Cessione Milan, Fininvest vuole tutti i 100 milioni entro 48 ore

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corvorossonero

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Si ma se Li si renderà conto di aver fatto il passo più lungo della gamba cederà quote. Cosa che invece con l'attuale proprietà non succede. E' più facile che avvenga un cambiamento positivo per noi in futuro con una nuova proprietà con i porchi attuali.

ma questo è un altro discorso, io voglio per primo la cessione, ma ad un investitore forte, serio. Non ad uno come questo.
 

carlocarlo

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La ulteriore "caparrina" non è stata ufficializzata e quindi la tralascio nel discorso che sto per fare.
Per Fininvest è molto più comodo ed economicamente conveniente ottenere i 520 da Yong piuttosto che la stessa cifra divisa in due (200 come caparra incamerata e 320 come prezzo della vendita ad altro acquirente) anche per importanti ragioni fiscali, ragioni sfiorate da Bellinazzo in una intervista - come "cronista e cacciatore di notizie" è molto scarso, ma sulle questioni giuridico-economiche è più ferrato della media dei giornalisti che si occupano di sport - ecco perché prima di mollarlo ci pensa non una ma mille volte, a prescindere dalla altre problematiche riguardanti eventuali liti giudiziarie e la necessità di accantonamenti. Naturalmente, in tutto questo, l'interesse del club è l'ultimo dei loro pensieri (occhio al nano, il rifiuto della presidenza onoraria sarà il segnale che lui stesso non si aspetta nulla di buono da Yong neppure nel brevissimo termine e viceversa). Infatti è assolutamente vero che l'imponibile aggiuntivo per Fininvest che deriverebbe dalla formale contestazione dell'inadempimento e dalla conseguente ritenzione della caparra (sempre che si tratti di una caparra vera e propria, cosa che noi non sappiamo per certo, ma mi baso su questo assunto per il mio ragionamento) sarebbe di 200 M e comporterebbe oneri fiscali molto elevati, anche perché la ritenzione della caparra si configurerebbe come un normale ricavo, soggetto integralmente sia all'IRES che all'IRAP: in teoria si sfiorerebbero teoricamente i 60 M di esborso tributario. Invece se, armati di santa pazienza, alla fine riescono ad accompagnare faticosamente Yong a una conclusione dell'affare e lui riesce a tirar fuori il resto dei soldi che servono, la musica cambia del tutto. I 200 M di caparra ovviamente li imputano al prezzo e il risultato finale è il seguente: l'unico elemento positivo di reddito e quindi ricavo a conto economico è la plusvalenza da cessione di immobilizzazione finanziaria (circa 20 M visto che il valore di carico è circa 500 M), e il bello è che in questo caso la plusvalenza stessa da una parte non è neppure imponibile a livello IRAP e dall'altra è imponibile solo per il 5% a livello IRES (a causa della PEX, la participation exemption). Tenuto conto che l'aliquota IRES per il 2017 è il 24% e che il 5% di 20 M è 1 M, abbiamo un esborso teorico massimo di 240.000 euro, non male in paragone a 60 M. Anche questo spiega l'accanimento terapeutico a cui stiamo assistendo. Sapendo che in caso di ritenzione della caparra sarebbero comunque costretti a vendere a una cifra inferiore, loro vogliono evitare un salasso fiscale che dipenderebbe tecnicamente dal fatto che dei 520 M i primi 200 finirebbero iscritti nel conto economico alla voce A5 (altri ricavi) poiché non sarebbero più parte integrante del corrispettivo di una cessione di partecipazioni, che avverrebbe eventualmente solo poi e a un prezzo più basso, cosa che comporterebbe comunque una minusvalenza, tra l'altro. Per il momento i 200 M percepiti nell'esercizio 2016 a titolo di caparra sono semplicemente iscritti nella voce "D6 acconti" nel passivo dello Stato Patrimoniale e, come detto, hanno due strade di fronte a sé, una, quella che non piace a Fininvest, è quella di transitare a conto economico nella voce "A5 altri ricavi e proventi" nel caso di formalizzazione dell'inadempimento (le voci relative ai "proventi e oneri straordinari" sono stati abolite da una recente riforma dei bilanci), l'altra è quella di essere semplicemente imputati al prezzo della cessione nel caso vada in porto, cosa assai gradita ai proprietari del Milan.


PS
Non avevo mai pensato alla questione fiscale. Di sicuro si può dire che la ritenzione delle caparre con l'affare che sfuma è di gran lunga il metodo peggiore per un fantomatico rientro di capitali, non solo - come si è sempre detto - per i rischi penalistici che ti assumi rispetto ad altri sistemi, ma anche per l'estrema onerosità fiscale. Da questo punto di vista molto meglio allora fare uno scorporo con garanzie occulte, per dirne una, corri meno rischi penali e formalmente poni in essere una transazione che appare una normale vendita per 520 M che è soggetta a scarsissimi oneri fiscali. Ho l'impressione che il faticoso trascinarsi della vicenda sia la prova definitiva che in realtà non si nasconde nulla di inconfessabile dietro questa operazione, solo una buona dose di velleitarismo e superficialità.

Aggiungerei pure una cosa. Se dovesse saltare tutto, sarà ufficiale dopo la chiusura del bilancio così da imputare a ricavo nel esercizio successivo e cercare di tamponare in qualche modo
 

corvorossonero

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Il problema è che se Yong va in difficoltà c'è il rischio che prima di rilevare il Milan lo facciano cuocere a fuoco lento e il calore si farà sentire anche sul club e la squadra, che già sono messi male ora...

si ma uno che ha 600 mln di patrimonio, può ricevere tutti questi prestiti senza che nessuno faccia da garante?
 

MaschioAlfa

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Scusa Henry...
Se ti giro il mio Cud, e le miei scontrini della farmacia, sono sicuro che mi faresti guadagnare un bel po' di soldi con il 730. :aaargh:
 

Ruuddil23

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La ulteriore "caparrina" non è stata ufficializzata e quindi la tralascio nel discorso che sto per fare.
Per Fininvest è molto più comodo ed economicamente conveniente ottenere i 520 da Yong piuttosto che la stessa cifra divisa in due (200 come caparra incamerata e 320 come prezzo della vendita ad altro acquirente) anche per importanti ragioni fiscali, ragioni sfiorate da Bellinazzo in una intervista - come "cronista e cacciatore di notizie" è molto scarso, ma sulle questioni giuridico-economiche è più ferrato della media dei giornalisti che si occupano di sport - ecco perché prima di mollarlo ci pensa non una ma mille volte, a prescindere dalla altre problematiche riguardanti eventuali liti giudiziarie e la necessità di accantonamenti. Naturalmente, in tutto questo, l'interesse del club è l'ultimo dei loro pensieri (occhio al nano, il rifiuto della presidenza onoraria sarà il segnale che lui stesso non si aspetta nulla di buono da Yong neppure nel brevissimo termine e viceversa). Infatti è assolutamente vero che l'imponibile aggiuntivo per Fininvest che deriverebbe dalla formale contestazione dell'inadempimento e dalla conseguente ritenzione della caparra (sempre che si tratti di una caparra vera e propria, cosa che noi non sappiamo per certo, ma mi baso su questo assunto per il mio ragionamento) sarebbe di 200 M e comporterebbe oneri fiscali molto elevati, anche perché la ritenzione della caparra si configurerebbe come un normale ricavo, soggetto integralmente sia all'IRES che all'IRAP: in teoria si sfiorerebbero teoricamente i 60 M di esborso tributario. Invece se, armati di santa pazienza, alla fine riescono ad accompagnare faticosamente Yong a una conclusione dell'affare e lui riesce a tirar fuori il resto dei soldi che servono, la musica cambia del tutto. I 200 M di caparra ovviamente li imputano al prezzo e il risultato finale è il seguente: l'unico elemento positivo di reddito e quindi ricavo a conto economico è la plusvalenza da cessione di immobilizzazione finanziaria (circa 20 M visto che il valore di carico è circa 500 M), e il bello è che in questo caso la plusvalenza stessa da una parte non è neppure imponibile a livello IRAP e dall'altra è imponibile solo per il 5% a livello IRES (a causa della PEX, la participation exemption). Tenuto conto che l'aliquota IRES per il 2017 è il 24% e che il 5% di 20 M è 1 M, abbiamo un esborso teorico massimo di 240.000 euro, non male in paragone a 60 M. Anche questo spiega l'accanimento terapeutico a cui stiamo assistendo. Sapendo che in caso di ritenzione della caparra sarebbero comunque costretti a vendere a una cifra inferiore, loro vogliono evitare un salasso fiscale che dipenderebbe tecnicamente dal fatto che dei 520 M i primi 200 finirebbero iscritti nel conto economico alla voce A5 (altri ricavi) poiché non sarebbero più parte integrante del corrispettivo di una cessione di partecipazioni, che avverrebbe eventualmente solo poi e a un prezzo più basso, cosa che comporterebbe comunque una minusvalenza, tra l'altro. Per il momento i 200 M percepiti nell'esercizio 2016 a titolo di caparra sono semplicemente iscritti nella voce "D6 acconti" nel passivo dello Stato Patrimoniale e, come detto, hanno due strade di fronte a sé, una, quella che non piace a Fininvest, è quella di transitare a conto economico nella voce "A5 altri ricavi e proventi" nel caso di formalizzazione dell'inadempimento (le voci relative ai "proventi e oneri straordinari" sono stati abolite da una recente riforma dei bilanci), l'altra è quella di essere semplicemente imputati al prezzo della cessione nel caso vada in porto, cosa assai gradita ai proprietari del Milan.


PS
Non avevo mai pensato alla questione fiscale. Di sicuro si può dire che la ritenzione delle caparre con l'affare che sfuma è di gran lunga il metodo peggiore per un fantomatico rientro di capitali, non solo - come si è sempre detto - per i rischi penalistici che ti assumi rispetto ad altri sistemi, ma anche per l'estrema onerosità fiscale. Da questo punto di vista molto meglio allora fare uno scorporo con garanzie occulte, per dirne una, corri meno rischi penali e formalmente poni in essere una transazione che appare una normale vendita per 520 M che è soggetta a scarsissimi oneri fiscali. Ho l'impressione che il faticoso trascinarsi della vicenda sia la prova definitiva che in realtà non si nasconde nulla di inconfessabile dietro questa operazione, solo una buona dose di velleitarismo e superficialità.

Grazie delle delucidazioni. Se il quadro è questo, meglio lo scorporo che finire nelle mani di questo folle. Dovesse andar male, questo prima di rivendere spolpa la squadra. Ma poi dico io, se acquista a una cifra così alta come si può pensare che rivenda facilmente a cifre economiche? Certamente cercherà di rientrare dell'esborso come berlusca e allora via libera ad altri sciacalli giocatori di borsa.
 

Aron

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quello che non capisco è che già da agosto è uscito Li, e ancora non c'era nessun problema gevernativo, anzi si pensava tutt'altro. Per cui l'ipotesi che dietro Li ci sia un big cinese è una cosa che non ha nessun senso.

Tra l'altro pure i sostenitori della corrente Yonghong Li (come Campopiano) dicono che sia rimasto da solo senza nessun investitore alle spalle (e lo è sempre stato, a dispetto di quello che ci hanno voluto far credere).
 

Henry

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quello che non capisco è che già da agosto è uscito Li, e ancora non c'era nessun problema gevernativo, anzi si pensava tutt'altro. Per cui l'ipotesi che dietro Li ci sia un big cinese è una cosa che non ha nessun senso.

Infatti se ci pensi bene il crollo delle acquisizioni segnalato dal WSJ è riferito al 2017 e il deal del Milan risale al 2016. Appunto si parla di una forte diminuzione dei contratti di acquisizione firmati, non certo di una esplosione di inadempimenti di contratti firmati nel 2016. Per rimanere al calcio, il Lione dimostra il contrario, semmai e guarda caso quello era un contratto dove sin da subito è venuto fuori un nome serio e a dicembre c'è stata una cerimonia a Pechino alla presenza dell'ambasciatore francese. Ecco perché la notizia riportata dal WSJ non è molto significativa per noi, lo sarebbe stata se fosse saltato un contratto in dirittura d'arrivo, ma il nostro è stato firmato il 5 agosto del 2016 e il crollo del numero dei contratti nei primi mesi del 2017 c'entra poco, si tratta di una diminuzione dei signing, non risulta che gente che si è formalmente impegnata si sia data alla macchia o non abbia pagato per impegni già presi nel 2016, se qualcuno mi porta esempi simili al nostro ne sarò lieto, finora non ne ho visti. Problemi gravissimi nel finalizzare sono noti per cause diverse (negli USA sono le autorità locali che si oppongono alla esecuzione di accordi che prevedono acquisizioni in settori strategici già definite da tempo, non certo le autorità cinesi per quel che ne so).
 

admin

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Anche Sky conferma: a Fininvest è arrivato l'acconto (di 20 milioni) della terza caparra. I restanti 80 milioni arriveranno entro il fine settimana. I soldi sono stati versati per placare la rabbia di Berlusconi riguardo i soliti ritardi.
 

goleador 70

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Tra l'altro pure i sostenitori della corrente Yonghong Li (come Campopiano) dicono che sia rimasto da solo senza nessun investitore alle spalle (e lo è sempre stato, a dispetto di quello che ci hanno voluto far credere).

In realtà Campopiano ha sempre affermato che i suoi finanziatori al closing diventeranno investitori ricevendo quote del Milan
 
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