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Il discorso di titolare il giornale col numero dei contagi è interessante.
Molti giustamente richiamano la necessità di rapportarlo al numero dei tamponi, così da ricavare il tasso di positività, che è la stessa operazione assolutamente indispensabile quando si leggono i report mensili (scoprendo come i non vaccinati rischiano varie volte di più contagio-ospedalizzazione-ti-morte).
Vorrei fare una riflessione su questo:
voi, dovendo scegliere, per problemi di spazio, quale singolo dato mostrereste nel titolo del vostro giornale?
Io non sarei così sicuro di scrivere:
"28 dicembre 2021: il tasso di positività passa al 7,5%".
Il perché si palesa subito: ok è il 7,5%, ma qual è la portata del fenomeno?
Perché 7,5% di tasso di positività si ottiene sia con 75contagiati e 1000 tamponi, che con 75.000 e 1.000.000 di tamponi.
Con la differenza pratica che nel primo caso gli ospedali sono al sicuro, nel secondo no. E difatti ospedalizzazioni e TI sono aumentate. Così i morti. Anzi a cercare il sensazionalismo forse si farebbe prima a esaltare il fatto che con la diffusione di omicron sono tornate a morire centinaia di persone ogni giorno.
Diciamo che a naso dai contagiati deriva che una parte di essi finiscono in ospedale / muoiono, quindi paradossalmente il numero assoluto come primo dato ci sta, se accoppiato il prima possibile col numero relativo.
Al contrario i numeri assoluti di non vaccinati e vaccinati non aiutano in alcun modo a capire quanto protegge il vaccino. Quelli relativi sì. Chiaro con numeri assoluti piccoli non potresti giungere a conclusioni forti. Oggi invece il campione è gargantuesco e la protezione del vaccino è un fatto. Non a caso adesso più che mai gli interventi si orientano in base a questo solo parametro (più libertà ai vaccinati, lockdown ai non vaccinati).
Ma in realtà è un non problema semplicemente perché sotto il titolo "78.000 casi" spesso nel sottotitolo c'è il tasso a 7,5% e giù in articolo +TI e tot morti
Molti giustamente richiamano la necessità di rapportarlo al numero dei tamponi, così da ricavare il tasso di positività, che è la stessa operazione assolutamente indispensabile quando si leggono i report mensili (scoprendo come i non vaccinati rischiano varie volte di più contagio-ospedalizzazione-ti-morte).
Vorrei fare una riflessione su questo:
voi, dovendo scegliere, per problemi di spazio, quale singolo dato mostrereste nel titolo del vostro giornale?
Io non sarei così sicuro di scrivere:
"28 dicembre 2021: il tasso di positività passa al 7,5%".
Il perché si palesa subito: ok è il 7,5%, ma qual è la portata del fenomeno?
Perché 7,5% di tasso di positività si ottiene sia con 75contagiati e 1000 tamponi, che con 75.000 e 1.000.000 di tamponi.
Con la differenza pratica che nel primo caso gli ospedali sono al sicuro, nel secondo no. E difatti ospedalizzazioni e TI sono aumentate. Così i morti. Anzi a cercare il sensazionalismo forse si farebbe prima a esaltare il fatto che con la diffusione di omicron sono tornate a morire centinaia di persone ogni giorno.
Diciamo che a naso dai contagiati deriva che una parte di essi finiscono in ospedale / muoiono, quindi paradossalmente il numero assoluto come primo dato ci sta, se accoppiato il prima possibile col numero relativo.
Al contrario i numeri assoluti di non vaccinati e vaccinati non aiutano in alcun modo a capire quanto protegge il vaccino. Quelli relativi sì. Chiaro con numeri assoluti piccoli non potresti giungere a conclusioni forti. Oggi invece il campione è gargantuesco e la protezione del vaccino è un fatto. Non a caso adesso più che mai gli interventi si orientano in base a questo solo parametro (più libertà ai vaccinati, lockdown ai non vaccinati).
Ma in realtà è un non problema semplicemente perché sotto il titolo "78.000 casi" spesso nel sottotitolo c'è il tasso a 7,5% e giù in articolo +TI e tot morti