Si fa moltissima confusione nell’articolo.
innanzitutto si buttano in un unico calderone prestiti e raccolta fondi.
La raccolta fondi di cardinale non é una collezione di prestiti a destra e a manca. Tutti i fondi (lo dice il nome stesso) operano raccogliendo capitali a scopo di investire. RedBird ha creato un veicolo finanziario per la Proprietá del Milan e lo ha proposto ai suoi investitori che partecipando diventano proprietari di una “fettina” di Milan e comparteciperanno agli utili derivanti dall’aumento di valore della,societá. Tra 10-15 anni (parole di Comolli) si vedranno i frutti dell’investimento ed eventualmente il Milan verrá ceduto (oppure no) per far incassare a tutti gli investitori i profitti degli investimenti. Non é che deve staccare una cedola di interesse annuale.
Allo stesso modo il “vendor loan” di Elliott potrebbe essere una vendita del 50% mascherata. Se a garanzia di Elliott ci sono il 50% delle azioni del Milan e non il 100% (d’altronde 600 milioni é la metá del prezzo di vendita) e se questo prestito é previsto venga ripagato ad esempio tra 5 anni, Red Bird potrá scegliere tra 5 anni se ripagare il prestito con gli interessi (8-900 milioni) e rimanere unico proprietario, oppure non ripagarlo e rimanere socio al 50% di Elliott (tagliando fuori cosí Blue Sky) e proseguendo insieme verso il traguardo dei 15 anni per spartirsi l’intera posta.
Insomma, niente ”60-70 milioni di interessi annui”, ma un piano di sviluppo ambizioso sottoscritto dai clienti di Redbird e da Elliott.