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Post perfetto.Partiamo dal punto condiviso: l’utilizzo delle bombe atomiche è stato un crimine. E su questo ok.
Per quanto riguarda le 200mila e passa vittime, sai benissimo che si tratta delle vittime dirette. Limitarsi a questo dato è come dire che le vittime dell’incidente di Chernobyl son state poche decine.
Poi sul fatto che non fossero a conoscenza degli effetti non sono d’accordo.
In primo luogo, se non ricordo male, nel dibattito antecedente c’erano persino scienziati che temevano che un’esplosione nucleare potesse poi generare una reazione a catena che avrebbe potuto bruciare tutta o buona parte dell’atmosfera(mi si perdoni il linguaggio non tecnico, ma il concetto era questo).
In secondo luogo, Truman fece un discorso per giustificare quell’attacco, cosa che non si faceva per ogni normale bombardamento. Quindi era perfettamente consapevole della devastazione di quell’attacco.
Sul confronto con l’Olocausto, dal punto di vista folle e criminale della Germania nazista, gli Ebrei rappresentavano un pericolo per la sopravvivenza della Germania. Quindi, sempre dal loro punto di vista folle e criminale, non era una cosa fine a se stessa.
In guerra, tutti i criminali hanno sempre trovato una “giustificazione” per le loro azioni. Se prendiamo per buone le “giustificazioni” date da Churchill per Dresda, Hitler per l’Olocausto, Truman per Hiroshima e Nagasaki ecc allora vale tutto e son stati tutti Santi. Io, invece, penso che noi abbiamo il dovere di non dar credito a tali giustificazioni e di condannare senza se e senza ma.
Questo ci fa capire come si facciano sempre 2 pesi e 2 misure in base al pensiero che più conviene