Il Milan dice addio alla stagione 2022/23, ma soprattutto chiude anzitempo il ciclo sportivo che sembrava in rampa di lancio.
Tra i vari fattori, fatale è stata la scelta della società di non effettuare il calciomercato nel 2022.
L'allenatore Stefano Pioli chiude con un trofeo (vincitore del campionato italiano) superando il precedente collega Vincenzo Montella che chiuse anch'esso con un trofeo (Supercoppa italiana).
Adesso, una volta riempita la rosa di calciatori di basso livello come Origi, il club dovrà ripartire praticamente da zero. Alla dirigenza l'onore di ricostruire.
Nessun ciclo chiuso e nessun ciclo aperto, secondo me.
In Italia nessuno ha le potenzialità per aprire un ciclo, ora come ora. Con una campagna acquisti come si deve ed un pizzico di voglia in più di società, dirigenza e allenatore, avremmo anche potuto provare ad aprirlo, ma dopo un anno difficile parlare di ciclo.
La stagione, salvo miracoli in campionato, è già in saldo negativo, perché uscire in Coppa Italia contro il Torino in dieci e perdere rumorosamente la Supercoppa in un derby, in meno di una settimana, è fallimentare (soprattutto nel modo in cui sono arrivate queste sconfitte, senza il minimo alibi).
L'unico obiettivo centrato è stato l'ottavo di CL, ma anche lì abbiamo rischiato (nonostante un girone molto abbordabile, da prima fascia).
Non servono rivoluzioni perché la base c'è, il problema è che questa base si sarebbe dovuta allargare questa estate, invece abbiamo perso un uomo fondamentale a centrocampo (senza sostituirlo) e non abbiamo colmato lacune importanti, come l'ala destra, anello debole anche nell'anno dello Scudetto.
Di chi è la colpa? Di TUTTI!
La società ha preferito il braccino corto a fronte di un anno in cui avremmo potuto investire molto di più (CL, campionato vinto, Hauge, costo della rosa ridotto di molto, ecc.);
Maldini e Massara hanno accettato di lavorare anche a queste condizioni, ma il primo va condannato per aver proferito quelle parole prima del rinnovo, sul bisogno di top, sulla garanzia di un progetto serio e vincente, ecc.
Bisogna essere onesti intellettualmente, Maldini è stato una leggenda del Milan e del calcio mondiale, come giocatore lo è ancora, indiscutibilmente, ma molti devono iniziare a considerare il Maldini in giacca e cravatta e non quello com calzettoni e scarpette, perché il secondo è e sarà sempre una leggenda, ma il primo ha toppato alla grande questa estate.
Paradossalmente, io non condanno l'acquisto di CDK (che crescerà, sono sicurissimo), ma l'aver insistito sul giocatore nonostante altre lacune evidenti che sono state rattoppate grossolanamente con giocatori acerbissimi.
Anche i 50 mln potevano essere spesi meglio e, ripeto, non a causa di CDK, che non va attaccato, ormai, ma di tutto il resto e di ciò che non è stato acquistato. Sono emersi i limiti di un dirigente che fino a qualche anno fa era solo un ex giocatore (e mi stupisco di Massara, che è invece un dirigente con esperienza, ma anche lui ha toppato assieme a Maldini).
Pioli ha accettato in silenzio il downgrade della squadra, ma la sua più grande colpa è stata quella di sedersi sugli allori dopo lo Scudetto, pensando che bastasse la stessa squadra e lo stesso modo di giocare per riconfermarsi anche in questa stagione. Male, male, male, il passaggio al definitivo 4-3-3 doveva palesarsi già in estate, invece si continua ad insistere sul centrocampo a due e su tre trequartisti, nonostante solo uno sui sei che abbiamo sia degno di essere titolare. Soliti errori sui calci piazzati (davanti e dietro) e soliti disastrosi risultati in termini di gol (fatti e subiti), preparazione insufficiente, soliti infortuni e mai una parola tra allenatore e dirigenza in merito, come se fosse normale perdere i giocatori per mesi.
Tante cose funzionano male, come l'anno scorso, solo che lo scorso anno siamo riusciti a cavarcela (con merito) grazie ad un'esplosività non indifferente e ad una maggior densità a centrocampo (Kessie finto trequartista), che garantiva più solidità in entrambi i reparti.
Quest'anno soffriamo sempre a causa delle stesse cose, ma non riusciamo a farne a meno perché non ne abbiamo i mezzi, inoltre i giocatori sono meno affamati.
Io salvo solo Bennacer e Leao in questa prima parte di stagione, perché il secondo, nonostante le troppe responsabilità, ha risolto molte partite e ha provato a risolverne altre che, a causa di mancanza di qualità davanti dei compagni, non siamo riusciti a vincere, mentre il primo è l'unico che su 20+ partite avrà sbagliato l'approccio si e no in un paio di partite, mettendo sempre gamba e qualità in mezzo. Giocatori come Theo, Tonali, Giroud, Kalulu, Tomori ecc. non li salvo perché hanno sbagliato più partite del dovuto, sia che fosse una questione fisica che mentale, soprattutto gli ultimi due, che quest'anno hanno concesso troppi gol (e spesso ci si nasconde dietro Tatarusanu), a dimostrazione del fatto che avevamo e abbiamo bisogno di un Botman, come sostenevo in estate.
Siamo praticamente al giro di boa e l'unica cosa che vorrei per il resto della stagione è restare in scia per il secondo posto (che ormai equivale a dire scacciare le pretendenti alla CL, visto che siam tutti lì), giocare con i cojones la doppia sfida in CL, sia che si vinca sia che si perda, e veder crescere il livello delle prestazioni della squadra in primis e dei singoli in secundis, compresi i nuovi arrivati (CDK, Vranckx, Adli, Thiaw, Origi ecc.).
Non dispero troppo perché, come detto, nessuno può aprire in ciclo ad oggi, quindi abbiamo tutte le chance per presentarci al top nella prossima stagione, ma dipenderà dalle balle della società, della dirigenza e dell'allenatore (che non dovrebbe essere Pioli se dovessimo mancare gli altri obiettivi nello stesso modo in cui abbiamo perso Coppa Italia e Supercoppa).
Detto questo, sempre FORZA MILAN.