Abolito il numero chiuso a Medicina

Registrato
23 Giugno 2018
Messaggi
12,246
Reaction score
9,049
Per quello io dico di lasciarla perdere, è una facoltà per parrucconi e che da solo un titolo altisonante di "Avvocato" ma che in pratica sforna solo milioni di disoccupati..
In realtà neanche il titolo altisonante. Per diventare "avvocato" devi fare il periodo di pratica a pochi spicci, poi fare l'esame al quale si presentano sei miliardi di persone, sottoporti al giudizio della commissione che dovrà leggere e valutare 18 miliardi di prove scritte(in totale sono tre prove) e poi sostenere l'orale.
Alla fine, sei disoccupato. :asd:
 

Milanforever26

Senior Member
Registrato
6 Giugno 2014
Messaggi
40,624
Reaction score
4,331
In realtà neanche il titolo altisonante. Per diventare "avvocato" devi fare il periodo di pratica a pochi spicci, poi fare l'esame al quale si presentano sei miliardi di persone, sottoporti al giudizio della commissione che dovrà leggere e valutare 18 miliardi di prove scritte(in totale sono tre prove) e poi sostenere l'orale.
Alla fine, sei disoccupato. :asd:

Si si io parlavo del miraggio del titolone per chi si iscrive

Avvocato
Giudice
Notaio

Tutte professioni "nobili" ma purtroppo la verità è che non servono milioni di avvocati in italia (per fortuna aggiungo) e quindi ci si ritrova a spasso..

Lo stesso vale per altre facoltà eh..tipo architettura..ma almeno l'architetto può andare a cercare gloria in capo al mondo se vuole..l'avvocato o esercita qui o fuori dall'italia non ha nulla...
 

Stanis La Rochelle

Senior Member
Registrato
1 Settembre 2012
Messaggi
15,667
Reaction score
7,437
Non condivido. Nella mia triennale (scienze politiche) c'è un test d'ingresso ridicolo che se non passato ti permette comunque di iscriverti dandoti dei "debiti" da risanare. Ho visto compagni laurearsi e che non sapevano indicare le regioni d'Italia su una cartina. Nella mia magistrale era tecnicamente richiesta la conoscenza della lingua araba eppure hanno ammesso tutti quanti, anche chi arabo non l'aveva mai fatto, inficiando poi sulla qualità dell'insegnamento di Arabo avanzato. Per quanto mi riguarda, ben vengano i numeri chiusi.

Come mai viene richiesta la conoscenza dell'arabo alla facoltà di scienze politiche? :blink:
La conoscenza dell'inglese è ancora a un livello basso in Italia e si pretende l'arabo?
 

vota DC

Senior Member
Registrato
3 Settembre 2012
Messaggi
7,589
Reaction score
1,109
Si si io parlavo del miraggio del titolone per chi si iscrive

Avvocato
Giudice
Notaio

Tutte professioni "nobili" ma purtroppo la verità è che non servono milioni di avvocati in italia (per fortuna aggiungo) e quindi ci si ritrova a spasso..

Lo stesso vale per altre facoltà eh..tipo architettura..ma almeno l'architetto può andare a cercare gloria in capo al mondo se vuole..l'avvocato o esercita qui o fuori dall'italia non ha nulla...

Va anche detto che il numero degli avvocati è un quarto di milione come in Spagna e il numero di leggi è quasi duecentomila ma soprattutto Calderoli a parte nessuno vuole ridurle e a ogni elezione si promette di farne nuove e tutti i ministri fanno le primedonne con la loro riforma personale. Quante sono in Spagna le leggi? Ventimila? In Francia sono settemila e ci saranno almeno quindici avvocati per legge.
 

juventino

New member
Registrato
30 Agosto 2012
Messaggi
13,191
Reaction score
68
Non condivido. Nella mia triennale (scienze politiche) c'è un test d'ingresso ridicolo che se non passato ti permette comunque di iscriverti dandoti dei "debiti" da risanare. Ho visto compagni laurearsi e che non sapevano indicare le regioni d'Italia su una cartina. Nella mia magistrale era tecnicamente richiesta la conoscenza della lingua araba eppure hanno ammesso tutti quanti, anche chi arabo non l'aveva mai fatto, inficiando poi sulla qualità dell'insegnamento di Arabo avanzato. Per quanto mi riguarda, ben vengano i numeri chiusi.

Attenzione, non sto dicendo che le università devono prendere tutti. È giusto che ci sia un test d’ingresso per verificare le capacità, ma se io il test lo passo ho diritto ad iscrivermi. Il problema di medicina è che un sacco di gente restava fuori nonostante il test lo avesse passato (per me inconcepibile come cosa).
PS: io sono uno che quel test d’ingresso a Scienze Politiche lo fece.
 
Registrato
2 Marzo 2014
Messaggi
5,140
Reaction score
97
Che la situazione non poteva rimanere la stessa è chiaro: tanta tanta gente preparata si è vista sbarrare la strada o per anni o addirittura per sempre e perchè? Per il dannato test d'ingresso.

L'idea di eliminarlo del tutto mi sembra eccessiva comunque. Quello che farei io:
- aumento dei posti disponibili. C'è ancora la concorrenza ma si hanno più possibilità
- si entra al raggiungimento minimo di punteggio. Non esiste più concorrenza tra gli studenti, e si fa lo stesso selezione all'ingresso evitando problemi che altri utenti hanno citato, ad esempio sovraffollamento al tirocinio.

Si può sempre investire nell'istruzione e in nuove strutture. Non ti preoccupare comunque, nessuno diventerà medico senza fare nessuna fatica. O vuoi dirmi quindi che l'unico problema per diventare medico è il test di ingresso?

E' così ridicola e semplice la facoltà di medicina?
Infatti.
Anche di fronte a un apertura totale della facoltà, in pochissimi arriverebbero fino in fondo.

Non ho statistiche alla mano, ma sono abbastanza sicuro che tra gli iscritti all'università (in medicina e in generale), tanti non arrivano alla laurea.

Semplicemente studiare non è per tutti. Ulteriore scrematura tra chi è portato allo studio si ottiene poi da una serie di fattori come l'essere nella facoltà giusta, motivazioni, possibilità lavorative, possibilità economiche etc.

In realtà il problema è anche il post-laurea. Sarà un caso, ma mediamente i laureati provenienti da facoltà a numero chiuso(es: medicina e ingegneria) trovano lavoro più rapidamente rispetto a quelli che escono da facoltà senza numero chiuso(es: giurisprudenza).
Sono d'accordo se distinguiamo tra nord e sud.
Non so adesso, a scienze biologiche a palermo c'è il numero chiuso da tempo e a livello occupazionale c'è la fame vera. Forse solo gli psicologi se la passano peggio.
 
Registrato
2 Marzo 2014
Messaggi
5,140
Reaction score
97
Ci hanno sfrantegato i cog...ni per mesi dicendo che nel 2035 mancheranno 50 mila medici di base, mi sembra una risposta appropriata.
Oppure qualcuno preferiva importare medici extracomunitari?
A pensare male ci si azzecca quasi sempre.
Infatti! A maggior ragione che c'è bisogno di nuovi medici.

Questo però a mio parere non deve essere il motivo primario, ma "solo" un ulteriore argomento a favore dell'aumento di possibilità di ingresso a medicina. Uno ancora più importante (secondo me) lo dice juventino...

Il numero chiuso alle università è una vergognosa violazione della costituzione nonché l’ennesimo esempio di tagli perpetui alla spesa pubblica. La storiella che così entreranno cani e porci è ridicola: chi non è portato comunque non lo passa il test d’ingresso.

Ne aggiungo un terzo: il test d'ingresso a occhio e croce tiene fuori gli "ignoranti" e assume i migliori potenziali medici. Sì...a occhio e croce! Quando mai nella vita un test con le crocette mi può indicare chi è adatto alla professione di medico e chi no?? Si potrebbe scoprire di non essere nel posto giusto perfino con la laurea in mano, nel momento in cui si comincia a lavorare veramente.
 
S

Sotiris

Guest
Come si apprende dal comunicato del Consiglio dei Ministri, il governo, nella seduta di ieri per l'approvazione del dl fiscale, ha abolito il numero chiuso per l'iscrizione alla facoltà di Medicina.

Contrario al numero chiuso nelle Università pubbliche quindi favorevole al provvedimento. Vanno però aumentate le borse per specializzandi che onde evitare l'imbuto formativo dopo la laurea.
 
S

Sotiris

Guest
Si si io parlavo del miraggio del titolone per chi si iscrive

Avvocato
Giudice
Notaio

Tutte professioni "nobili" ma purtroppo la verità è che non servono milioni di avvocati in italia (per fortuna aggiungo) e quindi ci si ritrova a spasso..

Lo stesso vale per altre facoltà eh..tipo architettura..ma almeno l'architetto può andare a cercare gloria in capo al mondo se vuole..l'avvocato o esercita qui o fuori dall'italia non ha nulla...

Può esercitare in tutta l'Unione Europea, mantenendo iscrizione all'Ordine circondariale italiano, come avvocato europeo stabilito, spendendo solo il titolo italiano per i primi tre anni, successivamente acquisendo anche quello del Paese di stabilimento.
Può anche prestare i propri servizi temporaneamente in altro Paese europeo o omologare il proprio titolo italiano in ogni tempo svolgendo apposito esame.
Io esercito in Italia e Germania.

A livello stragiudiziale, poi, per tutti i colleghi, soprattutto civilisti, che trattano in particolar modo le transazioni commerciali e la contrattualistica in generale e, dunque, non hanno la necessità di esercitare lo ius postulandi in Tribunale, nulla vieta - ferma la conoscenza perfetta della lingua inglese - di lavorare in uno Studio legale internazionale in Cina piuttosto che negli U.S.A..
Un mio compagno di Università, infatti, lavora in uno Studio legale internazionale in Cina.

Come per tutti gli altri professionisti che vogliono lavorare al di fuori dell'Italia, quindi, ciò che fa la differenza è la conoscenza delle lingue straniere. L'inglese deve essere conosciuto come l'italiano e, possibilmente, almeno un'altra lingua tra tedesco, spagnolo e francese.
 
Registrato
23 Giugno 2018
Messaggi
12,246
Reaction score
9,049
Anche di fronte a un apertura totale della facoltà, in pochissimi arriverebbero fino in fondo.

Non ho statistiche alla mano, ma sono abbastanza sicuro che tra gli iscritti all'università (in medicina e in generale), tanti non arrivano alla laurea.

Semplicemente studiare non è per tutti. Ulteriore scrematura tra chi è portato allo studio si ottiene poi da una serie di fattori come l'essere nella facoltà giusta, motivazioni, possibilità lavorative, possibilità economiche etc.
Medicina è, insieme a infermieristica, la facoltà col tasso minore di abbandoni. Parliamo di un tasso di abbandono intorno 7% contro una media che si aggira intorno al 40%. Senza numero chiuso il tasso di abbandoni molto probabilmente si impennerebbe, ma nel frattempo avresti causato un danno a chi il medico vuole farlo sul serio.

Il numero chiuso, a mio parere, sarebbe da estendere a tutte la facoltà. Il meccanismo dei quiz non è il più meritocratico, ma almeno è un sistema oggettivo. Tra l'altro, la preselezione per mezzo di quiz viene fatta anche per l'accesso alla stragrande maggioranza dei concorsi pubblici, fanno eccezione solo quelli che richiedono un titolo ulteriore rispetto alla laurea per accedervi.

La soluzione per medicina è semplice: aumentare il numero di posti disponibili, ma senza consentire a chiunque di iscriversi alla facoltà.
 
Alto