CDK: numeri da fuoriclasse. Milan, cosa ti sei perso.

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Tuttosport e altri quotidiani in edicola lodano l'esplosione definitiva di CDK. Dall’atteggiamento più propositivo alla collocazione tattica: i segreti dietro la rinascita di Charles dopo l’esperienza negativa in rossonero. Fin qui con la Dea ha messo a referto 24 gol e 20 assist in 74 presenze

La domanda che tutti si pongono è questa: come fa il De Ketelaere di Bergamo ad essere lo stesso visto con il Milan? La prima cosa che vien da dire che siamo di fronte ad un gioiello (del calcio) preziosissimo che aveva semplicemente bisogno di scrollarsi di dosso quel velo di malinconia che sembrava averlo imprigionato al cospetto di San Siro: se una pepita d’oro si sporca di terra e viene un po’ nascosta ha solo bisogno di essere ripulita, ma resta una pepita d’oro. Dal punto di vista mentale, De Ketelaere con la vittoria di Dublino ha probabilmente avuto uno scatto in avanti decisivo che lo sta spingendo a grandissimi livelli, pensando alla posizione in campo vien da dire che fi n dalle prime settimane Gasperini lo ha proposto un po’ più avanti e a ridosso dell’area di rigore, i numeri come sottolineato gli danno ragione anche perché grazie all’allenamento quotidiano in questo momento il belga sembra più forte e reattivo anche in fase di copertura. In attesa che anche il Belgio lo tratti davvero come un giocatore che merita il ruolo del protagonista, cosa che non sta accadendo nelle partite in cui le scelte del ct Tedesco hanno premiato con il contagocce il forte attaccante nerazzurro, Bergamo si coccola il suo numero 17 con una grande domanda: a chi assomiglia? Qualcuno spende un paragone importante e lo avvicina al miglior Ilicic, i due giocatori si assomigliano in tante cose ma De Ketelaere, ad esempio, è più abile di testa. La verità è che presto, probabilmente molto presto, non ci sarà più bisogno di considerarlo come il “nuovo qualcuno” ma sarà giusto e sacrosanto parlare di lui semplicemente come Charles De Ketelaere. Un ragazzo di grande talento che nel Bruges si è fatto conoscere, a Milano non ha convinto e con la maglia dell’Atalanta, che lo ha prima preso in prestito oneroso e poi comprato (la scorsa estate) per una cifra complessiva di oltre 25 milioni, sta trascinando tutti sempre più in alto.

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Milanforever26

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Tuttosport e altri quotidiani in edicola lodano l'esplosione definitiva di CDK. Dall’atteggiamento più propositivo alla collocazione tattica: i segreti dietro la rinascita di Charles dopo l’esperienza negativa in rossonero. Fin qui con la Dea ha messo a referto 24 gol e 20 assist in 74 presenze

La domanda che tutti si pongono è questa: come fa il De Ketelaere di Bergamo ad essere lo stesso visto con il Milan? La prima cosa che vien da dire che siamo di fronte ad un gioiello (del calcio) preziosissimo che aveva semplicemente bisogno di scrollarsi di dosso quel velo di malinconia che sembrava averlo imprigionato al cospetto di San Siro: se una pepita d’oro si sporca di terra e viene un po’ nascosta ha solo bisogno di essere ripulita, ma resta una pepita d’oro. Dal punto di vista mentale, De Ketelaere con la vittoria di Dublino ha probabilmente avuto uno scatto in avanti decisivo che lo sta spingendo a grandissimi livelli, pensando alla posizione in campo vien da dire che fi n dalle prime settimane Gasperini lo ha proposto un po’ più avanti e a ridosso dell’area di rigore, i numeri come sottolineato gli danno ragione anche perché grazie all’allenamento quotidiano in questo momento il belga sembra più forte e reattivo anche in fase di copertura. In attesa che anche il Belgio lo tratti davvero come un giocatore che merita il ruolo del protagonista, cosa che non sta accadendo nelle partite in cui le scelte del ct Tedesco hanno premiato con il contagocce il forte attaccante nerazzurro, Bergamo si coccola il suo numero 17 con una grande domanda: a chi assomiglia? Qualcuno spende un paragone importante e lo avvicina al miglior Ilicic, i due giocatori si assomigliano in tante cose ma De Ketelaere, ad esempio, è più abile di testa. La verità è che presto, probabilmente molto presto, non ci sarà più bisogno di considerarlo come il “nuovo qualcuno” ma sarà giusto e sacrosanto parlare di lui semplicemente come Charles De Ketelaere. Un ragazzo di grande talento che nel Bruges si è fatto conoscere, a Milano non ha convinto e con la maglia dell’Atalanta, che lo ha prima preso in prestito oneroso e poi comprato (la scorsa estate) per una cifra complessiva di oltre 25 milioni, sta trascinando tutti sempre più in alto.

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Questo era il grande errore per cui Maldini fu licenziato...per aver sprecato tutto il budget (pensa che cifra gli davano in mano) su di lui..
Godiamoci Royal e Chucwueze ora..
 

Commodore06

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Tuttosport e altri quotidiani in edicola lodano l'esplosione definitiva di CDK. Dall’atteggiamento più propositivo alla collocazione tattica: i segreti dietro la rinascita di Charles dopo l’esperienza negativa in rossonero. Fin qui con la Dea ha messo a referto 24 gol e 20 assist in 74 presenze

La domanda che tutti si pongono è questa: come fa il De Ketelaere di Bergamo ad essere lo stesso visto con il Milan? La prima cosa che vien da dire che siamo di fronte ad un gioiello (del calcio) preziosissimo che aveva semplicemente bisogno di scrollarsi di dosso quel velo di malinconia che sembrava averlo imprigionato al cospetto di San Siro: se una pepita d’oro si sporca di terra e viene un po’ nascosta ha solo bisogno di essere ripulita, ma resta una pepita d’oro. Dal punto di vista mentale, De Ketelaere con la vittoria di Dublino ha probabilmente avuto uno scatto in avanti decisivo che lo sta spingendo a grandissimi livelli, pensando alla posizione in campo vien da dire che fi n dalle prime settimane Gasperini lo ha proposto un po’ più avanti e a ridosso dell’area di rigore, i numeri come sottolineato gli danno ragione anche perché grazie all’allenamento quotidiano in questo momento il belga sembra più forte e reattivo anche in fase di copertura. In attesa che anche il Belgio lo tratti davvero come un giocatore che merita il ruolo del protagonista, cosa che non sta accadendo nelle partite in cui le scelte del ct Tedesco hanno premiato con il contagocce il forte attaccante nerazzurro, Bergamo si coccola il suo numero 17 con una grande domanda: a chi assomiglia? Qualcuno spende un paragone importante e lo avvicina al miglior Ilicic, i due giocatori si assomigliano in tante cose ma De Ketelaere, ad esempio, è più abile di testa. La verità è che presto, probabilmente molto presto, non ci sarà più bisogno di considerarlo come il “nuovo qualcuno” ma sarà giusto e sacrosanto parlare di lui semplicemente come Charles De Ketelaere. Un ragazzo di grande talento che nel Bruges si è fatto conoscere, a Milano non ha convinto e con la maglia dell’Atalanta, che lo ha prima preso in prestito oneroso e poi comprato (la scorsa estate) per una cifra complessiva di oltre 25 milioni, sta trascinando tutti sempre più in alto.

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E anche questa volta il capitano ci aveva visto giusto.

È vero che da noi non non ha combinato niente. Maglia pesante, maglia leggera, maglia invisibile, il ragazzo andava semplicemente aspettato. Non sarà un campione da Real Madrid ma, se dovesse mantenere questo livello, sarebbe un ottimo giocatore.

Ringraziamo anche Guardpioli ovviamente.
 
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Finchè è in una squadra di Gasperini ogni rivalutazione per me è sospesa. Ad esempio anche Pasalic (schifato da tanti tifosi rossoneri) nei primi anni atalantini pareva un portento (mentre penso semplicemente sia un discreto giocatore).
Questa è la moda del momento…
Chi fa bene con Gasperini non conta!
Viviamo in un mondo assurdo.
È la cosa più ovvia del mondo che l’Atalanta non è il Milan o il Real come è la cosa più ovvia del mondo (e anche normale) che pochissimi giocatori hanno il fisico per reggere certe pressioni e stadi.
Resta il fatto che l’Atalanta gioca a pallone come tutte le altre squadre e ad oggi i suoi calciatori sono migliori delle altre.
Ma magari si tornasse a vedere campionati vinti da Verona Genoa Bologna Sampdoria come in passato.
Secondo me oggi l’anomalia più grande sono i tifosi.
 
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Questa è la moda del momento…
Chi fa bene con Gasperini non conta!
Viviamo in un mondo assurdo.
È la cosa più ovvia del mondo che l’Atalanta non è il Milan o il Real come è la cosa più ovvia del mondo (e anche normale) che pochissimi giocatori hanno il fisico per reggere certe pressioni e stadi.
Resta il fatto che l’Atalanta gioca a pallone come tutte le altre squadre e ad oggi i suoi calciatori sono migliori delle altre.
Ma magari si tornasse a vedere campionati vinti da Verona Genoa Bologna Sampdoria come in passato.
Secondo me oggi l’anomalia più grande sono i tifosi.
Non è una moda: da sempre il modo di giocare di Gasperini fa rendere molto, specie a livello di numeri, i giocatori.
L'Atalanta non c'entra nulla, succedeva anche con il Genoa.
Spesso si parla di chi sembrava una pippa prima e un fenomeno poi con Gasperini. Meno di chi sembrava un fenomeno con Gasperini ma una pippa dopo.
 

7AlePato7

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Tuttosport e altri quotidiani in edicola lodano l'esplosione definitiva di CDK. Dall’atteggiamento più propositivo alla collocazione tattica: i segreti dietro la rinascita di Charles dopo l’esperienza negativa in rossonero. Fin qui con la Dea ha messo a referto 24 gol e 20 assist in 74 presenze

La domanda che tutti si pongono è questa: come fa il De Ketelaere di Bergamo ad essere lo stesso visto con il Milan? La prima cosa che vien da dire che siamo di fronte ad un gioiello (del calcio) preziosissimo che aveva semplicemente bisogno di scrollarsi di dosso quel velo di malinconia che sembrava averlo imprigionato al cospetto di San Siro: se una pepita d’oro si sporca di terra e viene un po’ nascosta ha solo bisogno di essere ripulita, ma resta una pepita d’oro. Dal punto di vista mentale, De Ketelaere con la vittoria di Dublino ha probabilmente avuto uno scatto in avanti decisivo che lo sta spingendo a grandissimi livelli, pensando alla posizione in campo vien da dire che fi n dalle prime settimane Gasperini lo ha proposto un po’ più avanti e a ridosso dell’area di rigore, i numeri come sottolineato gli danno ragione anche perché grazie all’allenamento quotidiano in questo momento il belga sembra più forte e reattivo anche in fase di copertura. In attesa che anche il Belgio lo tratti davvero come un giocatore che merita il ruolo del protagonista, cosa che non sta accadendo nelle partite in cui le scelte del ct Tedesco hanno premiato con il contagocce il forte attaccante nerazzurro, Bergamo si coccola il suo numero 17 con una grande domanda: a chi assomiglia? Qualcuno spende un paragone importante e lo avvicina al miglior Ilicic, i due giocatori si assomigliano in tante cose ma De Ketelaere, ad esempio, è più abile di testa. La verità è che presto, probabilmente molto presto, non ci sarà più bisogno di considerarlo come il “nuovo qualcuno” ma sarà giusto e sacrosanto parlare di lui semplicemente come Charles De Ketelaere. Un ragazzo di grande talento che nel Bruges si è fatto conoscere, a Milano non ha convinto e con la maglia dell’Atalanta, che lo ha prima preso in prestito oneroso e poi comprato (la scorsa estate) per una cifra complessiva di oltre 25 milioni, sta trascinando tutti sempre più in alto.

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È un giocatore tecnicamente molto dotato, al Milan è stato distrutto da un ambiente malsano e da un allenatore incapace di farlo rendere per le caratteristiche che aveva. Serviva del tempo, quello che è stato dato a giocatori scarsi e immeritevoli presi dal tim indegrado e che da due anni a questa parte non stanno combinando nulla. Ma con CDK c'era l'esigenza di monetizzare, anche con lo sconto tra l'altro. I nostri dirigenti valutano solo l'aspetto finanziario, vivono in una realtà parallela che non contempla gli aspetti tecnici nè le difficoltà di integrazione di un giovane. Gasperini e l'Atalanta stanno facendo vedere invece come si comportano un allenatore e una società competenti al cospetto di un grande talento come CDK.
 

Franco

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Non è una moda: da sempre il modo di giocare di Gasperini fa rendere molto, specie a livello di numeri, i giocatori.
L'Atalanta non c'entra nulla, succedeva anche con il Genoa.
Spesso si parla di chi sembrava una pippa prima e un fenomeno poi con Gasperini. Meno di chi sembrava un fenomeno con Gasperini ma una pippa dopo.


Non è il modo di giocare, ma il bibitone magico. Chi va all'Atalanta corre il doppio. Poi lo cedono e torna quello di prima. Mi viene in mente Davids che da noi era una chiavica e tempo due giorni alla Juve sotto la cura Agricola correva con la bava alla bocca.
 
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Questa è la moda del momento…
Chi fa bene con Gasperini non conta!
Viviamo in un mondo assurdo.
È la cosa più ovvia del mondo che l’Atalanta non è il Milan o il Real come è la cosa più ovvia del mondo (e anche normale) che pochissimi giocatori hanno il fisico per reggere certe pressioni e stadi.
Resta il fatto che l’Atalanta gioca a pallone come tutte le altre squadre e ad oggi i suoi calciatori sono migliori delle altre.
Ma magari si tornasse a vedere campionati vinti da Verona Genoa Bologna Sampdoria come in passato.
Secondo me oggi l’anomalia più grande sono i tifosi.
Sulla parte in grassetto concordo assolutamente : per innalzare il livello del campionato è fondamentale che la provincia faccia bene.

Sullo scetticismo generale per i giocatori del gasp... beh, purtroppo è comprensibile.
Giocano un calcio che non gioca quasi nessuno e la riconferma altrove è tutta da vedere.
Chiaramente gasp va lodato, non sminuito.
La riserva è solo sul valore assoluto dei suoi giocaotori.
 

evideon

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La domanda che tutti si pongono è questa: come fa il De Ketelaere di Bergamo ad essere lo stesso visto con il Milan? La prima cosa che vien da dire che siamo di fronte ad un gioiello (del calcio) preziosissimo che aveva semplicemente bisogno di scrollarsi di dosso quel velo di malinconia che sembrava averlo imprigionato al cospetto di San Siro: se una pepita d’oro si sporca di terra e viene un po’ nascosta ha solo bisogno di essere ripulita, ma resta una pepita d’oro. Dal punto di vista mentale, De Ketelaere con la vittoria di Dublino ha probabilmente avuto uno scatto in avanti decisivo che lo sta spingendo a grandissimi livelli, pensando alla posizione in campo vien da dire che fi n dalle prime settimane Gasperini lo ha proposto un po’ più avanti e a ridosso dell’area di rigore, i numeri come sottolineato gli danno ragione anche perché grazie all’allenamento quotidiano in questo momento il belga sembra più forte e reattivo anche in fase di copertura. In attesa che anche il Belgio lo tratti davvero come un giocatore che merita il ruolo del protagonista, cosa che non sta accadendo nelle partite in cui le scelte del ct Tedesco hanno premiato con il contagocce il forte attaccante nerazzurro, Bergamo si coccola il suo numero 17 con una grande domanda: a chi assomiglia? Qualcuno spende un paragone importante e lo avvicina al miglior Ilicic, i due giocatori si assomigliano in tante cose ma De Ketelaere, ad esempio, è più abile di testa. La verità è che presto, probabilmente molto presto, non ci sarà più bisogno di considerarlo come il “nuovo qualcuno” ma sarà giusto e sacrosanto parlare di lui semplicemente come Charles De Ketelaere. Un ragazzo di grande talento che nel Bruges si è fatto conoscere, a Milano non ha convinto e con la maglia dell’Atalanta, che lo ha prima preso in prestito oneroso e poi comprato (la scorsa estate) per una cifra complessiva di oltre 25 milioni, sta trascinando tutti sempre più in alto.

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Da noi a San Siro con la maglia del Milan sulle spalle tutti questi bei numeretti da campione NON li avrebbe MAI fatti!

Continuo a pensare che è un giocatore da provincia, senza contare il fatto che è allenato da Gasperini che fa fare numeri da campioni pure ai sassi!
 
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