- Registrato
- 23 Maggio 2016
- Messaggi
- 14,032
- Reaction score
- 2,624
La ulteriore "caparrina" non è stata ufficializzata e quindi la tralascio nel discorso che sto per fare.
Per Fininvest è molto più comodo ed economicamente conveniente ottenere i 520 da Yong piuttosto che la stessa cifra divisa in due (200 come caparra incamerata e 320 come prezzo della vendita ad altro acquirente) anche per importanti ragioni fiscali, ragioni sfiorate da Bellinazzo in una intervista - come "cronista e cacciatore di notizie" è molto scarso, ma sulle questioni giuridico-economiche è più ferrato della media dei giornalisti che si occupano di sport - ecco perché prima di mollarlo ci pensa non una ma mille volte, a prescindere dalla altre problematiche riguardanti eventuali liti giudiziarie e la necessità di accantonamenti. Naturalmente, in tutto questo, l'interesse del club è l'ultimo dei loro pensieri (occhio al nano, il rifiuto della presidenza onoraria sarà il segnale che lui stesso non si aspetta nulla di buono da Yong neppure nel brevissimo termine e viceversa). Infatti è assolutamente vero che l'imponibile aggiuntivo per Fininvest che deriverebbe dalla formale contestazione dell'inadempimento e dalla conseguente ritenzione della caparra (sempre che si tratti di una caparra vera e propria, cosa che noi non sappiamo per certo, ma mi baso su questo assunto per il mio ragionamento) sarebbe di 200 M e comporterebbe oneri fiscali molto elevati, anche perché la ritenzione della caparra si configurerebbe come un normale ricavo, soggetto integralmente sia all'IRES che all'IRAP: in teoria si sfiorerebbero teoricamente i 60 M di esborso tributario. Invece se. armati di santa pazienza, alla fine riescono ad accompagnare faticosamente Yong a una conclusione dell'affare e lui riesce a tirar fuori il resto dei soldi che servono, la musica cambia del tutto. I 200 M di caparra ovviamente li imputano al prezzo e il risultato finale è il seguente: l'unico elemento positivo di reddito e quindi ricavo a conto economico è la plusvalenza da cessione di immobilizzazione finanziaria (circa 20 M visto che il valore di carico è circa 500 M), e il bello è che in questo caso la plusvalenza stessa da una parte non è neppure imponibile a livello IRAP e dall'altra è imponibile solo per il 5% a livello IRES (a causa della PEX, la participation exemption). Tenuto conto che l'aliquota IRES per il 2017 è il 24% e che il 5% di 20 M è 1 M, abbiamo un esborso teorico massimo di 240.000 euro, non male in paragone a 60 M. Anche questo spiega l'accanimento terapeutico a cui stiamo assistendo. Sapendo che in caso di ritenzione della caparra sarebbero comunque costretti a vendere a una cifra inferiore, loro vogliono evitare un salasso fiscale che dipenderebbe tecnicamente dal fatto che dei 520 M i primi 200 finirebbero iscritti nel conto economico alla voce A5 (altri ricavi) poiché non sarebbero più parte integrante del corrispettivo di una cessione di partecipazioni, che avverrebbe eventualmente solo poi e a un prezzo più basso, cosa che comporterebbe comunque una minusvalenza, tra l'altro. Per il momento i 200 M percepiti nell'esercizio 2016 a titolo di caparra sono semplicemente iscritti nella voce "D6 acconti" nel passivo dello Stato Patrimoniale e, come detto, hanno due strade di fronte a sé, una, quella che non piace a Fininvest, è quella di transitare a conto economico nella voce "A5 altri ricavi e proventi" nel caso di formalizzazione dell'inadempimento (le voci relative ai "proventi e oneri straordinari" sono stati abolite da una recente riforma dei bilanci), l'altra è quella di essere semplicemente imputati al prezzo della cessione nel caso vada in porto, cosa assai gradita ai proprietari del Milan.
PS
Non avevo mai pensato alla questione fiscale. Di sicuro si può dire che la ritenzione delle caparre con l'affare che sfuma è di gran lunga il metodo peggiore per un fantomatico rientro di capitali, non solo - come si è sempre detto - per i rischi penalistici che ti assumi rispetto ad altri sistemi, ma anche per l'estrema onerosità fiscale. Da questo punto di vista molto meglio allora fare uno scorporo con garanzie occulte, per dirne una, corri meno rischi penali e formalmente poni in essere una transazione che appare una normale vendita per 520 M che è soggetta a scarsissimi oneri fiscali. Ho l'impressione che il faticoso trascinarsi della vicenda sia la prova definitiva che in realtà non si nasconde nulla di inconfessabile dietro questa operazione, solo una buona dose di velleitarismo e superficialità.
sempre impeccabile. Leggerti è un piacere.