Chiariamo un punto:
Ogni fase della costruzione di una centrale è seguita dall’AIEA, perché ogni centrale è un’opera di interesse internazionale. Quindi hai gli occhi di un organismo sovranazionale addosso, così come per avere le certificazioni per la gestione, smaltimento e stoccaggio scorie (che sono poche, e quindi facilmente gestibili e tracciabili).
In secondo luogo, la mafia non si occupa di settori ad elevato tasso tecnologico, ma di settori a bassa specializzazione.
Persino Messico e Brasile hanno centrali nucleari, ma mica le fanno gestire ai Narcos
Rilevo che:
La Società pubblica specializzata nel settore nucleare che si occupa del decommissioning degli impianti nucleari italiani e della gestione dei rifiuti radioattivi, nei decenni è stata un discreto prosciugatore di fondi pubblici ed ha prodotto poco. Per colpe proprie? Per colpa degli enti locali?
Sempre stando alle inchieste di qualche vero giornalista oppure pagliaccetto mainstream, fate voi, la attuale collocazione delle scorie è tutt'altro che sicura ed anzi molto esposta ad alluvioni ed esondazioni che sono un altro tema, ahimè, molto attuale. E le radio-cose stanno li. E le stelle stanno a guardare o ballare... Fate voi. ha da passa a nuttata...
La Mafia non si occuperà di alte tecnologie, ma che sia mafia o meno, di recente è uscita notizia che alcuni elementi di fusoliera di aerei civili usciti da alcuni stabilimenti pugliesi abbiano evidenziato delle criticità a causa dell'utilizzo di una lega che non rispetta le specifiche del capitolato di fornitura. Le solite furbizie o negligenze italiche? Ma i grandi gruppi industriali che si occupano di Energia, Difesa ed Aerospazio sono più o meno gli stessi o imparentati. Se capita li chi mi garantisce che non capiti anche là?
Fra l'altro, leggo uorra uorra, che queste aziende tecnologiche fanno così fatica a trovare personale qualificato che hanno appena lanciato la campagna fra i dipendenti, " se porti un amico funzionale in azienda ti diamo 1500 euri". Guardate che il crollo demografico sta diventando una cosa bestiale sulle ricerche di personale.
Pinopalm segnala che alcuni progetti sedicenti rivoluzionari in questo settore si sono alla fine rivelati delle truffe anche in iuesei ed altri paesi occidentali. In un paese che spazia dai coviddi, ai metodi di bella ed alle wannemarchi non vorrei che la grande fantasia specializzata nell'incubare il prossimo (scientificamente ignorante) si scatenasse.
E poi, e poi e poi... le certificazioni. Così importanti... Ahimè
Oh, magari queste di questo settore escono bene, eh! Ma se mi baso sui loro vicini prossimissimi ed andando a scomodare il concetto di alienazione di Karl Marx e di ritualismo burocratico di Max Weber, qui ti trovi idioti funzionali pavidi e dediti allo scaricabarile che chiedono certificazioni a strascico senza sapere cosa stanno chiedendo ed a chi lo stanno chiedendo. E non riescono a capire che in un paese, oops, in una nazione, di distretti industriali con produzione di conto terzisti frammentati la certificazione o dichiarazione resta in capo a chi ha una visione di insieme, a chi ha ingegnerizzato il componente e stabilito che debba essere fatto del materiale Pippo o Pluto che debba avere quella forma e dimensioni, che debba superare un certo piano di ispezione e prove.
Ed invece no. Per non saper né leggere né scrivere, le certificazioni e le dichiarazioni le chiedo a tutti.
Quindi, se ad una vending machine di quella azienda prendi un caffè o entri nel bagno, stai pur sicuro che i prodotti che stai usando hanno una dichiarazione sottostante secondo cui resistono o non resistono all'esafluoruro di uranio.