per me:
elliott (milan) se spende meno, può vendere a prezzo minore e quindi più facilmente.
elliott (milan) investe meno e pensando ad un futuro recente, tra 10 anni lo stadio sicuramente sarà sottodimensionato e in comune, ma lui non ci sarà più.
elliott (milan) dimensiona lo stadio spremendo al massimo le casse del tifoso e al minimo le sue.
elliott (milan) trascura il fattore "pubblico 12o uomo" facendo uno stadio piccolo anzichè un 70.000+.
siamo l'unica grande società a fare uno stadio da 55.000 ed in comune. è RIDICOLO. o sbagliano i conti tutti, o li sbagliamo solo noi, o c'è sotto del risparmio.
Cito te per la frase in grassetto, ma è un discorso più in generale. Bisogna sfatare il mito negativo dello stadio in comune. Nel calcio EUROPEO forse siamo gli unici a scegliere la via della condivisione, ma se allarghiamo l'orizzonte allo sport professionistico mondiale il discorso cambia. Negli USA (ovvero la patria del modello di sport business in cui TUTTE le franchigie guadagnano e verso cui il sistema calcio si sta orientando) è l'esatto contrario: in ogni città dove ci sono due realtà di competitività comparabile, indipendentemente dallo sport, si costruisce lo stadio condiviso. Questo perchè esiste uno studio di settore, commissionato dalla Clark Construction Group, che dimostra come, fatti 100 i ricavi da stadio e 100 le spese di un impianto autonomo, un impianto condiviso porta 96 come ricavi (dunque lievemente più bassi) e 42 di spese (condivise da due utilizzatori). Ti dirò anche di più, la nuova tendenza è quella di condividere l'impianto con un numero sempre maggiori di utilizzatori, anche di sport diversi.
Quindi, per una volta, non può essere che i nostri attuali manager (speculatori, certo, ma anche indubbiamente capaci) ci abbiano visto lungo?
Concludo questo pippone con un'ultima curiosità. La Clark Construction Group ha costruito il Chase Center, la nuova arena dei Golden State Warriors, pluricampioni nba. Non potendo avere nessun team in condivisione (vedi discorso sula competitività comparabile), il progetto è stato rivisto più volte per creare un complesso multi-uso e poterlo condividerlo con altre società (tra cui anche la WWE).