Agnelli contro l'Atalanta, e i tifosi bergamaschi gli rispondono.

A.C Milan 1899

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Tutto plausibile;

Ma la mia sensazione, è che ai presidentissimi e chi deve guadagnarci, non si farà problemi a sacrificare la sportività per l' introito economico e lo spettacolo.

Non c’è nessun problema; io, e tantissimi altri appassionati, la maggioranza forse, chiuderemmo per sempre col calcio per club, molto semplice.

Perché di vedere un Milan che magari arriva primo in Superlega e si vede sottratto lo scettro da un PSG classificato a -23 in regular season solo perché contro di noi ha azzeccato la partita giusta e azzecca quattro partite di numero nei playoff, e magari diventare “campioni” tre anni dopo quando avremo una squadra ridicola rispetto alle più forti, una squadra che si prenderà -30 dalla prima e -10 dalla quarta ma che, forte del suo settimo posto che gli ha fatto guadagnare i playoff, vincerà il titolo di campione d’Europa in virtù di tre partite sculate nei playoff, beh di una farsa del genere non saprei proprio che farmene.

Continuerei a seguire i campionati minori e seguirei con ancora più enfasi gli europei e i mondiali, le uniche grandi competizioni internazionali che non saranno state ridotte, in tale scenario, alla parodia di se stesse (e non potranno mai esserlo perché giocandosi in un mese quelle sono competizioni dove il margine di manovra del cambiamento è ridotto all’osso, e non potranno MAI essere tramutate in una aberrazione come quella in cui alcuni vorrebbero fosse tramutata la Champions).

Certo, mi dispiacerebbe molto vedere la Champions, una competizione da sempre più bella perfino di europei e mondiali, ridotta ad essere una roba ridicola.
 

A.C Milan 1899

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Play off retrocessione, play off per il titolo.
Scontri diretti.

Gli scontri diretti hanno senso per decidere la più forte.

Il campionato, se fai scontrare tutte le squadre tra di loro andata e ritorno in un girone all’italiana, per sua natura decreta già il più forte (a meno di palesi favori arbitrali. Quindi i playoff sarebbero inutili e ridondanti e l’eventuale vittoria di una squadra molto staccata dalla prima verrebbe vista come un premio di consolazione, ma il vero vincitore verrebbe considerato da tutti il primo nella regular season.

Cioè, mi pare fin troppo ovvio, eh.

Oppure se facessimo i playoff in Serie A quest’anno e azzeccassimo quattro partite con la nostra squadretta ridicola buttando fuori Juve e Inda qualcuno ci considererebbe campioni d’Italia? Io certamente no.
 

varvez

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Non caro pazzo, non è affatto ASSURDO ma normale.
Il sistema fpf genera questo.
Tu pensa se la juve per un anno arrivasse quinta cosa accadrebbe nei bilanci.
Quindi questi signori cosa hanno fatto?
Prima hanno ucciso i campionati stuprando gli introiti dei diritti tv e ora, non sazi, vogliono la partecipazione fissa alla champions.
Ma dove sta il fai play se hanno ucciso la competizione????
L'atalanta ha fatto e sta facendo meglio della roma sul campo ed è giusto vada in champions, se la roma ha fatto dei conti sulla base di una partecipazione certa alla coppa è rovinata e se lo merita.
Anche la juve, per certi versi, sta vivendo una situazione simile perchè ha fatto all in con cr7 per vincere la coppa.
Questo è solo l'ovvio risultato del fpf e di un sistema che favorisce le big a discapito delle piccole.

Lo sport per svoltare deve garantire la competizione, la competizione esalta lo spettacolo.
La superlega sarà solo la morte del calcio perchè alla lunga ci si stufa anche di real-juve se chi perde non va giù e chi vince resta comunque su.
Questo non è sport.
Lo sport ha bisogno di favole, di sorprese, di gerarchie continuamente ridisegnate.

Firmo con il sangue e sono sicuro che non arriveremo alla Superlega
 
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Che è la ragione che ho detto io e per la quale non verrà fatta mai. Non ci vuole un genio a capire che un format del genere sarebbe MORTALE per il calcio.



C’è una differenza sostanziale: li i playoff sono al meglio sette partite, il che permette di raggiungere un verdetto più equanime che riequilibra il tutto, in caso vinca la squadra arrivata dopo in regular season.

Per capire invece quanto sarebbe disastroso il modello NBA applicato al calcio devi considerare prima di tutto una premessa, e cioè che nel calcio i playoff non potrebbero mai essere al meglio delle sette partite ma sono partite andata e ritorno, in secondo luogo considera questo esempio: l’attuale Premier.

C’è il Liverpool a 79, il City a 57, il Leicester City a 50, il Chelsea a 45, lo United a 42, il Wolwherampton a 42 e il Tottenham a 50.

Ora, facciamo finta che questa sia la Superlega europea, che quelle siano tutte le squadre migliori del continente, che non ne esistano altre. Cosa avresti? Avresti appunto la totale inutilità di ormai ogni partita (visto il distacco dato dal Liverpool a tutte le altre) ridotta a stregua di amichevole. E pure se il campionato fosse più combattuto lo sarebbe al massimo per due o tre, per ragioni ARITMETICHE, quindi tutte le altre giocherebbero amichevoli inutili.

Se ci fossero i playoff il discorso delle amichevoli inutili si applicherebbe a tutte quelle dalla ottava in giù, e poi le prime otto andrebbero, alla fine del campionato, ai playoff.

Molto bene, ora immagina questo scenario, col Liverpool che scazza due partite nei playoff perché magari gli si infortunano due giocatori ed esce subito al primo turno mentre, ipoteticamente, il Tottenham riuscisse a sculare e vincesse i playoff da Settimo in classifica (e con partite andata e ritorno sarebbe relativamente semplice un “upset” nei playoff che vanificasse del tutto i risultati della regular season. Sarebbe ancora più semplice in gara unica, che mi pare sia ciò che aveva in mente [MENTION=2581]diavoloINme[/MENTION]).

Vorrei proprio sapere CHI considererebbe il Tottenham campione d’Inghilterra, in tale scenario. Nessuno.

Sarebbe campione ufficiale ma tutti considererebbero vero campione il Liverpool, e giustamente, perché non puoi dopo che hai dato 20 punti alla seconda vederti tolto lo scettro per dei playoff farsa.

Ora immagina tutto questo applicato ad una Superlega dove le prime otto fossero, in ordine sparso, Milan, Real, Bayern, Juve, Liverpool, Inter, City, Dortmund.

Con la settima in classifica della Superlega che finisce a -40 dalla prima ma si laurea “campione d’Europa” perché scula quattro partite nei playoff.

Ma che pagliacciata sarebbe, dai.



Per me una champions, massima competizione Europea, chiamatela come volete, dove l’eliminazione diretta non sia il vivo della competizione ma soltanto una appendice finale non avrebbe senso di esistere.

Smetterei di seguire il calcio per club se succedesse una aberrazione del genere, e non scherzo. Continuerei a seguire solo europei e mondiali che per motivazioni inevitabili saranno competizioni costrette a rimanere fedeli a se stesse, ma non vorrei più avere nulla a che fare col calcio per club.

Anche perché un ipotetico Milan arrivato settimo in classifica potrebbe pure sculare sul campo della meglio classificata, ma un girone a 18 squadre con noi che arriviamo quarti a -19 dalla prima e poi vinciamo la Coppa perché indoviniamo tre partite a fine stagione in casa di squadre meglio classificate sarebbe una roba da vomito, non potrei mai sentirmi campione d’Europa per aver vinto una farsa del genere.

L’esempio fatto a Pazzomania è eloquente, chi considererebbe il Tottenham settimo classificato campione d’Inghilterra qualora dovesse sculare quattro partite in croce nei playoff (ipotizzando che ci fossero i playoff per decretare il campione d’Inghilterra)?

La champions anche oggi è piena di sculate : uno scivolone mentre calci un rigore, un vulcano che costringe il barca al viaggio in pullman, un palo anzichè una traversa, un gol nel recupero.
La champions di oggi è indirizzate spesso da sculate.
Ci vedo nulla di nuovo.
 
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Gli scontri diretti hanno senso per decidere la più forte.

Il campionato, se fai scontrare tutte le squadre tra di loro andata e ritorno in un girone all’italiana, per sua natura decreta già il più forte (a meno di palesi favori arbitrali. Quindi i playoff sarebbero inutili e ridondanti e l’eventuale vittoria di una squadra molto staccata dalla prima verrebbe vista come un premio di consolazione, ma il vero vincitore verrebbe considerato da tutti il primo nella regular season.

Cioè, mi pare fin troppo ovvio, eh.

Parzialmente vero.
Basti guardare il calcio a 5.
Il più forte si deve consacrare sul lungo ma non deve poi toppare nel momento clou.
Capisco che è una cosa nuova e alla quale non siamo abituati ma non è cosi folle come idea.
Ti potrei replicare che la coppa come è organizzata oggi ha poco senso : conquisti l'accesso alla coppa in un anno calcistico e te la giochi poi l'anno seguente.
Molto spesso con tecnici e giocatori differenti. Si perde la continuità.
 

A.C Milan 1899

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La champions anche oggi è piena di sculate : uno scivolone mentre calci un rigore, un vulcano che costringe il barca al viaggio in pullman, un palo anzichè una traversa, un gol nel recupero.
La champions di oggi è indirizzate spesso da sculate.
Ci vedo nulla di nuovo.

La differenza è che oggi non c’è un modo per stabilire oggettivamente il più forte d’Europa (anche se si presume che una squadra che domina in Champions lo sia, poi è chiaro che il bello della Champions è anche la sua imprevedibilità) cosa che con un girone unico ci sarebbe. Oggi, da un certo punto di vista, si parte tutti sullo stesso piano, ma che chi ha dimostrato sul campo di essere il più forte in un girone unico debba vedersi sottratto il titolo da una sculata in un playoff per me è fuori da ogni logica.

Senza contare che toglierebbe ogni valore alla vittoria, perché chiunque capisca di calcio considererebbe come veritiero il risultato della regular season e guarderebbe gli upset dei playoff per quello che sono, un premietto di consolazione.

Si fa molto presto a capirlo eh, non servono grandi viaggi mentali, immaginate la Premier di quest’anno col titolo vinto dal Chelsea (-34 dal Liverpool primo in classifica).

Sono sicurissimo che ogni singolo appassionato di calcio considerebbe vera vincitrice la squadra di Klopp.

In un certo senso è un sistema che scontenterebbe tutti (a meno che il primo classificato in regular season non riesca a confermarsi anche nei playoff): il Liverpool sarebbe scontento perchè pur avendo dimostrato INEQUIVOCABILMENTE di essere la squadra più forte d’Inghilterra non si vedrebbe riconosciuto un trofeo; il Chelsea sarebbe scontento perché a considerarli campioni d’Europa sarebbe solo qualche (nemmeno tutti) loro tifoso, mentre tutti gli altri appassionati darebbero a questo “scudetto” vinto dal Chelsea un valore pressoché nullo. E un titolo, una vittoria, che non ti è riconosciuta da nessun avversario e che nemmeno tu tifoso ti riconosci (il dramma di molti juventini, che sanno di rubare anche se non lo ammettono e sanno che se nessuno riconosce gran parte delle loro vittorie un motivo c’è), non ha senso di esistere.

Un sistema che rischia concretamente di scontentare tutti e di lasciare solo un grande amaro in bocca sia ai vincitori che ai vinti, anzi, un sistema che non permetta nemmeno di identificare con precisione CHI debba considerarsi vincitore e chi vinto (perché ci sarebbero molte stagioni dove il VERO vincitore, quello che avrebbe dimostrato di essere il più forte in girone unico, alla fine sarebbe “perdente”, mentre il perdente vero, quello che ha preso 10/15/20 punti risulterebbe “vincente” ma un vincente talmente farlocco che nemmeno lui, in molti casi, si considererebbe tale) per me è da bocciare assolutamente, tanto più nella più grande competizione di calcio per club, fintanto che si parla di calcio a 5 ok, ma con tutto il rispetto la Champions è altra roba.


Parzialmente vero.
Basti guardare il calcio a 5.
Il più forte si deve consacrare sul lungo ma non deve poi toppare nel momento clou.
Capisco che è una cosa nuova e alla quale non siamo abituati ma non è cosi folle come idea.
Ti potrei replicare che la coppa come è organizzata oggi ha poco senso : conquisti l'accesso alla coppa in un anno calcistico e te la giochi poi l'anno seguente.
Molto spesso con tecnici e giocatori differenti. Si perde la continuità.

Guarda, ti dirò, una roba del genere già farebbe molta fatica a passare nei campionati nazionali, ma nella massima competizione europea, anzi mondiale (perché da sempre, tranne alcune parentesi di parità con le squadre sudamericane negli anni ‘60 e ‘90, la Coppa Campioni/Champions è la più grande competizione mondiale per club dove si scontrano tutte le squadre più forti del globo, anche se si gioca solo in Europa), per club, non credo proprio che passerebbe, cioè nei campionati forse, anche perché ormai gliene frega poco alla maggioranza della gente, ma fare una roba del genere in Champions beh, ti dico, questa cosa riuscirebbe in un’impresa nella quale perfino il glorioso fine impero Bellucconiano e l’interregno di Idiott hanno fallito: farmi mollare il calcio per club definitivamente e farmi seguire solo le nazionali.

Infatti anche quando leggevo i piani per la nuova Champions del 2024 non ho mai letto (grazie a Dio) nessun piano di girone unico e robe del genere, il piano più accreditato è quello di passare da otto gironi a quattro squadre a quattro gironi da otto squadre, e poi l’eliminazione diretta.

Quello avrebbe un senso, così aumenti le partite europee (e ovviamente dovresti diminuire quelle di campionato, cioè tornare ai campionati a 16) che è quello che vogliono tutti.

Il progetto della nuova Champions infatti è questo:

1. Iscritte 32 squadre con un peso al ranking storico.

2. Garantito un maggior numero di partite dal momento che le partecipanti sarebbero divise in quattro gironi da otto così da avere per ogni partecipante alla nuova Champions un minimo di quattordici partite europee stagionali, con impatto evidente sul valore dei diritti televisivi.

3. La fase ad eliminazione diretta resterebbe identica a quella di oggi, con ottavi, quarti, semifinali e finale per decidere la vincitrice.

4. Oltre al calendario cambierebbe il metodo d’accesso, nel senso che non sarà più garantito attraverso il piazzamento nel campionato nazionale. Infatti 24 delle 32 iscritte si garantirebbero l’accesso alla successiva Champions classificandosi nelle prime sei posizioni del girone. Dei vacanti 8 posti per la successiva superchampions, 4 sarebbero riempiti dalle semifinalisti di Europa League (che tornerebbe ad avere un valore) e altri 4 saranno destinati ad un sistema aperto che prenda in considerazione i risultati dei campionati nazionali.

Ecco, questo sarebbe un cambiamento assennato, che modificherebbe si la Champions in relazione ai tempi che cambiano ma non ne cambierebbe l’anima, l’identità. Istituire un girone unico e lasciare l’eliminazione diretta solo come appendice finale (per decretare cosa? Un più forte, un campione, già abbondantemente decretato dal girone unico?) invece sarebbe uno stravolgimento che non avrebbe alcuna continuità con ciò che è stata la CL fin da metà anni ‘50, e ne ucciderebbe gran parte dell’attrattiva.
 

Lineker10

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Praticamente sta spingendo per la superlega.
L'ovino è abituato a vivere di rendita .

Non che la Juve abbia bisogno di questi sotterfugi per qualificarsi alla CL, va riconosciuto.

La guerra in Uefa da molto tempo è per aumentare i ricavi della CL, certi discorsi, condivisibili o meno, vanno letti in questa direzione.

L'Atalanta, per quanto sia una favola calcistica, non ha nessun appeal internazionale e dunque è un danno per la CL sul piano commerciale.

Ovviamente di questo parliamo, del lato commerciale, sul piano sportivo è un altro discorso.
 

A.C Milan 1899

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Non che la Juve abbia bisogno di questi sotterfugi per qualificarsi alla CL, va riconosciuto.

Adesso è così, ma ha imboccato una china pericolosa, nella fattispecie quella di avere lo stesso monte ingaggi lordo del Real con un fatturato inferiore di 300 milioni (al netto delle plusvalenze). China che avrà presto ripercussioni sportive a meno che non vincano la CL e aumentino il fatturato. ;)

Concordo sul resto.
 
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