Tu pensi un allenatore manager possa essere un giovane ?
A me pare un ossimoro, a meno che non mi si parli di un giovane 'vecchio'.
E per giovane vecchio io intendo un profilo con conoscenze e competenze calcistiche fuori dalla norma.
Un allenatore di campo infatti non è detto debba conoscere i calciatori in circolazione ma può saperli allenare, farli crescere, farli rendere, farli vincere.
Insomma, l'allenatore manager non lo trovi facilmente,mio modesto parere.
Attenzione: Pioli (o l'allenatore manager) individua i profili dal punto di vista tecnico. "Mi serve un ala destra di piede sinistro che sia forte nell'uno contro uno". Non serve necessariamente conoscere tutto il database dei calciatori. Ecco perché tra l'allenatore manager, chiunque sia, e il Moncada di turno, serve una figura di campo alla Ibra o alla Maldini.
Benvenuto anche da parte mia.
Quello che descrivi è giusto, anche se lo fai in maniera asettica.
Mancano degli ingredienti necessari per un certo tipo di competitività: l'ambizione, la passione, e i valori della tradizione.
Io posso capire che il modello è diverso dal passato, ed adesso il club di calcio è visto come una azienda strettamente aderente ai principi del management e della stabilità finanziaria.
Il tifoso potrebbe anche farsi andare bene questo modello, se perseguito comunque con l'intenzione di primeggiare. Il problema nasce quando questo modello viene preso a pretesto per allungare il brodo, fare promesse e poi vivacchiare perché comunque il tuo piccolo interesse ti torna indietro con qualche punto percentuale in più. Da anni ormai si sta reiterando quella rigidità di cui parlavi, 'sto modello mi sembra alquanto farraginoso.
I "contiapposto" sono ormai una storiella che sta diventando sfiancante e palesemente irrilevante.
Purtroppo sono iper-complottista e quindi con me ci ragioni male, diciamo che ho fatto scattare l'interruttore ed ora è difficile per me essere accondiscendente.
Invece di concentrarsi su singoli aspetti della complessa situazione di un club, vorrei che la gente facesse una panoramica globale di quello che sta succedendo ormai da una decade, robe surreali ed assolutamente inaccettabili, tra tombini sputasoldi, paradisi fiscali, bandiere bruciate e quant'altro. Ad un certo punto uno si scoccia pure, eh.
ciao Gabri, grazie anche a te.
Intervento molto interessante che mi permette di dare la mia visione.
Non escludo che sia corretta la tua interpretazione iper-complottista, come la definisci: a pensare male ci si azzecca, diceva qualcuno, un po' di decadi fa. E anzi, anche io vorrei vederci chiaro e vorrei - come questa community - una presidenza trasparente e senza opacità, con la giusta ambizione.
A dirla tutta non è che sia marcio solo il calcio, ma va beh, questo è un altro discorso.
Su una cosa sono completamente in disaccordo: sui "Contiapposto".
Perché nessuno tifa il bilancio o lo scudetto del bilancio.
I dirigenti, nei loro interventi, lo sottolineano non per fare incazzare i tifosi, ma semplicemente per "darsi un tono" con i giornalisti e gli opinionisti. Fa parte del gioco. A voi fa incazzare, a me lascia TOTALMENTE indifferente come mi lascia quasi del tutto indifferente ogni intervista (ho detto quasi, perché a me piace leggere tra le righe. Provare a leggere tra le righe).
Veniamo agli ingredienti fondamentali: ambizione, passione e valori della tradizione.
L'ambizione purtroppo c'è ma si collega a un progetto visionario: vincere spendendo meno degli altri.
La passione dei dirigenti come si esprime? Se Furlani fa lo show da tifoso a Genova dite che è inqualificabile, se mantiene l'aplomb non ha passione. A meno che per passione sia spendere 300 invece che 100 perché si vuole vedere il Milan vincere. Ecco, su questo punto, non saremo mai accontentati.
Sui valori della tradizione: va beh, basti pensare alle maglie, alla scomparsa dei giocatori bandiera...Nel calcio la tradizione sta sparendo.
Mi ha fatto sorridere cogliere il mio tono "asettico" ma in fondo io la passione la scateno nei 90 minuti della partita e nel post, che può durare l'ora successiva alla partita o tutto il giorno successivo.
Per il resto vivo il Milan con molta serenità.
Personalmente, visto che lo faccio, credo sia la cosa migliore.
Ma non avrei mai l'arroganza o la superbia di dire agli altri cosa fare ?