Abolito il numero chiuso a Medicina

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Medicina il 50% fa tirocinio in ospedale al terzo anno e abbandona perché l'ospedale non fa per lui. Chi non abbandona non finisce entro i 6 anni previsti.
 

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Se uno può evitare di pagare l'ultima rata fa la procedura, se fare la procedura è irrilevante non la fa e decade. La decadenza colpisce anche chi vorrebbe continuare gli studi, si parla di perdita di status di studente e tocca reimmatricolarsi al primo anno, non è considerato un abbandono.
 
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Se uno può evitare di pagare l'ultima rata fa la procedura, se fare la procedura è irrilevante non la fa e decade. La decadenza colpisce anche chi vorrebbe continuare gli studi, si parla di perdita di status di studente e tocca reimmatricolarsi al primo anno, non è considerato un abbandono.
La decadenza subentra se non si superano esami per otto anni accademici consecutivi, nel frattempo sei tenuto a pagare le tasse universitarie. Non lo fa nessuno. La decadenza involontaria è un caso di scuola, visto che almeno un esame in otto anni lo fa anche uno scimpanzé.
Ad ogni modo, lo stesso tuo discorso(che è comunque errato), varrebbe anche per gli altri corsi. Il dato ministeriale è quello: il tasso di abbandoni a medicina è sei volte inferiore alla media.
 
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Medicina è, insieme a infermieristica, la facoltà col tasso minore di abbandoni. Parliamo di un tasso di abbandono intorno 7% contro una media che si aggira intorno al 40%. Senza numero chiuso il tasso di abbandoni molto probabilmente si impennerebbe, ma nel frattempo avresti causato un danno a chi il medico vuole farlo sul serio.

Il numero chiuso, a mio parere, sarebbe da estendere a tutte la facoltà. Il meccanismo dei quiz non è il più meritocratico, ma almeno è un sistema oggettivo. Tra l'altro, la preselezione per mezzo di quiz viene fatta anche per l'accesso alla stragrande maggioranza dei concorsi pubblici, fanno eccezione solo quelli che richiedono un titolo ulteriore rispetto alla laurea per accedervi.

La soluzione per medicina è semplice: aumentare il numero di posti disponibili, ma senza consentire a chiunque di iscriversi alla facoltà.
7%??? Incredibile. Non l avrei mai detto.

Vero è che da un lato, con i mezzi attuali, rischi di danneggiare chi il medico vuol farlo davvero. Ma io considererei anche i malus, e cioè che hai tenuto fuori gente anch'essa realmente votata alla medicina, con danno alla persona e alla collettività piuttosto importante. Inoltre se il dato è 7%, penso che alcuni studenti si sentano costretti a rimanere dentro contro voglia quindi sì con il numero chiuso non c'è affollamento, ma quei pochi che hai in facoltà non saranno tutti medici scelti. Infatti dubito fortemente che quel 93% di laureati poi facciano tutti il medico. A maggior ragione se in questi giorni si è parlato si carenza di medici

Non sono d'accordo sul numero chiuso. Il discorso sarebbe interessante ma lungo :)

Sì, una via di mezzo lecita credo sia aumentare i posti disponibili. È la soluzione meno semplice, perché richiede un potenziamento dell università a tutti i livelli, ma è semplicemente la cosa giusta.
Tra l altro lo studente che prova e non passa medicina spesso non rimane fermo, ma nel frattempo entra a scienze biologiche etc con il risultato di avere studenti in facoltà in cui non volevano andare, perdita di tempo, affollamento (questo sì inutile)

Medicina il 50% fa tirocinio in ospedale al terzo anno e abbandona perché l'ospedale non fa per lui. Chi non abbandona non finisce entro i 6 anni previsti.
Infatti il 7% è un numero impressionante.

Cioè il 93% di ingressi, di cui molti sono 18enni 20enni, a differenza di tutti gli altri 18enni "sanno" che è quella la facoltà della vita. Eppure non vengono da un elite scelta, sia quelli del 7 che quelli del 40 vengono dalle stesse scuole e hanno le stesse capacità
Credo proprio sia dovuto all imbuto del test d ingresso: essere riusciti a superarlo è un privilegio talmente ambito che lo studente non abbandona più anche se vorrebbe
 
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Come mai viene richiesta la conoscenza dell'arabo alla facoltà di scienze politiche? :blink:
La conoscenza dell'inglese è ancora a un livello basso in Italia e si pretende l'arabo?

E' richiesta nella mia magistrale che è incentrata sul Medio Oriente. Per entrare richiedevano 18 crediti minimi che potevano essere riempiti con materie presenti anche in altre facoltà, infatti molti miei colleghi non hanno fatto scienze politiche. IL problema è che poi le lezioni di lingua araba (obbligatorie) erano di livello avanzato e molti di loro non avevano ovviamente mai fatto arabo, col risultato che facevamo lezione e la stragrande maggioranza di loro non capiva niente.

Attenzione, non sto dicendo che le università devono prendere tutti. È giusto che ci sia un test d’ingresso per verificare le capacità, ma se io il test lo passo ho diritto ad iscrivermi. Il problema di medicina è che un sacco di gente restava fuori nonostante il test lo avesse passato (per me inconcepibile come cosa).
PS: io sono uno che quel test d’ingresso a Scienze Politiche lo fece.

In questo caso posso essere d'accordo, a patto che il test d'ingresso sia valdio.Il problema è che se quel test d'ingresso non è vincolante non ha senso neanche farlo. Difatti ripeto, nella mia triennale ho visto ignorantoni cosmici che non sapevano la geografia dell'Italia e che adesso circolano con la laurea in mano.
 
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Semplicemente studiare non è per tutti. Ulteriore scrematura tra chi è portato allo studio si ottiene poi da una serie di fattori come l'essere nella facoltà giusta, motivazioni, possibilità lavorative, possibilità economiche etc.

Questo è il vero limite da abolire. Io ho dovuto lavorare per 3 anni dopo la maturità prima di iscrivermi in triennale ed ho dovuto lavorare per pagarmi la retta. Mi sono potuto permettere l'erasmus l'anno scorso solo dopo aver lavorato in estate. Non voglio piangermi addosso od altro, ma date le mie condizioni economiche mi sono precluso tante esperienze curriculari che altri miei amici hanno invece potuto fare perchè, banalmente, i genitori se lo potevano permettere.
 

PheelMD

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Se non ha voglia di fare niente non diventerà medico, che problema c'è? Intasa l'aula? Se veramente non c'ha voglia dopo 1 mese non si presenta manco più alle lezioni. Cose viste e straviste. Di per se è anche un bene, paga le tasse non frequentando e non usufruendo del servizio, in questo modo i suoi soldi da capra saranno comunque utili agli altri che staranno a lezione.

Sta cosa del numero chiuso mi sembra più una faccenda relativa all'esclusività dei corsi e allo snobbismo di certa gente che ha bisogno di sentirsi migliore degli altri per dare un senso alla propria vita

È esattamente così, sia la categoria studenti di Medicina che quella dei medici (e lo dico facendone parte). Molto peggio la prima, tra l'altro.
 

gheorghehagi

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stanno studiando il modello francese di immatricolazione...lo sbarramento vero e prorpio sarà nel corso del primo anno anzichè attaverso il test...
 
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7%??? Incredibile. Non l avrei mai detto.

Vero è che da un lato, con i mezzi attuali, rischi di danneggiare chi il medico vuol farlo davvero. Ma io considererei anche i malus, e cioè che hai tenuto fuori gente anch'essa realmente votata alla medicina, con danno alla persona e alla collettività piuttosto importante. Inoltre se il dato è 7%, penso che alcuni studenti si sentano costretti a rimanere dentro contro voglia quindi sì con il numero chiuso non c'è affollamento, ma quei pochi che hai in facoltà non saranno tutti medici scelti. Infatti dubito fortemente che quel 93% di laureati poi facciano tutti il medico. A maggior ragione se in questi giorni si è parlato si carenza di medici

Non sono d'accordo sul numero chiuso. Il discorso sarebbe interessante ma lungo :)
Scusa ma in base a cosa quelli che restano fuori hanno la vocazione mentre quelli che entrano sono addirittura costretti a finire? Magari finiscono proprio perché vogliono fare quello nella vita, cosa che non accadrebbe qualora chiunque potesse accedervi. Secondo te perché, ad esempio, a giurisprudenza si iscrivono in milioni e lasciano la metà? Perché non c'è numero chiuso, i neo-diplomati pensano "massì proviamo e vediamo".
Nel caso di medicina, già si presentano 60mila persone con il test. Pensa quanti si iscriverebbero se non ci fosse.
A me spiace per quelli che hanno la passione per la medicina e non ce la fanno, ma lo stesso discorso si può fare per qualunque professione. Una persona capace, la sua strada la trova anche se non è quella che sognava da bambino(a dirla tutta, una persona capace nella peggiore delle ipotesi in tre tentativi il test lo passa).
 
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