- Registrato
- 29 Agosto 2012
- Messaggi
- 12,477
- Reaction score
- 3,457
Anzitutto, escluderei il Bayern dal discorso. Ok, i concetti di calcio sono quelli, ma con quei giocatori la vita ci cambierebbe a prescindere dall'allenatore.
Per quanto riguarda Rangnick, più che altro penso che un po' tutto l'ambiente calcistico italiano dovrebbe un attimo rivedere le proprie posizioni. Rangnick è stato trattato come lo scemo del villaggio, con interviste a raffica da parte di ex allenatori e giocatori e di opinionisti vari con il proposito di screditarlo, quando neanche un mese dopo le stesse fonti esaltano uno che non ha mai diretto un solo allenamento in vita sua (Pirlo).
Detto questo, lo rimpiango come avrei potuto rimpiangere il suo Sartori - Gasperini. E' sicuramente una persona molto competente, ma non è detto, anzi, è improbabile, che ciò che ha fatto in una piccola realtà come il Lipsia, squadra che ha 11 anni di storia, lo avrebbe fatto anche al Milan.
Inoltre c'era il problema della mancanza effettiva di tempo per rifondare una squadra ed inculcare nelle teste dei giocatori nuovi concetti di calcio. E da noi di tempo non ce n'è. Magari, potendo lavorare tranquillamente 3-4 anni, Rangnick ci avrebbe riportato in Champions League, ma la realtà è che questo tempo e questa tranquillità nessuno gliel'avrebbe dati, e, in caso di partenza a rilento, sarebbe stato esonerato già a ottobre.
Certo è, e qui, sì, ammetto che qualche dubbio sta vendendo su, che vedendo il mercato che stanno imbastendo non c'è da essere molti soddisfatti. Vedo sempre i soliti errori: intestardirsi su determinati giocatori, fare testa a testa con presidenti poco malleabili, ricercare occasioni qua e là a prescindere dal ruolo e dalle necessità, ignorando lacune evidenti.
Per quanto riguarda Rangnick, più che altro penso che un po' tutto l'ambiente calcistico italiano dovrebbe un attimo rivedere le proprie posizioni. Rangnick è stato trattato come lo scemo del villaggio, con interviste a raffica da parte di ex allenatori e giocatori e di opinionisti vari con il proposito di screditarlo, quando neanche un mese dopo le stesse fonti esaltano uno che non ha mai diretto un solo allenamento in vita sua (Pirlo).
Detto questo, lo rimpiango come avrei potuto rimpiangere il suo Sartori - Gasperini. E' sicuramente una persona molto competente, ma non è detto, anzi, è improbabile, che ciò che ha fatto in una piccola realtà come il Lipsia, squadra che ha 11 anni di storia, lo avrebbe fatto anche al Milan.
Inoltre c'era il problema della mancanza effettiva di tempo per rifondare una squadra ed inculcare nelle teste dei giocatori nuovi concetti di calcio. E da noi di tempo non ce n'è. Magari, potendo lavorare tranquillamente 3-4 anni, Rangnick ci avrebbe riportato in Champions League, ma la realtà è che questo tempo e questa tranquillità nessuno gliel'avrebbe dati, e, in caso di partenza a rilento, sarebbe stato esonerato già a ottobre.
Certo è, e qui, sì, ammetto che qualche dubbio sta vendendo su, che vedendo il mercato che stanno imbastendo non c'è da essere molti soddisfatti. Vedo sempre i soliti errori: intestardirsi su determinati giocatori, fare testa a testa con presidenti poco malleabili, ricercare occasioni qua e là a prescindere dal ruolo e dalle necessità, ignorando lacune evidenti.