Il nostro rito di passaggio

Lineker10

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sinceramente non ho mai sentito nessuno parlare di milan come favorito. se prima era l'inter, ora è il napoli.
le aspettative sono quelle dello scorso anno anche a detta della società (scudetto, minimo 4o posto).
comunque, magari hai ragione.

roma è la botta finale ad un muro che si stava sgretolando, se non era roma era 10 giorni dopo o 5 prima...
poteva esser la salernitana o una di quelle che abbiam vinto di **** al 97°.
i giocatori hanno capito.

non credo che basti solo aggiungere un cc adesso che la frittata è fatta, anche perchè la rosa è demotivata, sconclusionata e incompleta.
nei giorni scorsi ti dicevo che lo scorso anno speravo in infortuni fortunati e lo scudetto era a tiro mentre quest'anno non credo che bastino, appunto, e allo scudetto non ci credevo.
aggiungere un cc è un inizio ma non una soluzione definitiva, attualmente.
Vedremo. Al momento sono anche io giu come tutti, ma resto un filino piu ottimista, perchè il valore dei ragazzi lo abbiamo piu volte misurato, non solo tecnico, in questi anni.

In generale, inciampare e ripartire ti fa migliorare un po', aiuta, è un buon modo, ma precipitare, schiantarsi e con enorme fatica ripartire ti rende invincibile. Per cui, guardando le cose in un quadro piu ampio, penso che queste legnate umilianti possano farci bene paradossalmente.

Ma appunto vedremo. Come ho scritto nel post iniziale, se e come usciremo da questa situazione, secondo me, determina la squadra che saremo nei prossimi anni.
 

corvorossonero

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L'unico rito di passaggio è quello ad un allenatore che sappia adattarsi ai giocatori che ha a disposizione.

Quando a fine campionato scorso ho visto che Kessié (uno dei leader) abbandonava, tornava Pobega e Adli era già stato preso, ho subito pensato: "il prossimo anno hanno sicuramente in testa di cambiare modulo". Era l'unico modo di mettere tutti a loro agio nel loro ruolo e di sopperire ad una grave mancanza con l'uomo in più e maggiore qualità in mezzo.
Invece è stato accantonato l'acquisto di gran lunga più talentuoso come fosse un magazziniere, e mi riferisco non al belga ma ad Adli.

Mi aspettavo l'acquisto di un altro centrocampista, c'era il capitano del Marsiglia (Kamara da prendere ancora a gennaio scorso) svincolato ma è andato in Premier, c'era Enzo Fernandez prendibile a 18, c'erano altre soluzioni... alla fine han speso tutto il budget per una seconda punta che il nostro allenatore ha subito inquadrato (non si sa bene perché) solo come trequartista, ma che trequartista ad oggi non è.

Le insicurezze e le fragilità di questa squadra di questo momento non sono figlie della partita con la Roma (dove
sono esplose, al limite), ma di tutta una serie di scelte e situazioni iniziate questa estate.

Non abbiamo quasi mai vinto una partita in scioltezza, non abbiamo quasi mai dato sensazione di solidità.
Abbiamo continuato a giocare con il modulo dell'anno scorso, ma se possibile - con una mentalità ancor più estremista - un calcio più frenetico, fatto di transizioni difensive nelle quali i nostri due mediani hanno il compito di ripiegare 70 metri per coprire la voragine fra difesa e trequartisti, inconsistenti senza palla (e un paio di loro anche con la palla): prendere gol ogni partita e poterne prendere potenzialmente il doppio- ha pian piano sbriciolato certezze. Alcuni corrono per il campo senza sosta (e senza ricambi di livello e di ruolo) per colmare le lacune di un atteggiamento tattico senza logica e giocatori assolutamente inadeguati, di cui l'emblema è Diaz, il cui cartellino non è nemmeno nostro, diventato ormai insostituibile, di una mediocrità disarmante, che non ha nemmeno nulla a che vedere con un calcio intenso, verticale, di ritmo frenetico come lo vuole giocare Pioli.

Serve pragmatismo, e fantasia nell'essere pragmatici. Non serve mettere i mediani a trequarti o la difesa a tre quando continui ad essere in inferiorità numerica e qualitativa in mezzo al campo e giocare un calcio sempre e solo verticale nel quale non contempli un minimo di palleggio e situazioni con ritmi più bassi. Serve equilibrio e noi non lo abbiamo mai più avuto, mai.

Il problema di campo è niente meno che questo e, mi spiace dirlo, ha un responsabile con nome e cognome: Stefano Pioli.

Poi volendo possiamo andare oltre e parlare delle scelte della dirigenza, evidenti, con un mercato senza logica, sconnesso, evidentemente non in linea con le idee (ormai talebane) del proprio allenatore. Dirigenza che, stando alle dichiarazioni, non sembra minimamente aver compreso quale sia il problema: non serve lo psicologo, ma un cambio di stile e atteggiamento tattico, perché così finiamo 8°.
Perfetto, hai riassunto il mio pensiero che vado ripetendo da mesi. Concordo su ogni singola parola.
Aggiungo inoltre, che la presunzione, evidente, dell'allenatore e anche della squadra ad inizio stagione, è figlia della presunzione dirigenziale di questa estate.
Riguardo Pioli, purtroppo ha peccato di grande presunzione anche l'anno scorso, ma è riuscito a correggere gli errori in corso d'opera permettendoci di vincere lo scudetto; quest'anno invece ha deciso di morire con le sue idee, non solo tattiche (ricordo ancora quante partite con Theo spostato in mezzo al campo, perdendo tutta la sua pericolosità e aumentando la nostra sterilità offensiva) ma anche di scelte su chi schierare. Oggi paghiamo anche questo, il non aver sfruttato i nuovi, facendoli anche sbagliare; adesso ci ritroviamo a non poter gettare nella mischia Thiaw, Vrankx, Adli, lo stesso CDK, perché chiaramente verrebbero risucchiati in questo vortice di negatività.
 

Lineker10

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Ho giocato a calcio 20 anni, come penso abbia fatto anche tu.

Sai bene che se e quando la squadra ritroverà gli equilibri in campo, giuste distanze, un ruolo adeguato (sul prato e nelle gerarchie) per tutti gli interpreti, torneranno ad arrivare solidità difensiva, risultati e quell'entusiasmo e quella leggerezza smarriti.

Non esiste il processo inverso per cui recuperi prima l'entusiasmo e quindi tutto il resto. No, serve il lavoro di campo adeguato, allora poi si che ritroveranno la testa.
Ieri abbiamo provato a difendere sotto palla comunque, per lunghi tratti abbiamo lasciato il controllo alla Lazio, ma per come siamo messi adesso questo ci porta al massacro.

Di sicuro come dici tu prima dobbiamo recuperare compattezza e tornare a fare bene perlomeno le cose semplici, poi si puo parlare di recuperare via via il resto. In momenti come questi bisogna aggrapparsi alle certezze delle cose base base che si sanno fare.

Qualche mossa tattica per semplificare le cose ci puo stare nell'immediato, è una delle poche cose che si possono fare fin dalla prossima partita. Non credo che basti, purtroppo.

Ma quello che mi preoccupa, nonostante tutto, è l'assenza di un clima positivo, manca da troppo tempo, nonostante il fatto che dopotutto siamo comunque secondi, non ancora ottavi. Anche i risultati di novembre sono stati vissuti come fallimentari. In pratica il clima pessimista e negativo è arrivato, a tutti i livelli, alle prime difficoltà.
 
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Si, chiaramente è la squadra che non funziona perchè lo scorso anno chi entrava faceva bene o comunque la squadra metteva tutti in condizione di rendere.
Abbiamo vinto contro la roma con kalulu e gabbia centrali, per dirne una.

Io credo la causa di tutti i mali sia il centrocampo perchè l'equilibrio lo danno i centrocampisti.
Lo scorso anno il perno era kessie, in estate il mister ha puntato tutto su benna ma forse lo ha fatto non solo perchè credeva nel ragazzo ma anche perchè aveva capito che la partenza di franck aveva lasciato un vuoto.

A me non piace rimpiangere chi è partito però non mi piacciono nemmeno le analisi approssimative che portano a sminuire i singoli perchè vuol dire non saper leggere il rendimento di un singolo.
Franck lo scorso anno ha giocato a marce ridotte rispetto ai due anni precedenti me era per noi fondamentale per come riequilibrava le fasi.
Ieri , per fare un esempio, si sarebbe incollato a sms fino ad annullarlo.

Riconosciamo pure quanto fosse per noi importante kessie che non vuol dire esser vedove, vuol dire guardare il campo.
Kessie era il nostro trattore, quello che senza palla si incollava al rivale più fisico, sulle seconde palle e contrasti era imbattibile e con la palla spesso scivolava come quarto di sinistra per coprire le scorribande di theo e leao.
Ci abbiamo recuperato un sacco di palle a metà e metà grazie a quelle cosce d'acciaio.


Oggi chiediamo quel lavoro a tonali ma tonali aveva finito il campionato da incursore.
I conti non tornano.
Perfetto, perdita enorme e sottovalutata clamorosamente da dirigenza ed allenatore
 
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Il pesce puzza dalla testa. I giocatori hanno colpe, ma meno di tutti.
1) Dirigenza:
- giusto o sbaglito, la telenovela dei rinnovi di questi ultimi anni ha fatto passare il messaggio che il Milan è una società povera, con scarse ambizioni;
- quando DS e DT sono troppo vicini ai giocatori, perdono non solo la freddezza e la lucidità delle valutazioni, ma anche quel timore reverenziale che invece i giocatori dovrebbero avere nei loro riguardi. Boban era fondamentale ad equilibrare Maldini, sotto questo profilo.
2) Allenatore
- come quasi sempre accade, quando un allenatore rimane troppo tempo in una squadra si crea delle clientele, alcuni giocatori divengono dei figli, altri dei figliocci, e altri ancora dei figli di.....
- anche per il motico che precede, si sta incaponendo in scelte tattiche che non solo non pagano, ma stanno distruggendo il gruppo
3) Staff medico/atletico
- la quantità e qualità degli infortuni è quantomeno sospetta: ce ne accorgiamo noi, credo che se ne siano accorti anche i giocatori. Se a noi non piace vederli in infermeria, credo che molto meno piaccia a loro. Anche questo genera nervosismo.
4) Giocatori:
- ci sono limiti tecnici, ma l'impegno c'è. Anche l'ammonizione di Bennacer di ieri io l'ho percepita come un segno della voglia e dell'agonismo che ci mette. Purtroppo manca "il capitano", che non può essere né Calabria (non ha né il carisma né soprattutto le minime doti tecniche richieste), né altri, al momento. Potrebbe esserlo forse Maignan, ma gioca in un ruolo che male si presa a tale veste (parlare con l'arbitro durante la partita ecc..).
Insomma: assolvo parzialmente i giocatori, condanno il resto.
bravissimo
 

Lineker10

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Il pesce puzza dalla testa. I giocatori hanno colpe, ma meno di tutti.
1) Dirigenza:
- giusto o sbaglito, la telenovela dei rinnovi di questi ultimi anni ha fatto passare il messaggio che il Milan è una società povera, con scarse ambizioni;
- quando DS e DT sono troppo vicini ai giocatori, perdono non solo la freddezza e la lucidità delle valutazioni, ma anche quel timore reverenziale che invece i giocatori dovrebbero avere nei loro riguardi. Boban era fondamentale ad equilibrare Maldini, sotto questo profilo.
2) Allenatore
- come quasi sempre accade, quando un allenatore rimane troppo tempo in una squadra si crea delle clientele, alcuni giocatori divengono dei figli, altri dei figliocci, e altri ancora dei figli di.....
- anche per il motico che precede, si sta incaponendo in scelte tattiche che non solo non pagano, ma stanno distruggendo il gruppo
3) Staff medico/atletico
- la quantità e qualità degli infortuni è quantomeno sospetta: ce ne accorgiamo noi, credo che se ne siano accorti anche i giocatori. Se a noi non piace vederli in infermeria, credo che molto meno piaccia a loro. Anche questo genera nervosismo.
4) Giocatori:
- ci sono limiti tecnici, ma l'impegno c'è. Anche l'ammonizione di Bennacer di ieri io l'ho percepita come un segno della voglia e dell'agonismo che ci mette. Purtroppo manca "il capitano", che non può essere né Calabria (non ha né il carisma né soprattutto le minime doti tecniche richieste), né altri, al momento. Potrebbe esserlo forse Maignan, ma gioca in un ruolo che male si presa a tale veste (parlare con l'arbitro durante la partita ecc..).
Insomma: assolvo parzialmente i giocatori, condanno il resto.
Riassunto ottimo e condivisibile.

Ti faccio una provocazione, visto che penso tu abbia una certa età come me...

Ma i Milan nei quali ha giocato Maldini, e che hanno aperto cicli leggendari, in particolare quello di Ancelotti, non avevano stessi problemi nei primi tre punti, a parte forse i rinnovi (ma pure quelli di Sheva e Kaka ogni volta erano una telenovela)?

Il punto 4 invece è interessantissimo e penso che tu colga un punto cruciale. Abbiamo un gruppo giovane e forse si è sopravvalutata la capacità di alcuni di loro di diventare leader e guide per i compagni (Calabria ma non solo). E' in fondo il nocciolo del discorso, quando parlo di rito di passaggio. Alcuni giocatori campioni in carica dovrebbero essere certezze alle quali far aggrappare il gruppo (soprattutto i tanti giovani arrivati da poco), invece sono anche loro nervosi annebbiati e in difficoltà.
 

Davidoff

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Al momento si stanno dimostrando inadeguati tutti, dirigenza che ha cannato il mercato, allenatore talebano che rifiuta persino i correttivi più semplici e giocatori che si sentono già arrivati dopo un solo scudetto. La proprietà nemmeno la nomino, perché non esiste.
Avessimo preso un cc e l'esterno destro che manca da anni, due soli giocatori ma potenzialmente titolari, non saremmo in questa situazione. Continuare a buttare dentro ventenni sperando che diventino subito fenomeni ti dà la certezza di essere meno competitivo, aggiunto a tutto il resto nel nostro caso ti fa schiantare.
 

corvorossonero

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A questa squadra serve una scossa emotiva, oltre che tattica. Il derby può essere la partita decisiva per noi. O ci spedisce in un vortice negativo da cui difficilmente usciremo, oppure con una vittoria potrebbe farci risvoltare la stagione; ovviamente non in ottica campionato dove i giochi erano già chiusi a fine ottobre.
 

Route66

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Ieri abbiamo provato a difendere sotto palla comunque, per lunghi tratti abbiamo lasciato il controllo alla Lazio, ma per come siamo messi adesso questo ci porta al massacro.

Di sicuro come dici tu prima dobbiamo recuperare compattezza e tornare a fare bene perlomeno le cose semplici, poi si puo parlare di recuperare via via il resto. In momenti come questi bisogna aggrapparsi alle certezze delle cose base base che si sanno fare.

Qualche mossa tattica per semplificare le cose ci puo stare nell'immediato, è una delle poche cose che si possono fare fin dalla prossima partita. Non credo che basti, purtroppo.

Ma quello che mi preoccupa, nonostante tutto, è l'assenza di un clima positivo, manca da troppo tempo, nonostante il fatto che dopotutto siamo comunque secondi, non ancora ottavi. Anche i risultati di novembre sono stati vissuti come fallimentari. In pratica il clima pessimista e negativo è arrivato, a tutti i livelli, alle prime difficoltà.
La mia premessa è che, colto da un presagio nefasto alla notizia dell'assenza di Theo(non che in questo momento fosse imprescindibile...) e alla lettura della formazione, mi sono RIFIUTATO di guardare la partita e per chi ha iniziato a seguire il Milan allo stadio in serieB è una scelta drammatica e durissima da prendere ma questi sono i fatti purtroppo.....
La squadra quest'anno ha girato abbastanza bene di "default" sulla scia di quanto fatto la scorsa stagione ma purtroppo la mossa di togliere/sostituire il "tuttocampista" di forza Kessie con il trequartista "figo" CDK ad oggi non ha funzionato e siamo diventati più deboli senza aumentare di 1mm la pericolosità.
Abbiamo chiuso la stagione pre-mondiale in calando con una marea di infortunati(gravi) senza aver inserito nessun nuovo acquisto.
Abbiamo ricominciato dopo due mesi con un numero di infortunati ancora più alto di quando avevamo terminato con ZERO nuovi inserimenti validi.
La prima partita a Salerno doveva essere chiusa dopo 20 minuti senza dover ricorrere a Giroud/Theo reduci da 7 giorni di riposo e 3 allenamenti post mondiale giocato per intero e invece abbiamo dovuto attendere il 98° in apnea per respirare...
La partita con la Roma ce la siamo complicata non riuscendo ad affondare una squadra che non ha fatto nulla, non ha nemmeno mai tirato in porta.... segnale bruttissimo.....
La partita con il Toro in CI doveva essere giocata con le riserve ma dato il numero di assenze hanno giocato i "disponibili" e alla fine non riuscendo a venirne a capo sono dovuti entrare i titolari che si sono sorbiti sia i supplementari che la beffa eliminazione....il peggio del peggio del peggio che ci potesse capitare!!
La partita con il Lecce invece è a mio avviso il segnale del crollo totale(vedasi primo tempo... :facepalm:), sintomo evidente che qualcosa si è rotto all'interno del gruppo tra gli stessi giocatori e tra staff e giocatori.
Cosa sia successo non lo so ma quello che è successo dopo ne è la logica conseguenza e c'è da dire che il mister ce la sta mettendo tutta per aumentare la frattura.
Siamo diventati come una zattera alla deriva senza comandante in balia della tempesta e ci apprestiamo non tanto allegramente a solcare l'oceano composto di partite con Sassuolo-inda-Torino e Tottenham nel giro di poco....
Poveri noi....
 
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Comunque vorrei far notare che da qualche partita a questa parte la situazione è crollata ma anche prima del Mondiale abbiamo fatto una fatica cane e molti punti li abbiamo fatti di nervi.

È come se dopo la vittoria dello scudetto questo gruppo faccia fatica a trovare motivazioni nuove e voglia di rivalsa.

Siamo molli e chi gioca contro noi ha sempre più fame.

Colpa di dirigenti, allenatori, giocatori.
Tutti.

Sarà un caso ma solo in Champions la soglia dell'attenzione è sempre stata massima.

Non vorrei questi pazzi avessero messo nel mirino, nonostante dichiarazioni di facciata sulla seconda stella , la champions .
Mi mi pare poco verosimile visto che in Europa siamo almeno due categorie sotto le big.

Ad ogni modo la mentalità di un grande club la detta sempre la società.
Evidentemente più di qualcosa è stato sbagliato.

Confermarsi è sempre più difficile.
 
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