti, un altro è dire che complessivamente ci rimettiamo il 10%, ma certi settori vanno a rotoli e nel medio periodo trascineranno giù anche altri..

Sulla disoccupazione non guardare solo al nord italia, in lombardia e veneto i tassi sono bassissimi, ma nel resto d'italia è un altro conto..il problema è che poi tutto il paese che non lavora grava su chi lavora ancora
 

Milanforever26

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Niente vero, il PIL perde il 10% complessivo, ma ci sono aziende che perdono tutto e altre che non perdono nulla, ti faccio un esempio, credi che se perdiamo il 10% quest'anno significa che perdiamo tutti il 10%? te lo dico io come sarà, alcuni guadagneranno il 200% o più (produttori di mascherine, attrezzatura sportiva per la casa, che in questo periodo è praticamente introvabile, supermercati chehanno aumentato i prezzi) mentre turismo e ristorazione perderanno tra il 50 e il 90% (più il turismo che la ristorazione, perchè se dio vuole far riaprire la gente forse al ristorante ci andrà, in vacanza un po' meno, ma sono solo ipotesi) calzaturifici perderanno anche loro tra il 30 e il 40% (molti lavorano con l'estero) fabbriche di automobili perderanno un botto. Insomma, il 10% totale è una media tra chi guadagnerà un botto, anche lucrando, tra chi perderà poco e chi perderà tutto.
Capisco il tuo pensiero, non è un dramma per tutti, ma solo per alcuni, ma sempre un dramma resterà

Ma ragazzi anche il discorso 10% di Pil ma ci rendiamo conto di cosa significa??
230 miliardi persi..sono una enormità, sono 7-8 manovre finanziarie ma ci rendiamo conto?
Sono anni che ci lamentiamo perché la crescita e 0 oppure 0,2 e vogliamo snobbare un -10?
 
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