Un interista scrive
“Quello che dici riguardo ad una vittoria insperata potrebbe valere in periodi ristretti, dove un calciatore di grande classe conduce una banda di gente mediocre ma consapevole della propria debolezza (e quindi volenterosa e pronta a dare il massimo) a fare un’impresa. Tipo boh.... Maradona nell’1986. Ma qui parliamo di altre 30 giornate, 90 punti in palio in 6-7 mesi.”
Ma chi glielo dice all’interista che da inizio 2020 sono passate proprio 30 partite (più o meno, 29 per la precisione, visto che Ibra esordì con noi nella penultima giornata del girone d’andata dello scorso anno, quando ne rimanevano 21, e quest’anno abbiamo già giocato 8 partite di campionato ) e che è da inizio 2020 che facciamo sia più punti che più reti di loro, subendone per giunta di meno? Chi glielo dice, quindi, che la continuità sul lungo periodo l’abbiamo già ampiamente dimostrata, che abbiamo già ampiamente dimostrato di non essere una squadra da “torneo breve” (tipo il suo esempio sui mondiali)? Io non mi prendo la responsabilità, potrebbe avere un mental breakdown.
Il Coviddi non esiste
