Biden: "Sì a 'First Nuclear Strike' ". Domani discorso alla nazione.

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Partiamo dal punto condiviso: l’utilizzo delle bombe atomiche è stato un crimine. E su questo ok.

Per quanto riguarda le 200mila e passa vittime, sai benissimo che si tratta delle vittime dirette. Limitarsi a questo dato è come dire che le vittime dell’incidente di Chernobyl son state poche decine.

Poi sul fatto che non fossero a conoscenza degli effetti non sono d’accordo.
In primo luogo, se non ricordo male, nel dibattito antecedente c’erano persino scienziati che temevano che un’esplosione nucleare potesse poi generare una reazione a catena che avrebbe potuto bruciare tutta o buona parte dell’atmosfera(mi si perdoni il linguaggio non tecnico, ma il concetto era questo).
In secondo luogo, Truman fece un discorso per giustificare quell’attacco, cosa che non si faceva per ogni normale bombardamento. Quindi era perfettamente consapevole della devastazione di quell’attacco.

Sul confronto con l’Olocausto, dal punto di vista folle e criminale della Germania nazista, gli Ebrei rappresentavano un pericolo per la sopravvivenza della Germania. Quindi, sempre dal loro punto di vista folle e criminale, non era una cosa fine a se stessa.
In guerra, tutti i criminali hanno sempre trovato una “giustificazione” per le loro azioni. Se prendiamo per buone le “giustificazioni” date da Churchill per Dresda, Hitler per l’Olocausto, Truman per Hiroshima e Nagasaki ecc allora vale tutto e son stati tutti Santi. Io, invece, penso che noi abbiamo il dovere di non dar credito a tali giustificazioni e di condannare senza se e senza ma.
Post perfetto.
Questo ci fa capire come si facciano sempre 2 pesi e 2 misure in base al pensiero che più conviene
 

Darren Marshall

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Partiamo dal punto condiviso: l’utilizzo delle bombe atomiche è stato un crimine. E su questo ok.

Per quanto riguarda le 200mila e passa vittime, sai benissimo che si tratta delle vittime dirette. Limitarsi a questo dato è come dire che le vittime dell’incidente di Chernobyl son state poche decine.

Poi sul fatto che non fossero a conoscenza degli effetti non sono d’accordo.
In primo luogo, se non ricordo male, nel dibattito antecedente c’erano persino scienziati che temevano che un’esplosione nucleare potesse poi generare una reazione a catena che avrebbe potuto bruciare tutta o buona parte dell’atmosfera(mi si perdoni il linguaggio non tecnico, ma il concetto era questo).
In secondo luogo, Truman fece un discorso per giustificare quell’attacco, cosa che non si faceva per ogni normale bombardamento. Quindi era perfettamente consapevole della devastazione di quell’attacco.

Sul confronto con l’Olocausto, dal punto di vista folle e criminale della Germania nazista, gli Ebrei rappresentavano un pericolo per la sopravvivenza della Germania. Quindi, sempre dal loro punto di vista folle e criminale, non era una cosa fine a se stessa.
In guerra, tutti i criminali hanno sempre trovato una “giustificazione” per le loro azioni. Se prendiamo per buone le “giustificazioni” date da Churchill per Dresda, Hitler per l’Olocausto, Truman per Hiroshima e Nagasaki ecc allora vale tutto e son stati tutti Santi. Io, invece, penso che noi abbiamo il dovere di non dar credito a tali giustificazioni e di condannare senza se e senza ma.

Truman sapeva si trattasse di un arma molto potente, ma non era uno scienziato. Il primo test atomico della storia è stato fatto il 16 Luglio 1945, la prima bomba venne utilizzata il 6 Agosto.
La tempistica da se fa capire come difficilmente soprattutto all'epoca dato che so trattava di un qualcosa di mai visto fossero a conoscenza di tutto.

A riprova di ciò, la campagna disinformativa americana DOPO i bombardamenti sulle città, quando divennero evidenti gli effetti radioattivi del fallout.
Questo perché temevano che tali effetti potessero essere condotti ad una violazione della legge internazionale sulle armi chimiche.
Tentarono in tutti i modi di nascondere gli effetti radioattivi delle atomiche, ma ovviamente a lungo andare fu impossibile.

Quello che voglio fare capire io è che per il tempo l'atomica fu un crimine tanto quanto i bombardamenti incendiari che causarono altrettanti morti e soprattutto si tratta di atti di guerra, per mio modo di vedere impossibili da paragonare con l'organizzazione criminale e selettiva finalizzata a far sparire una intera popolazione dalla faccia della terra.

Per il resto fosse per me, le armi atomiche dovrebbero essere bandite e considerate illegali. Pazzesco lo siano quelle chimiche e non quelle nucleari.
 

Ringhio8

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Truman sapeva si trattasse di un arma molto potente, ma non era uno scienziato. Il primo test atomico della storia è stato fatto il 16 Luglio 1945, la prima bomba venne utilizzata il 6 Agosto.
La tempistica da se fa capire come difficilmente soprattutto all'epoca dato che so trattava di un qualcosa di mai visto fossero a conoscenza di tutto.


A riprova di ciò, la campagna disinformativa americana DOPO i bombardamenti sulle città, quando divennero evidenti gli effetti radioattivi del fallout.
Questo perché temevano che tali effetti potessero essere condotti ad una violazione della legge internazionale sulle armi chimiche.
Tentarono in tutti i modi di nascondere gli effetti radioattivi delle atomiche, ma ovviamente a lungo andare fu impossibile.

Quello che voglio fare capire io è che per il tempo l'atomica fu un crimine tanto quanto i bombardamenti incendiari che causarono altrettanti morti e soprattutto si tratta di atti di guerra, per mio modo di vedere impossibili da paragonare con l'organizzazione criminale e selettiva finalizzata a far sparire una intera popolazione dalla faccia della terra.

Per il resto fosse per me, le armi atomiche dovrebbero essere bandite e considerate illegali. Pazzesco lo siano quelle chimiche e non quelle nucleari.
Facciamo finta che davvero non lo sapesse, cosa a cui non credo neanche per scherzo ma vabbè, secondi te se fossero invece stati a conoscenza fin da subito degli effetti pensi non l'avrebbero lanciata?
 

Albijol

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DOPO DUE SETTIMANE DI ASSENZA RIAPPARE IN TV (non in diretta però) IL MINISTRO DELLA DIFESA SHOIGU
 
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danjr

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Partiamo dal punto condiviso: l’utilizzo delle bombe atomiche è stato un crimine. E su questo ok.

Per quanto riguarda le 200mila e passa vittime, sai benissimo che si tratta delle vittime dirette. Limitarsi a questo dato è come dire che le vittime dell’incidente di Chernobyl son state poche decine.

Poi sul fatto che non fossero a conoscenza degli effetti non sono d’accordo.
In primo luogo, se non ricordo male, nel dibattito antecedente c’erano persino scienziati che temevano che un’esplosione nucleare potesse poi generare una reazione a catena che avrebbe potuto bruciare tutta o buona parte dell’atmosfera(mi si perdoni il linguaggio non tecnico, ma il concetto era questo).
In secondo luogo, Truman fece un discorso per giustificare quell’attacco, cosa che non si faceva per ogni normale bombardamento. Quindi era perfettamente consapevole della devastazione di quell’attacco.

Sul confronto con l’Olocausto, dal punto di vista folle e criminale della Germania nazista, gli Ebrei rappresentavano un pericolo per la sopravvivenza della Germania. Quindi, sempre dal loro punto di vista folle e criminale, non era una cosa fine a se stessa.
In guerra, tutti i criminali hanno sempre trovato una “giustificazione” per le loro azioni. Se prendiamo per buone le “giustificazioni” date da Churchill per Dresda, Hitler per l’Olocausto, Truman per Hiroshima e Nagasaki ecc allora vale tutto e son stati tutti Santi. Io, invece, penso che noi abbiamo il dovere di non dar credito a tali giustificazioni e di condannare senza se e senza ma.
Comunque dopo Hiroshima e Nagasaki sono state fatte esplodere almeno 2000 bombe nucleari sul pianeta (in terra, sott'acqua e nei cieli). Almeno nei test ufficiali, non ufficialmente ne saranno esplose altrettante. Una bomba atomica non rappresenta un disastro nucleare come Chernobyl o Fukujima, altrimenti saremo già tutti defunti.
 

Darren Marshall

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Facciamo finta che davvero non lo sapesse, cosa a cui non credo neanche per scherzo ma vabbè, secondi te se fossero invece stati a conoscenza fin da subito degli effetti pensi non l'avrebbero lanciata?
L'avrebbero lanciata comunque, per loro meglio sacrificare civili giapponesi che altri americani per invadere il Giappone. Ovviamente secondo il loro punto di vista.
 

Sam

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Nì, è vero che le due atomiche furono un messaggio per l'Urss, ma ho letto anche in svariate fonti che i giapponesi avevano tutta l'intenzione di combattere fino alla fine, trascinati dalle frange più aggressive dell'esercito. Addirittura dopo la prima bomba non erano sicuri di arrendersi, pensando che gli americani ne avessero prodotta solo una, solo quando capirono che potevano produrne parecchie si arresero. Senza bombe gli americani avrebbero dovuto invadere il Giappone e occupare isola dopo isola, stile Iwo Jima, con perdite calcolate tra i 500000 e un milione di soldati morti.
Questo è vero e riguarda i generali del gabinetto di Guerra.
Ma al di là della mera idea, c'era ben poco da continuare. Il Giappone non aveva più risorse petrolifere, la sua marina era oramai a pezzi (che era il vero punto di forza, la terza al mondo) dopo anni di combattimenti contro la Royal Navy e la US Navy (rispettivamente la prima e la seconda marina), e l'esercito completamente sbaragliato.
Inoltre, Hirohito ormai non voleva più continuare.

Il Giappone era ormai caduto, non c'era più niente per cui combattere. Probabilmente la guerra non sarebbe finita, di fatto, l'8 Agosto con il bombardamento di Nagasaki, ma il paese era comunque andato.

Gli americani bombardarono solo perché temevano che con quella che sarà la dichiarazione di guerra dell'URSS al Giappone, ci potesse essere il rischio dell'invasione militare del paese e della sua sovietizzazione.

La resistenza dell'esercito giapponese era solo la giustificazione che serviva per sganciare le bombe.

Capisco che c'è chi vede gli americani come Satana in terra, ma non prendiamo solo quello che fa comodo.
Io non li vedo come Satana in terra, ti sbagli.

Probabilmente è un mix delle due cose, le forze armate giapponesi non volevano assolutamente arrendersi, vi sono le testimonianze dei membri del gabinetto di guerra giapponese. Per la resa serviva l'unanimità, bastava un no per far saltare qualunque accordo di pace. Pensa che alcuni militari pensavano addirittura ad un colpo di stato per evitare la resa.
Questo è vero, e tra l'altro anche comprensibile visto che la resa incondizionata è la più infame da imporre, ma il punto è che tanto le risorse erano finite. E un paese in guerra che non ha più risorse né tanto meno accesso ad esse è un paese che non può più continuare a combattere.
Il punto era che Truman non voleva più perdere tempo perché voleva evitare che Stalin si prendesse una fetta della torta più grossa di quella che Roosevelt aveva concordato di dare a Jalta.
 

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Scusami ma non è quello che ho scritto. Io ho detto che valuto l'utilizzo delle atomiche sul Giappone come un crimine, perché sostanzialmente utilizzate su città inermi.
Non ho detto che gli americani sono stati degli angeli, ho affermato l'esatto contrario.

Ho sottolineato l'enorme differenza sia morale, sia soprattutto a livello giuridico di commettere un crimine di guerra tra un crimine con finalità belliche ed un altro con finalità puramente criminali.

A Mio parere c'è differenza tra commettere un crimine con l'obiettivo di sterminare la popolazione civile ed un altro con l'obiettivo di far terminare un conflitto ed evitare una invasione di terra del Giappone.
Prima delle bombe atomiche gli americani hanno bombardato sia in Germania che Giappone che Italia esclusivamente i quartieri residenziali piuttosto che le fabbriche perché pensavano già al dopo.
 

Darren Marshall

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Questo è vero e riguarda i generali del gabinetto di Guerra.
Ma al di là della mera idea, c'era ben poco da continuare. Il Giappone non aveva più risorse petrolifere, la sua marina era oramai a pezzi (che era il vero punto di forza, la terza al mondo) dopo anni di combattimenti contro la Royal Navy e la US Navy (rispettivamente la prima e la seconda marina), e l'esercito completamente sbaragliato.
Inoltre, Hirohito ormai non voleva più continuare.

Il Giappone era ormai caduto, non c'era più niente per cui combattere. Probabilmente la guerra non sarebbe finita, di fatto, l'8 Agosto con il bombardamento di Nagasaki, ma il paese era comunque andato.

Gli americani bombardarono solo perché temevano che con quella che sarà la dichiarazione di guerra dell'URSS al Giappone, ci potesse essere il rischio dell'invasione militare del paese e della sua sovietizzazione.

La resistenza dell'esercito giapponese era solo la giustificazione che serviva per sganciare le bombe.


Io non li vedo come Satana in terra, ti sbagli.


Questo è vero, e tra l'altro anche comprensibile visto che la resa incondizionata è la più infame da imporre, ma il punto è che tanto le risorse erano finite. E un paese in guerra che non ha più risorse né tanto meno accesso ad esse è un paese che non può più continuare a combattere.
Il punto era che Truman non voleva più perdere tempo perché voleva evitare che Stalin si prendesse una fetta della torta più grossa di quella che Roosevelt aveva concordato di dare a Jalta.
Sono d'accordo, però una cosa. Il Giappone era sostanzialmente già sconfitto, ma senza atomiche c'era il rischio di doverlo invadere via terra per farli arrendere, e lì si sarebbe scatenata una guerriglia, uno scenario sanguinoso per gli americani che hanno voluto evitare. Oltre che come dici tu, rischiare di dover dividere il Giappone come accaduto per la Germania, dato che i sovietici avrebbero potuto invadere anche loro il Giappone.
 
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