Il Maestro:-11 da Sarri,-13 da Allegri

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Esatto. Io sono un estremista lo sai, non prenderei MAI nessun parametro zero, assolutamente mai oltre i 30 anni. Il rischio del bidone è troppo alto, le eccezioni sono rarissime. I soldi malspesi per il cartellino di un giocatore giovane in qualche modo riesci a digerirli, quelli per uno stipendio di uno esperto no, il giocatore ti rimane sul groppone fino alla fine creando situazioni nella pratica ingestibili.

Di fronte a questo, io dico MAI, in nessun caso. Troppo alto il rischio.

Ma mi rendo conto che sono estremo e ci possono essere delle singolari eccezioni da valutare e ponderare bene, come fa saggiamente la società con Kjaer e Ibra.

Assolutamente d'accordo, ed aggiungerei anche nessun parametro zero sotto i 30 anni con stipendio folle, salvo che si tratti di un fuoriclasse, perchè se un parametro zero, con stipendio da 7 mln e contratto di 4-5 anni fallisce, te lo ritrovi sul groppone fino a scadenza, salvo regalarlo e contribuire al pagamento dello stipendio. Mi riferisco ai vari Rabiot, Ramsey e compagnia cantante, giocatori che per la Juve sono ormai invendibili.

Il Milan ha fatto negli ultimi due mercati delle scelte diametralmente opposte, scelte lungimiranti che guardano al futuro. Se un giovane fallisce lo rivendi senza problemi, se emerge ti ritrovi in casa un potenziale futuro titolare.
 
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C'è una regola per me non scritta ma che la storia del calcio impone come ufficiale.

In sistemi e contesti vincenti, se si cambia l'allenatore è molto più facile continuare a vincere con pragmatismo o con un normalizzatore rispetto ad un idealista che vuole cambiare tutto.

Alcuni esempi:
Sacchi -> Capello > Funziona
Arrigo rivoluziona il calcio, Fabio da manager tocca il minimo indispensabile ma rilassa i giocatori che non ne potevano più del martello da Fusignano, e fa ulteriormente crescere qualità e solidità, anche a costo di difendersi all'occorrenza

Conte -> Allegri > Funziona
Conte altro martello tutto intensità, Allegri molla la presa e fa risultati anche difendendo ad oltranza ed abbassando il ritmo

Mourinho -> Benitez > Non funziona
Josè si compiaceva di lasciare palla agli avversari e speculava molto per vincere tutto giocando su emotività e motivazione, Benitez l'esatto contrario vuole la palla e soprattutto cambia tutte le gerarchie di spogliatoio con più freddezza, anche lanciando giovani. E salta in pochi mesi.

Allegri -> Sarri > Non funziona
Non funziona ma solo finché Sarri capisce che non può fare il suo gioco con quei giocatori e dopo 5 anni di Allegri, e quindi poiché non vuole mettere il suo nome come primo allenatore che non vince alla Juve dopo 8 anni, al terzo mese abiura a tutti i suoi concetti di possesso palla e qualità del gioco per fare lo speculativo

Un caso massimo in questo senso richiede la visione fondamentale di un film per me bellissimo: Il Maledetto United
Brian Clough, il più grande allenatore e rivoluzionario inglese, vuole dare un'idea nuova ed estetica al calcio inglese che vinceva di fatto menando ed interpretando la partita come una battaglia. E' ossessionato dal Leeds United che vinceva tutto in quel modo, ma quando finisce su quella panchina proprio per cambiare completamente quel modello di gioco...

...vedetevi il film sotto le feste! :lol:

Fammi solo aggiungere che le squadre che vincono, o che comunque ottengono grandi risultati, hanno tutte un denominatore comune, una società forte. Non intendo solo economicamente, intendo anche in termini di competenze e capacità dei dirigenti.

Percassi ci ha messo un nano secono a scegliere da che parte stare quando c'è stato lo scontro tra allenatore e giocatore.
Ai tempi di Moggi - Giraudo - Bettega, la Juve era come una falange macedone, ecc...

Il grande problema della Juve, oltre ad un allenatore inesperto, è soprattutto una dirigenza inadeguata.
 

Davidoff

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Io aspetto a fargli il funerale, sia per lo scudetto che in generale per la competitività a lungo termine. Se Agnelli manda via Paratici sostituendolo con un ds decente e si sbarazza di Ronaldo non avranno grossi problemi a ricostruire in breve tempo, la base di gente giovane ce l'hanno, il potenziale budget pure. Vedo molto wishful thinking nel paragonarli al Milan del 2012-2013 ma non sono ridotti così male, soprattutto non hanno il desiderio di piallare a zero la società come era nei piani dei due maiali B&G. Per sprofondare in modo grave dovrebbero rimanere 2-3 anni fuori dalle prime quattro, cosa francamente impossibile.
 

Lineker10

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C'è una regola per me non scritta ma che la storia del calcio impone come ufficiale.

In sistemi e contesti vincenti, se si cambia l'allenatore è molto più facile continuare a vincere con pragmatismo o con un normalizzatore rispetto ad un idealista che vuole cambiare tutto.

Alcuni esempi:
Sacchi -> Capello > Funziona
Arrigo rivoluziona il calcio, Fabio da manager tocca il minimo indispensabile ma rilassa i giocatori che non ne potevano più del martello da Fusignano, e fa ulteriormente crescere qualità e solidità, anche a costo di difendersi all'occorrenza

Conte -> Allegri > Funziona
Conte altro martello tutto intensità, Allegri molla la presa e fa risultati anche difendendo ad oltranza ed abbassando il ritmo

Mourinho -> Benitez > Non funziona
Josè si compiaceva di lasciare palla agli avversari e speculava molto per vincere tutto giocando su emotività e motivazione, Benitez l'esatto contrario vuole la palla e soprattutto cambia tutte le gerarchie di spogliatoio con più freddezza, anche lanciando giovani. E salta in pochi mesi.

Allegri -> Sarri > Non funziona
Non funziona ma solo finché Sarri capisce che non può fare il suo gioco con quei giocatori e dopo 5 anni di Allegri, e quindi poiché non vuole mettere il suo nome come primo allenatore che non vince alla Juve dopo 8 anni, al terzo mese abiura a tutti i suoi concetti di possesso palla e qualità del gioco per fare lo speculativo

Un caso massimo in questo senso richiede la visione fondamentale di un film per me bellissimo: Il Maledetto United
Brian Clough, il più grande allenatore e rivoluzionario inglese, vuole dare un'idea nuova ed estetica al calcio inglese che vinceva di fatto menando ed interpretando la partita come una battaglia. E' ossessionato dal Leeds United che vinceva tutto in quel modo, ma quando finisce su quella panchina proprio per cambiare completamente quel modello di gioco...

...vedetevi il film sotto le feste! :lol:

Interessante. Anche se non la metterei in questi termini.

Perchè tra loro confronti cicli in stati di vita diversi. Il Normalizzatore, come lo hai chiamato tu, ha senso se deve prendere in mano un gruppo maturo al suo apice.

Diverso se devi guidare un rinnovamento, dove non puoi affidarti ad un allenatore conservatore, se poi deve gestire l'uscita di scena magari di qualche giocatore "cardine" della squadra fino a quel momento per fare spazio ad uno giovane in ascesa.

Secondo me, la chiave è sempre la società. E' la società che guida ogni scelta e progetto, l'allenatore giusto è quello coerente con la linea della società.

Se prendi un idealista per cambiare tutto, la società deve poi cambiare tutto per davvero, altrimenti le due cose non sono coerenti e stai sicuro che fallisci.

Se prendi un Sarri lo devi assecondare, mettendo in atto scelte coraggiose e dolorose se necessario, altrimenti semplicemente non prenderlo.

L'allenatore, AL MASSIMO, è il braccio esecutore delle strategie della società, che è sempre l'assoluta protagonista di tutto.
Se le due componenti non sono allineate le cose non funzionano.

Ma in questo rapporto, questo è il mio pensiero, la società pesa per il 70%, i giocatori per 25% e l'allenatore per il 5%.

Nel caso specifico della Juve, per non andare OT, il declino è inesoabile unicamente per le idee confuse e le decisioni non coerenti della società, gli allenatori non possono farci nulla. Sottolineo NULLA. La Juve potrà cambiare anche dieci allenatori, se non cambia la linea di gestione continuerà a peggiorare sempre.

Allo stesso tempo, preferisco chiarire, la Juve ha tutti i mezzi per invertire la rotta rapidamente. Soldi, potere, tutto. Non intendo farne il funerale, intendo sottolinearne la cattiva gestione.
 

Djerry

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Fammi solo aggiungere che le squadre che vincono, o che comunque ottengono grandi risultati, hanno tutte un denominatore comune, una società forte. Non intendo solo economicamente, intendo anche in termini di competenze e capacità dei dirigenti.

Percassi ci ha messo un nano secono a scegliere da che parte stare quando c'è stato lo scontro tra allenatore e giocatore.
Ai tempi di Moggi - Giraudo - Bettega, la Juve era come una falange macedone, ecc...

Il grande problema della Juve, oltre ad un allenatore inesperto, è soprattutto una dirigenza inadeguata.

Principio sacro, indubbiamente.

Anche se io non credo che oggi alla Juve ci sia incompetenza, ma che più semplicemente si sta andando a rincorrere un ideale troppo alto proprio per dare un senso nuovo alla franchigia a tutto tondo, senza però avere o mettere a disposizione i mezzi giusti.

E' come se Paratici fosse ossessionato dall'idea che hanno gli altri della Juventus, ovvero una squadra che specula, difende ed in linea di massima gioca male, e che abbia in testa un modello virtuoso per dimostrare a tutti ed a Marotta che si può vincere anche giocando un grande calcio.
E per me Agnelli ha alzato a sua volta l'asticella in quel senso dando quel mandato.

Ed hanno appunto sottovalutato il processo di cambiamento da una squadra che vinceva con Allegri (che abbassava ed alzava a piacimento il ritmo anche giocando partite orrende per l'1-0) ad una squadra che vince dominando il gioco, come se bastasse il Maestro di turno (prima Sarri, ora Pirlo) per far scoccare la scintilla, tanto male che vada ci pensa Cristiano.

In questo senso va anche la non conferma di Sarri, che non ha portato quello stile fuori ma soprattutto dentro al campo che sembra diventata la nuova cosa importante alla Juventus, come se vincere il solito scudettino non basti più.

Io non critico del tutto questo nuovo manifesto programmatico, perché se ci si crede non è detto che non paghi dividendi in futuro.
Ma per il tifoso juventino che non può concepire di perdere contro gli scappati di casa del campionato italiano, ovviamente il processo di transizione è lacerante.
Figuriamoci se, come sarà, a vincere è proprio Andonio, il creatore della dinastia, come nella più perfetta chiusura del cerchio.

[MENTION=3577]Lineker10[/MENTION] direi che siamo allineati e mi hai anticipato su molti punti nella corretta integrazione col discorso della società, che in parte è proprio la contraddizione che sta accadendo oggi a Torino
 
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Io aspetto a fargli il funerale, sia per lo scudetto che in generale per la competitività a lungo termine. Se Agnelli manda via Paratici sostituendolo con un ds decente e si sbarazza di Ronaldo non avranno grossi problemi a ricostruire in breve tempo, la base di gente giovane ce l'hanno, il potenziale budget pure. Vedo molto wishful thinking nel paragonarli al Milan del 2012-2013 ma non sono ridotti così male, soprattutto non hanno il desiderio di piallare a zero la società come era nei piani dei due maiali B&G. Per sprofondare in modo grave dovrebbero rimanere 2-3 anni fuori dalle prime quattro, cosa francamente impossibile.

purtroppo si, anche qui ci vuole equilibrio...

sono in declino da 3 anni o più e sbagliano tutto MA hanno ancora una grossa potenza economica, sono stabilmente in CL, hanno aiuti a richiesta... insomma non è un funerale questo.

sono in declino da 3-4 anni ma GUARDACASO vincevano comunque ad agosto lo scudetto e quest'anno hanno preso chiesa e morata dando via nessuno quindi non è che si siano poi indeboliti così tanto.
semplicemente sono in declino ma la mazzata l'ha data un non allenatore come pirla.

come sempre... ok da noi allegri non ha vinto ed è anche vero che poi abbiam venduto i 2 migliori, ma siam passati da un 2o a vari 7i posti per merito di gente che non ha mai insegnato calcio.

a loro basta azzeccare un allenatore e 2 campagne acquisti per tornare a far paura. speriamo che continuino con i maestri e i bolliti per inseguire quel cruccio che hanno e che a conti fatti li ha portati solo a peggiorare.
 
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Principio sacro, indubbiamente.

Anche se io non credo che oggi alla Juve ci sia incompetenza, ma che più semplicemente si sta andando a rincorrere un ideale troppo alto proprio per dare un senso nuovo alla franchigia a tutto tondo, senza però avere o mettere a disposizione i mezzi giusti.

E' come se Paratici fosse ossessionato dall'idea che hanno gli altri della Juventus, ovvero una squadra che specula, difende ed in linea di massima gioca male, e che abbia in testa un modello virtuoso per dimostrare a tutti ed a Marotta che si può vincere anche giocando un grande calcio.
E per me Agnelli ha alzato a sua volta l'asticella in quel senso dando quel mandato.

Ed hanno appunto sottovalutato il processo di cambiamento da una squadra che vinceva con Allegri (che abbassava ed alzava a piacimento il ritmo anche giocando partite orrende per l'1-0) ad una squadra che vince dominando il gioco, come se bastasse il Maestro di turno (prima Sarri, ora Pirlo) per far scoccare la scintilla, tanto male che vada ci pensa Cristiano.

In questo senso va anche la non conferma di Sarri, che non ha portato quello stile fuori ma soprattutto dentro al campo che sembra diventata la nuova cosa importante alla Juventus, come se vincere il solito scudettino non basti più.

Io non critico del tutto questo nuovo manifesto programmatico, perché se ci si crede non è detto che non paghi dividendi in futuro.
Ma per il tifoso juventino che non può concepire di perdere contro gli scappati di casa del campionato italiano, ovviamente il processo di transizione è lacerante.
Figuriamoci se, come sarà, a vincere è proprio Andonio, il creatore della dinastia, come nella più perfetta chiusura del cerchio.

[MENTION=3577]Lineker10[/MENTION] direi che siamo allineati e mi hai anticipato su molti punti nella corretta integrazione col discorso della società, che in parte è proprio la contraddizione che sta accadendo oggi a Torino

Bell'analisi, complimenti.
 

A.C Milan 1899

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Io aspetto a fargli il funerale, sia per lo scudetto che in generale per la competitività a lungo termine. Se Agnelli manda via Paratici sostituendolo con un ds decente e si sbarazza di Ronaldo non avranno grossi problemi a ricostruire in breve tempo, la base di gente giovane ce l'hanno, il potenziale budget pure. Vedo molto wishful thinking nel paragonarli al Milan del 2012-2013 ma non sono ridotti così male, soprattutto non hanno il desiderio di piallare a zero la società come era nei piani dei due maiali B&G. Per sprofondare in modo grave dovrebbero rimanere 2-3 anni fuori dalle prime quattro, cosa francamente impossibile.

Sarà (forse) wishful thinking paragonarli al Milan post-2012, ma paragonarli al Milan 1996-2003 lo è già molto meno, come ti scrivevo (e quel Milan nessuno voleva distruggerlo ed era ancora il top mondo come capacità economica).

sono in declino da 3-4 anni ma GUARDACASO vincevano comunque ad agosto lo scudetto
.

Non esisteva la minima concorrenza, va detto anche questo. Sai, è un parametro non da poco. Ora le cose sono “leggermente” cambiate, e con un Milan stabilmente in CL oltre all’Inter cambieranno ancora di più, perché le società ad avere un certo potere economico in Italia non saranno più due (come ora, cioè loro e l’Inda, e prima del 2019 era una, solo loro) ma ben tre. E sai, essere i soli a poter spadroneggiare è un conto, quando hai le milanesi a pieno regime che possono spendere e avere allure verso i giocatori le cose cambiano.

Che abbiano ancora un certo potere economico è verissimo, ma a parte che calerà presto se continueranno con questa filosofia, se fosse solo il potere economico e contare il Milan avrebbe vinto tutto anche nel periodo compreso tra il 1996 e il 2003, invece di fare un undicesimo posto, un decimo posto, uno scudetto miracoloso più di quello che sarebbe un ipotetico scudetto quest’anno, un terzo posto, un sesto posto e un quarto posto. E, sempre se i soldi fossero tutto e garantissero cinquant’anni filati di bambagia, il Barcellona non sarebbe mai messo come è messo adesso.

Grazie a Dio i cicli esistono per tutti, è una delle poche certezze di questo sport. Tranne nei paesi da terzo mondo calcistico come la Scozia o paesi che pur non essendo terzo mondo calcistico hanno sempre avuto una sola vera grande, come la Germania (dove a parte il Bayern c’è una serie di Romette deluxe che gli lasciano i Lewandowski a zero).

In Spagna ma soprattutto in Italia e in Inghilterra le cose stanno in maniera molto diversa. Non a caso sono da sempre i tre campionati top mondo.
 

Milanforever26

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Il tracollo vero e proprio in termini di strategie societarie e calcio mercato lo hanno avuto dall’arrivo di Ronaldo in poi, che guarda caso è coinciso con l’allontanamento di Marotta.

Purtroppo per lei, la Juve è una squadra dove ai posti di comando vengono messi gli amici del presidente, indipendentemente dalle competenze

Grande. Il problema della Juve è esattamente codesto.

Ma bada bene, io l'ho detto subito, appena la Juve tratto CR7, prima ancora che lo prendessero.

Ragazzi, noi ci siamo passati!!! E' successo al Milan per anni. Dovremmo avere una specie di sesto senso ormai di fronte a certe cose.

Si però non facciamone una questione di Ronaldo..perché CR7 i suoi 80 gol in 100 partite li ha fatti, e sinceramente si è messo a disposizione più di quanto immaginassero molti, che già pensavo arrivasse a fare la star..

I problemi sono state le altre operazioni sbagliate, o semplicemente, la fine di un ciclo...questa Juve era nata su una base:
Buffono, la BBC e un centrocampo foritissimo...

Nel tempo lo zoccolo dietro ha perso i colpi, Barzaglia ha smesso, Chiellini imbolsito e rotto, Bonucci scappato e poi tornato, Buffon che lascia e poi torna...in mezzo al campo si è passati da Pirlo-Pogba-Vidal-Marchisio a oggi che ci sono medioman ridicoli..

Infine l'ossessione del colpo ad effetto (questa sicuramente farina di Agnelli/Paratici e infatti Marotta è stato cacciato)..

E allora ecco Bernardeschi strapagato, De Ligt strapagato, Chiesa strapagato...

Comunque non cantiamo l'elogio funebre che non abbiamo a pentircene
 

Djerry

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Se dovessero essere a -10 dalla vetta (Inter) a marzo, per altro con un ottavo di finale già archiviato in pantofole, sono solo io a pensare che mai come quest'anno potrebbe esserci l'occasione per la Champions?

Per certi versi ricorderebbe un po' il nostro percorso nel 2007: tanti veterani che in singola partita possono ancora fare tanto male, un solo focus per 5 partite.

Ovviamente sono fondamentali due presupposti:
1: che entrino a regime tecnico-tattico, dando continuità e fiducia a Pirlo che recupera tutti i giocatori all'interno di un modello di gioco assimilato
2: un centrocampista di alto profilo nel mercato di gennaio, perché con gli interpreti attuali non c'è focus che tenga
 
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