Il nostro rito di passaggio

Lineker10

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La mia premessa è che, colto da un presagio nefasto alla notizia dell'assenza di Theo(non che in questo momento fosse imprescindibile...) e alla lettura della formazione, mi sono RIFIUTATO di guardare la partita e per chi ha iniziato a seguire il Milan allo stadio in serieB è una scelta drammatica e durissima da prendere ma questi sono i fatti purtroppo.....
La squadra quest'anno ha girato abbastanza bene di "default" sulla scia di quanto fatto la scorsa stagione ma purtroppo la mossa di togliere/sostituire il "tuttocampista" di forza Kessie con il trequartista "figo" CDK ad oggi non ha funzionato e siamo diventati più deboli senza aumentare di 1mm la pericolosità.
Abbiamo chiuso la stagione pre-mondiale in calando con una marea di infortunati(gravi) senza aver inserito nessun nuovo acquisto.
Abbiamo ricominciato dopo due mesi con un numero di infortunati ancora più alto di quando avevamo terminato con ZERO nuovi inserimenti validi.
La prima partita a Salerno doveva essere chiusa dopo 20 minuti senza dover ricorrere a Giroud/Theo reduci da 7 giorni di riposo e 3 allenamenti post mondiale giocato per intero e invece abbiamo dovuto attendere il 98° in apnea per respirare...
La partita con la Roma ce la siamo complicata non riuscendo ad affondare una squadra che non ha fatto nulla, non ha nemmeno mai tirato in porta.... segnale bruttissimo.....
La partita con il Toro in CI doveva essere giocata con le riserve ma dato il numero di assenze hanno giocato i "disponibili" e alla fine non riuscendo a venirne a capo sono dovuti entrare i titolari che si sono sorbiti sia i supplementari che la beffa eliminazione....il peggio del peggio del peggio che ci potesse capitare!!
La partita con il Lecce invece è a mio avviso il segnale del crollo totale(vedasi primo tempo... :facepalm:), sintomo evidente che qualcosa si è rotto all'interno del gruppo tra gli stessi giocatori e tra staff e giocatori.
Cosa sia successo non lo so ma quello che è successo dopo ne è la logica conseguenza e c'è da dire che il mister ce la sta mettendo tutta per aumentare la frattura.
Siamo diventati come una zattera alla deriva senza comandante in balia della tempesta e ci apprestiamo non tanto allegramente a solcare l'oceano composto di partite con Sassuolo-inda-Torino e Tottenham nel giro di poco....
Poveri noi....
Tutto condivisibile. Ricostruzione dei fatti direi vicina alla realtà anche secondo me.

Capisco anche il pessimismo, che ci sta. Spero che i nostri pero reagiscano in ben altro modo. A volte nel calcio ma non solo, è proprio quando sei a terra che trovi la forza di reagire. Io resto un filo ottimista che il massacro subito in questi dieci giorni ci faccia bene per il prossimo futuro perchè la nostra è una squadra giovanissima che deve crescere, pure attraverso questo momento (il primo di queste proporzioni da quando c'è Pioli).
L'immediato futuro pero è nero, difficile che la reazione ci sia subito. Ma a volte basta poco per cambiare tanto, soprattutto quando uno dei problemi principali è psicologico.
 

Lineker10

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Comunque vorrei far notare che da qualche partita a questa parte la situazione è crollata ma anche prima del Mondiale abbiamo fatto una fatica cane e molti punti li abbiamo fatti di nervi.

È come se dopo la vittoria dello scudetto questo gruppo faccia fatica a trovare motivazioni nuove e voglia di rivalsa.

Siamo molli e chi gioca contro noi ha sempre più fame.

Colpa di dirigenti, allenatori, giocatori.
Tutti.

Sarà un caso ma solo in Champions la soglia dell'attenzione è sempre stata massima.

Non vorrei questi pazzi avessero messo nel mirino, nonostante dichiarazioni di facciata sulla seconda stella , la champions .
Mi mi pare poco verosimile visto che in Europa siamo almeno due categorie sotto le big.

Ad ogni modo la mentalità di un grande club la detta sempre la società.
Evidentemente più di qualcosa è stato sbagliato.

Confermarsi è sempre più difficile.
Beh si, sembra che il click ci sia stato con la qualificazione agli ottavi.
Da li in poi le prestazioni sono progressivamente peggiorate fino al crollo di questi giorni.

Hai colto uno degli aspetti del mio ragionamento: la motivazione.

Diciamo che un campione fatto e finito trova un equilibrio in campo e fuori per automotivarsi sempre e rimanere al top. Le vittorie gli portano ancora piu voglia di vincere.
Ricordo il mitico Bubka... lui manco li aveva piu gli avversari, ad un certo punto della carriera gareggiava contro se stesso per stabilire sempre nuovi record. E lo ha fatto fino all'ultimo salto.
Oppure l'esempio ce lo abbiamo in casa, con l'allora capitano e oggi DT. La mentalità del campione è quella.
Un giovane che invece vince la prima volta, come è in pratica il grosso del nostro gruppo, questa mentalità se la deve costruire e forse in generale c'è stata una sottovalutazione (da parte di tutti intendo, in primis la dirigenza) della difficoltà a fare questo passo chiave nella carriera di un giocatore da Milan, diciamo.
E' per questo che parlo di rito di passaggio. I nostri adesso devono dimostrare di essere grandi e superare questa situazione. Altrimenti resteranno niente piu di una squadra rivelazione che una volta vinse uno scudetto. Penso lo sappiano bene questo, sono convinto se lo dicano eccome nello spogliatoio.
Ripeto che per me se e come supereremo questa situazione determinerà cosa saremo nei prossimi anni.

Ricordi quando dicevamo che il prossimo step per crescere, dopo lo scudetto, è il piu difficile da fare? Ecco, direi che siamo al dunque, al momento decisivo di questo ciclo. Per tutti, dirigenza allenatore e giocatori.
 
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Ma poi ragazzi, parliamoci chiaro, ma siamo davvero il Milan dello scorso anno?
Parliamone.

In porta stiamo regalando alla concorrenza il miglior portiere del campionato.
Leader indiscusso tra i pali nonché arma unica per la verticalizzazione immediata.

A destra abbiamo perso l'esperienza di Florenzi. Al suo posto dest.

In mezzo il titolare prima della volata finale era Romagnoli. Lo scudetto poi lo vinciamo con kalulu. Praticamente thiaw prende il posto di Romagnoli ma il mister non lo vede e non lo utilizza.

A centrocampo perdiamo Kessie.

Davanti perdiamo definitivamente ibra e giroud ha un anno in più nell'anno del mondiale.

Parliamo poi del modulo : ma lo scorso anno quante partite abbiamo giocato con diaz trequartista?
A me pare se ne parli troppo poco ma il Milan lo scorso anno 2/3 del campionato li ha giocati con ben altri equilibri.
Diaz a un certo punto è finito in panca e lo si usava come arma a gara in corso, tipo il derby di ritorno che ha contribuito a ribaltare.

Insomma, a ma pare il mister abbia tirato troppo la coperta.
Non sarebbe il caso di abbassarla un attimo?
Per supportare questo modulo serve ben altro pressing, magari con rebic per Giroud.
 

singer

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Riassunto ottimo e condivisibile.

Ti faccio una provocazione, visto che penso tu abbia una certa età come me...

Ma i Milan nei quali ha giocato Maldini, e che hanno aperto cicli leggendari, in particolare quello di Ancelotti, non avevano stessi problemi nei primi tre punti, a parte forse i rinnovi (ma pure quelli di Sheva e Kaka ogni volta erano una telenovela)?

Il punto 4 invece è interessantissimo e penso che tu colga un punto cruciale. Abbiamo un gruppo giovane e forse si è sopravvalutata la capacità di alcuni di loro di diventare leader e guide per i compagni (Calabria ma non solo). E' in fondo il nocciolo del discorso, quando parlo di rito di passaggio. Alcuni giocatori campioni in carica dovrebbero essere certezze alle quali far aggrappare il gruppo (soprattutto i tanti giovani arrivati da poco), invece sono anche loro nervosi annebbiati e in difficoltà.
Purtroppo sì, l'età è "certa"..

Rispondo alla tua "provocazione": nei tre Milan di Maldini (Sacchi/ Capello, Zaccheroni, Ancelotti):
1) Dirigenza
La realtà, o per lo meno la percezione che si ha della realtà, è che Braida e ma soprattutto Galliani fossero molto più freddi e distaccati con la rosa. Esercitavano un timore reverenziale che i nostri DS e DT oggi non sembrano esercitare, vuoi perché frequentano quotidianamente il campo di allenamento, vuoi per la loro indole, vuoi anche per il fatto che uno di loro fosse il padre di uno che fino all'altro ieri giocava in squadra. Galliani e Braida facevano "paura", soprattutto Galliani, a cui i giocatori davano rigorosamente del Lei attribuendogli anche il titolo di "dottor" (pur non essendo laureato, a quanto mi consta): ricordo di riferite lavate di capo memorabili negli spogliatoi. Era, se vogliamo, il poliziotto cattivo, una figura (quella del poliziotto cattivo) che ho l'impressione che oggi manchi.
Il Milan poi era considerata una società di "arrivo" e non di partenza: certo, questa è una condizione che il panorama finanziario attuale non consente di replicare. Ma se è così, allora come dirigente devi anche avere la sagacia e il coraggio di scaricare (e monetizzare) quelli che non abbracciano il progetto: invece una eccessiva accondiscendenza e l'eccessivo temporeggiare danno l'impressioni che la società sia al rimorchio dei giocatori, dimostrandosi così debole. Il Milan dello scudetto è nato, se vogliamo, anche con la prova di forza dimostrata dalla dirigenza in occasione del rinnovo di Donnarumma: "scaricato" e sostituito in corsa da Maignan che non era "solo" un giovane di belle speranze ma il vice di Lloris nella nazionale compione del mondo in carica, per dire. Cosa che non Kessie e Romagnoli non è avvenuta non essendo CDK un suo sostituto.
Sheva e Kakà: hai ragione, anche la loro è stata una telenovela: però sono stati ceduti sia in forza di un debito di riconoscenza per quello che avevano dato al Milan (volevano fare una esperienza altrove: Sheva per via della moglie che voleva crescere i figli a Londra), sia perché Chelsea e Real hanno versato suon di milioni nelle casse del Milan. E' vero che questi milioni non sono stati poi adeguatamente investiti - e lì è stato obiettivamente seminato il seme del declino dei successivi 15 anni - ma il resto della squadra era comunque stellare, senza contare gli acquisti di Ronaldo il Fenomeno e del giovane Pato.
2) Allenatore
Sì è vero, la formazione di clientele c'era anche in passato ed infatti il Milan di Ancelotti probabilmente ha vinto meno di quanto meritasse, almeno in Italia (e forse anche in Europa: più che Instanbul - vendicata due anni dopo - brucia ancora la rimonta di La Coruna). Per carità, c'era il sistema "calciopoli" che imperversava, però è anche vero che il Milan aveva una rosa obiettivamente "galattica". Detto ciò, mentre con una rosa di esperienza come quella di Ancelotti (ma anche dei primi Sacchi e Capello) l'allenatore pesava fino ad un certo punto, con una rosa giovane e inesperta diventa molto più importante il suo ruolo.
3) Staff medico/atletico
Qui è più difficile effettuare un confronto con epoche diverse mentre è più semplice (e sensato) farlo con esperienze contemporanee. Il confronto con le altre squadre è obiettivamente impietoso: il Milan mi pare che sia di gran lunga primo nella classifica degli infortuni, e non da questa stagione. Quindi evidentemente è il destino cinico e baro che ci riempie l'infermeria, ma l'effetto di una errata gestione da parte dello staff.
 

Lineker10

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Purtroppo sì, l'età è "certa"..

Rispondo alla tua "provocazione": nei tre Milan di Maldini (Sacchi/ Capello, Zaccheroni, Ancelotti):
1) Dirigenza
La realtà, o per lo meno la percezione che si ha della realtà, è che Braida e ma soprattutto Galliani fossero molto più freddi e distaccati con la rosa. Esercitavano un timore reverenziale che i nostri DS e DT oggi non sembrano esercitare, vuoi perché frequentano quotidianamente il campo di allenamento, vuoi per la loro indole, vuoi anche per il fatto che uno di loro fosse il padre di uno che fino all'altro ieri giocava in squadra. Galliani e Braida facevano "paura", soprattutto Galliani, a cui i giocatori davano rigorosamente del Lei attribuendogli anche il titolo di "dottor" (pur non essendo laureato, a quanto mi consta): ricordo di riferite lavate di capo memorabili negli spogliatoi. Era, se vogliamo, il poliziotto cattivo, una figura (quella del poliziotto cattivo) che ho l'impressione che oggi manchi.
Il Milan poi era considerata una società di "arrivo" e non di partenza: certo, questa è una condizione che il panorama finanziario attuale non consente di replicare. Ma se è così, allora come dirigente devi anche avere la sagacia e il coraggio di scaricare (e monetizzare) quelli che non abbracciano il progetto: invece una eccessiva accondiscendenza e l'eccessivo temporeggiare danno l'impressioni che la società sia al rimorchio dei giocatori, dimostrandosi così debole. Il Milan dello scudetto è nato, se vogliamo, anche con la prova di forza dimostrata dalla dirigenza in occasione del rinnovo di Donnarumma: "scaricato" e sostituito in corsa da Maignan che non era "solo" un giovane di belle speranze ma il vice di Lloris nella nazionale compione del mondo in carica, per dire. Cosa che non Kessie e Romagnoli non è avvenuta non essendo CDK un suo sostituto.
Sheva e Kakà: hai ragione, anche la loro è stata una telenovela: però sono stati ceduti sia in forza di un debito di riconoscenza per quello che avevano dato al Milan (volevano fare una esperienza altrove: Sheva per via della moglie che voleva crescere i figli a Londra), sia perché Chelsea e Real hanno versato suon di milioni nelle casse del Milan. E' vero che questi milioni non sono stati poi adeguatamente investiti - e lì è stato obiettivamente seminato il seme del declino dei successivi 15 anni - ma il resto della squadra era comunque stellare, senza contare gli acquisti di Ronaldo il Fenomeno e del giovane Pato.
2) Allenatore
Sì è vero, la formazione di clientele c'era anche in passato ed infatti il Milan di Ancelotti probabilmente ha vinto meno di quanto meritasse, almeno in Italia (e forse anche in Europa: più che Instanbul - vendicata due anni dopo - brucia ancora la rimonta di La Coruna). Per carità, c'era il sistema "calciopoli" che imperversava, però è anche vero che il Milan aveva una rosa obiettivamente "galattica". Detto ciò, mentre con una rosa di esperienza come quella di Ancelotti (ma anche dei primi Sacchi e Capello) l'allenatore pesava fino ad un certo punto, con una rosa giovane e inesperta diventa molto più importante il suo ruolo.
3) Staff medico/atletico
Qui è più difficile effettuare un confronto con epoche diverse mentre è più semplice (e sensato) farlo con esperienze contemporanee. Il confronto con le altre squadre è obiettivamente impietoso: il Milan mi pare che sia di gran lunga primo nella classifica degli infortuni, e non da questa stagione. Quindi evidentemente è il destino cinico e baro che ci riempie l'infermeria, ma l'effetto di una errata gestione da parte dello staff.
Tutto condivisibile, assolutamente.

Io ricordo un Galliani molto piu amico dei giocatori, pero in effetti Maldini e Massara danno l'idea di esserlo di piu.

Contesto pero una cosa: siamo partiti con Donnarumma Romagnoli il turco Castillejo Kessie Rebic titolari due anni fa. Oggi, per varie vicissitudini, non ne gioca neanche uno. Forse solo di recente Pioli e dirigenza sono troppo vicini ai giocatori e si stanno formando delle "clientele", perchè finora invece per ragioni diverse questo ciclo è andato avanti con tanti e continui ricambi, segno che di attaccamento eccessivo si puo parlare solo fino ad un certo punto.

In questo senso, per me l'assenza delle riserve pronte Krunic Florenzi Rebic sta pesando abbastanza. Questi sarebbero tornati utilissimi in questo periodo. Con loro sono sicuro che avremmo visto piu formazioni girare, non sempre i soliti undici come stiamo vedendo.

Casomai, è indiscutibile la mancanza di fiducia di Pioli verso i nuovi, ormai chiarissima partita dopo partita. Non che qualcuno abbia impressionato piu di tanto (vedi pure Dest ieri sera), pero alcuni tipo Origi e CDK per me sarebbe l'ora di farli giocare di nuovo anche titolari, non solo gli ultimi 30 minuti a partita morta e sepolta.

Il punto 3 ormai è un mistero. A Milanello ne abbiamo sempre avuti una marea di infortuni in tutti i Milan di questi decenni, fin dai tempi del famigerato Milanlab. Boh sarà sfiga, ma è di sicuro un problema assurdo, il confronto con le altre è impietoso, non posso che essere d'accordo con te.
 
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Tutto condivisibile, assolutamente.

Io ricordo un Galliani molto piu amico dei giocatori, pero in effetti Maldini e Massara danno l'idea di esserlo di piu.

Contesto pero una cosa: siamo partiti con Donnarumma Romagnoli il turco Castillejo Kessie Rebic titolari due anni fa. Oggi, per varie vicissitudini, non ne gioca neanche uno. Forse solo di recente Pioli e dirigenza sono troppo vicini ai giocatori e si stanno formando delle "clientele", perchè finora invece per ragioni diverse questo ciclo è andato avanti con tanti e continui ricambi, segno che di attaccamento eccessivo si puo parlare solo fino ad un certo punto.

In questo senso, per me l'assenza delle riserve pronte Krunic Florenzi Rebic sta pesando abbastanza. Questi sarebbero tornati utilissimi in questo periodo. Con loro sono sicuro che avremmo visto piu formazioni girare, non sempre i soliti undici come stiamo vedendo.

Casomai, è indiscutibile la mancanza di fiducia di Pioli verso i nuovi, ormai chiarissima partita dopo partita. Non che qualcuno abbia impressionato piu di tanto (vedi pure Dest ieri sera), pero alcuni tipo Origi e CDK per me sarebbe l'ora di farli giocare di nuovo anche titolari, non solo gli ultimi 30 minuti a partita morta e sepolta.

Il punto 3 ormai è un mistero. A Milanello ne abbiamo sempre avuti una marea di infortuni in tutti i Milan di questi decenni, fin dai tempi del famigerato Milanlab. Boh sarà sfiga, ma è di sicuro un problema assurdo, il confronto con le altre è impietoso, non posso che essere d'accordo con te.
Parziale fuori tema : ma quanti anni hai tu gary?
Ovviamente se non vuoi , non puoi o semplicemente non ti va di rispondere non farlo e ignora la mia domanda e ,anzi, scusami se mi son permesso.
 
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Sono comunque d'accordo con voi relativamente alla società debole ma più che debole io la definirei asettica.

Coi rinnovi abbiamo fatto disastri ma credo fossero tutto sommato calcolati: hanno cercato di trovare il giusto compromesso tra programmazione tecnica e finanziaria in un gruppo giovane.

Alla fine sul campo hanno avuto ragione ,coi bilanci molto meno.

Già con benna abbiamo assistito a qualcosa di diverso nel senso che il giocatore rinnova ma non lo si blocca del tutto.

Secondo me Maldini è troppo a stretto contatto coi ragazzi per poi gestire pure i rinnovi.
Per loro è come un padre ma molti figli non si sono dimostrati degni e riconoscenti.

Una società gestita però come quella di Galliani ormai è preistoria.
 
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Comunque in allegria non credo si possa giocare perchè l'asticella è stata alzata.
La fase allegria è stata superata ed è stata la prima, quella post lockdown giusto per capirci.

Certo, si dovrebbe giocare sereni perchè senza serenità tutto diventa difficile ma questo è un lavoro che spetta a loro.
Da parte nostra facciamo il nostro se anzichè fischiarli li applaudiamo ma cosa altro possiamo fare?
I fantasmi li devono sconfiggere loro.
Si è visto che nessuna squadra senza equilibrio non può giocare. Sistematicamente andiamo in inferiorità numerica dove conta,a centrocampo.

Ieri erano 2 contro 5 a volte 6 ,e non solo ieri, non so quante squadre al mondo giocano con 2 soli centrocampisti , lo stesso Napoli copre il cc con 3.

Ieri non abbiamo fatto un tiro in porta è questo per chi sa di calcio è quasi più grave di perdere.

A occhio nudo si vede che le distanze non ci sono perché mandare questi ragazzi al macero? È normale che poi scaricano l'allenatore.

Qualsiasi allenatore di fronte al evidenza si copre mette un cc in più io addirittura opterei per 2. 4-4-2 con Hernandez e Calabria avanzati sulla linea di centrocampo pensa te.
 
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Io non so se il Milan sia davvero su Zaniolo e non so nemmeno se arriverà però un concetto lo voglio esprimere: se il mister e il suo staff hanno tutte queste difficoltà nel far inserire i nuovi che vengono dall'estero, sicuramente anche per problemi di lingua e di adattamento al nostro calcio, allora è meglio rivalutare il mercato italiano e fare meno gli schizzinosi ,i parsimoniosi e i fenomeni.

E chissà chissà che con zaniolo non cambi qualcosa in tal senso.
 
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