Guccini canta Bella Ciao conto la destra. Diaco: "Che senso ha"?

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I personaggi pubblici, che siano cantanti o calciatori, in questo particolare momento storico dovrebbero stare molto attenti ai messaggi che lanciano.
Non sono personaggi 'normali' e hanno la capacità di condizionare e spostare la massa.
La canzoncina intonata da Guccini è chiaramente di matricola antifascista e si schiera da una parte attaccando gli altri e gli 'altri' vengono etichettati espressamente come fascisti.
Non credi che nella situazione che stiamo vivendo sia un'uscita a dir poco infelice??
Nel calcio , come nella politica o nella vita si deve tornare a cantare i propri ideali senza offendere gli altri, senza attaccare etichette, senza puntare il dito su terzi.
Pare poco, pare superfluo ma fa tutta la differenza del mondo.
Gli ideali comunisti,quelli veri , profondi ma moderati, poi sono per antonomasia fatti di buoni principi e quindi ci sarebbe tanto da cantare e da scrivere.

Quoto. La cosa drammatica è che loro si comportano da fascisti per primi attaccando e offendendo sempre tutto e tutti
 

sottoli

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è esattamente quello che intendo con l'appiattimento culturale della gente di sinistra, incapace di una critica oggettiva e personale ma assoggettata involontariamente ad un credo anche musicale..e gli artisti lo sanno bene..
Non è statisticamente possibile che chiunque si professi di sinistra apprezzi SEMPRE TUTTA sta roba...e i loro epigoni moderni tipo caparezza, samuele bersani, daniele silvestri etc..

Io di quelli lì apprezzo alcune canzoni, di certo non mi farei una full della loro discografia, invece uno di sinistra che mi dice "a me de Gregori fa schifo" non lo trovo manco se lo cerco un anno...com'è possibile? Eppure sono certo che se cerco in generale uno a cui non piace che so, ramazzotti, lo trovo subito..

Questo per me dimostra la mancanza di critica oggettiva perfino nei gusti musicali..

Poi tu facevi un bel discorso sugli artisti e l'orientamento politico, in realtà (molti) degli artisti sono sempre andati dietro a quello che l'arte imponeva..oggi l'arte impone di essere così, perché se sei e dici cose di sinistra ti ascoltano sia da sinistra che da destra (che se ne fregano)..se invece dici il contrario vieni esiliato fisicamente dal mondo (appunto il caso di un Povia che si è schierato apertamente contro l'UE e la lobby LGBT con una canzone intelligentissima ovviamente distrutta senza essere capita)
Ma guarda che è sempre stato così, nel '500 gli artisti credi fossero tutti ferventi religiosi? col c.... ma la chiesa era quella che pagava meglio e allora la più grande opera artistica della storia la puoi ammirare dentro una chiesa, dipinta da un omosessuale che però ha dipinto la più grande scena biblica di sempre..
Dov'erano gli artisti quando c'era la tratta degli schiavi? Erano a scrivere poesie d'amore o sulla natura..altro che critica a quell'abominio..

Arte e sensibilità non sono sempre legate..l'arte è talento

L'hai detto tu nella risposta prima, che ti piace la musica più delle parole. Anche per me è così in alcuni generi, soprattutto in un età in cui il mio inglese era ancora indegno e non mi fregava di cosa stesse dicendo Kurt Cobain o Axel Roses, mi esaltavano le chitarre e le batterie.
Ma se a uno della musica piacciono più le parole, le storie, indipendentemente da dove sta politicamente, è chiaro che il filone sia quello, De Andrè è incontestabile ti riporta in 4 minuti netti in una trincea degli anni 40 o in un paesino di contadini o alla corte di Carlo Martello.
E per apprezzare la genialità un genere non deve per forza piacere, non amo il pop ma M Jackson è inarrivabile, anche se non apprezzi il rap capisci che "i messaggeri della dopa" è un album unico come metrica, o che il jazz di Miles Davis è tecnicamente avanti anniluce.
Non per rafforzare i miei argomenti, ma faccio musica da tanto e la mia compagna è insegnante di musica e musicista professionista, penso di aver parlato di questi argomenti il 40% del mio tempo negli ultimi 5 anni :)

l'obiezione sulla storia dell'arte negli altri secoli invece è molto pertinente, io penso si muova pari passo con la concezione di libertà di espressione, e dopo le conquiste da quel punto di vista dopo la seconda guerra mondiale l'arte si è poi mossa quasi solo in quel senso (parliamo degli ultimi 60 anni, non 5). Prima ci volevano più palle, ma non era raro comunque, contro Hitler si sono espressi in tantissimi (Picasso, Nash, Levi ecc)
 

gabri65

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E' la festa anche di quel 16% di italiani secondo cui in fondo la Shoah non è stata una cosa poi così tanto grave, di quel 37% secondo cui episodi di antisemitismo sono bravate, di quel 20% che pensa che Mussolini abbia solo fatto qualche sbaglio?

No, il 25 aprile NON è la festa di tutti. Ed è un enorme peccato.

PS: quando deciderai di purificarti dai tuoi peccati, come autoflagellazione ti consiglio l'ascolto della versione di Povia di Bella ciao... :asd:

Tutta codesta gente infatti io la butto nel calderone, mica la ignoro a favore delle critiche a Guccini, soltanto non la posso citare uno a uno. E comunque non ha il solito effetto mediatico, e codesti numeri mi sembrano esagerati, a sensazione. Per le bravate di antisemitismo, poi, avrei da dirne, lasciamo perdere, che se no apriamo una discussione mica da ridere.

Povia non lo conosco e se ha fatto come Guccini valgono esattamente le stesse considerazioni, avevi dubbi? Evidentemente Guccini è al solito livello di Povia, bella roba per un decantato cantautore "di spessore".

Potevi usare argomenti un po' più consistenti, ma ormai ti conosco. Controbattere con i controesempi negativi dall'altra parte, come al solito (equiparando l'episodio con la consuetudine), porta alla sterile discussione "colpa tua, no colpa tua". :asd:
 

Z A Z A'

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E, chiaro che l'arte non c'entra niente con la politica ma con l'empatia, questo era il punto, secondo te una persona che si affaccia alla musica, all'espressione, alla poesia, verso che tipo di visione del prossimo tende?
Poi se si vuole una scusa per attaccare qualsiasi artista (non parlo di te) ok, ma allora il 90% delle canzoni di de Andrè o John Lennon o Marley sono attaccabili, invece sono universali. Perché? Non perché mandano un messaggio di destra o di sinistra, ma un messaggio di uguaglianza che prescinde dal colore e dai soldi (perché chi fa arte l'ha sempre fatta, ben prima di arrivare ad avere i soldi, con gli stessi messaggi)

Abbastanza ironico il tuo citare Lennon, dopo il post in cima alla pagina di [MENTION=4427]hakaishin[/MENTION].
Uno che ha fatto un figlio per poi completamente rinnegarlo una volta trovata una nuova passerina, uno che picchiava la ex moglie, uno che fu perculato da Elton John per il testo ipocrita di Imagine ("Imagine six apartments, it isn't hard to do, one is full of fur coats, another's full of shoes").
Però scrive la canzoncina sulla pace e quindi diventa "empatico".....
Fanno quello che devono fare e dicono quello che devono dire per vendere dischi, tutto qua.
 

sottoli

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Abbastanza ironico il tuo citare Lennon, dopo il post in cima alla pagina di [MENTION=4427]hakaishin[/MENTION].
Uno che ha fatto un figlio per poi completamente rinnegarlo una volta trovata una nuova passerina, uno che picchiava la ex moglie, uno che fu perculato da Elton John per il testo ipocrita di Imagine ("Imagine six apartments, it isn't hard to do, one is full of fur coats, another's full of shoes").
Però scrive la canzoncina sulla pace e quindi diventa "empatico".....
Fanno quello che devono fare e dicono quello che devono dire per vendere dischi, tutto qua.

Dici? A me sembra l'esatto opposto, molti artisti fanno testi "rivoluzionari" quando non se li fila nessuno, poi il successo e il politically correct li portano a scrivere roba orecchiabile con testi da Teletubbies per far contento il popolino e la major di turno. C'è io a 13 anni mi esaltavo con gli articolo 31 e "strade di città", adesso J Ax fa i duetti con Fedez diamine... Chi rimane coerente è apprezzabile.

Parlavo di canzoni di J Lennon (o Bob Marley) che sono inattaccabili per il messaggio che passano, per la capacità dell'artista di penetrare gli animi della gente che richiede almeno la capacità di concettualizzare il messaggio e trovare le parole e la musica giusta per spargerlo. Secondo me Lennon era una persona estremamente intelligente ed universalmente empatica, ma incapace di trovare un equilibrio psicologico interiore, tratto molto diffuso tra le personalità complesse e fuori dal coro. Pure Bob Maley ne ha combinate di ogni alle sue donne e non è stato un gran padre, ma ascolto 5 delle sue canzoni e riprendo speranza per il genere umano
 
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Abbastanza ironico il tuo citare Lennon, dopo il post in cima alla pagina di [MENTION=4427]hakaishin[/MENTION].
Uno che ha fatto un figlio per poi completamente rinnegarlo una volta trovata una nuova passerina, uno che picchiava la ex moglie, uno che fu perculato da Elton John per il testo ipocrita di Imagine ("Imagine six apartments, it isn't hard to do, one is full of fur coats, another's full of shoes").
Però scrive la canzoncina sulla pace e quindi diventa "empatico".....
Fanno quello che devono fare e dicono quello che devono dire per vendere dischi, tutto qua.

Assolutamente vero. Non per questo io non ami Lennon..adoro la sua musica e adoro in Beatles ma di certo non mi sembrava un grande esempio. Sono tutti dei falsoni le star
 
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Dici? A me sembra l'esatto opposto, molti artisti fanno testi "rivoluzionari" quando non se li fila nessuno, poi il successo e il politically correct li portano a scrivere roba orecchiabile con testi da Teletubbies per far contento il popolino e la major di turno. C'è io a 13 anni mi esaltavo con gli articolo 31 e "strade di città", adesso J Ax fa i duetti con Fedez diamine... Chi rimane coerente è apprezzabile.

Parlavo di canzoni di J Lennon (o Bob Marley) che sono inattaccabili per il messaggio che passano, per la capacità dell'artista di penetrare gli animi della gente che richiede almeno la capacità di concettualizzare il messaggio e trovare le parole e la musica giusta per spargerlo. Secondo me Lennon era una persona estremamente intelligente ed universalmente empatica, ma incapace di trovare un equilibrio psicologico interiore, tratto molto diffuso tra le personalità complesse e fuori dal coro. Pure Bob Maley ne ha combinate di ogni alle sue donne e non è stato un gran padre, ma ascolto 5 delle sue canzoni e riprendo speranza per il genere umano

È che fa ridere Lennon che propugna certi valori da un attico di decine di milioni di dollari a Central Park. Stona un po’
 

gabri65

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Assolutamente vero. Non per questo io non ami Lennon..adoro la sua musica e adoro in Beatles ma di certo non mi sembrava un grande esempio. Sono tutti dei falsoni le star

Ascoltare le grandi star per i loro messaggi sociopolitici è come ascoltare "Bianco Natale" il 25 dicembre.
 

Z A Z A'

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Dici? A me sembra l'esatto opposto, molti artisti fanno testi "rivoluzionari" quando non se li fila nessuno, poi il successo e il politically correct li portano a scrivere roba orecchiabile con testi da Teletubbies per far contento il popolino e la major di turno. C'è io a 13 anni mi esaltavo con gli articolo 31 e "strade di città", adesso J Ax fa i duetti con Fedez diamine... Chi rimane coerente è apprezzabile.

Parlavo di canzoni di J Lennon (o Bob Marley) che sono inattaccabili per il messaggio che passano, per la capacità dell'artista di penetrare gli animi della gente che richiede almeno la capacità di concettualizzare il messaggio e trovare le parole e la musica giusta per spargerlo. Secondo me Lennon era una persona estremamente intelligente ed universalmente empatica, ma incapace di trovare un equilibrio psicologico interiore, tratto molto diffuso tra le personalità complesse e fuori dal coro. Pure Bob Maley ne ha combinate di ogni alle sue donne e non è stato un gran padre, ma ascolto 5 delle sue canzoni e riprendo speranza per il genere umano

Diciamo che anche io, in generale, riesco a separare l'artista dalla persona, ma faccio molta fatica quando diventa un po' troppo moralista.
 
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Diciamo che anche io, in generale, riesco a separare l'artista dalla persona, ma faccio molta fatica quando diventa un po' troppo moralista.

Bisogna separare sempre perché l’arte è sopra ogni cosa, bella in se.
Poi ci sono casi limite come sto Guccini che ti fanno sanguinare occhi e orecchie
 
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