Milan di Ancelotti: tutte le crisi

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Stagione 2001/2002.
Calciomercato faraonico: arrivano Rui Costa per 85 miliardi di lire e Inzaghi pagato 70 miliardi, più Pirlo, considerato da tutti uno scarto dell’Inter,pagato 35 miliardi. Più vari innesti.
Dopo la parentesi Terim(4 vittorie, 2 sconfitti 4 pareggi), all’undicesima giornata arriva “il perdente”(cit) Carlo Ancelotti.
Esordio con un Milan Piacenza 0 a 0.
Seguiranno sei partite con 4 vittorie stentate, un pareggio e una sconfitta.
Prima crisi. Inizio del girone di ritorno: buio totale. 9 partite con 1 vittoria(Venezia), 5 pareggi(Brescia, Fiorentina, Lazio, Perugia, Atalanta), 3 sconfitte(Udinese, Inter, Bologna).
In coppa UEFA rischiamo di farci sbattere fuori dal Roda Jc(1 a 0 fuori casa, sconfitta 1 a 0 a San Siro e passaggio del turno ai rigori)e usciamo contro il Borussia Dortmund dopo una sonora bastonata all’andata.
La società conferma la fiducia all’allenatore e chiudiamo il campionato con rendimento altalenante, riusciamo ad agganciare il quarto posto in extremis superando il Chievo solo alla penultima giornata nonostante i pesanti investimenti fatti in estate. La prima stagione del Milan di Ancelotti si chiude con 10 vittorie, 5 sconfitte, 9 pareggi.
La società, nonostante il rendimento non all’altezza dei più di 200 miliardi spesi(uno sproposito per l’epoca. Per noi sarebbero uno sproposito anche ora, ndr), considera soddisfacente la sola qualificazione ai preliminari di CL e conferma l’allenatore.

Stagione 2002/2003.
Calciomercato estivo: colpo Nesta, arrivano Seedorf(ai tempi dato per bollito), Tomasson(chi?) e Rivaldo, torna Dida(“quello della papera contro il Leeds).
Dopo aver superato a fatica il preliminare solo grazie al gol in trasferta contro lo Slovan Liberec, inizio convincente in campionato con 5 vittorie e un pareggio nelle prime 6.
A ottobre primi scricchiolii con 2 sconfitte e una vittoria in 3 partite.
Riusciamo a risollevarci dal punto di vista dei risultati ma non del gioco e chiudiamo il girone d’andata con altre 8 partite con 6 vittorie poco convincenti e 2 pareggi(Brescia e Empoli).
Nel frattempo passiamo agevolmente il primo girone di CL, nonostante le due sconfitte nelle ultime due(ma a primo posto già acquisito).
Seconda crisi. Girone di ritorno: di nuovo buio totale. Nelle prime 8 vinciamo solo con Modena e Torino perdendone 2(Udinese e Perugia) e pareggiandone 4(Lazio, Atalanta, Reggina e Chievo).
Nelle successive tre otteniamo due vittorie con Juventus e Inter, intervallate dall’ennesima sconfitta(Parma).
Dopo il derby altre due sconfitte di fila: Empoli e Roma.
Il percorso in CL ci fa sognare e tiene l’allenatore al suo posto.
Chiudiamo il campionato con altre due vittorie(Como e Bologna) e due sconfitte(Brescia e Piacenza).
La stagione si chiude col trionfo di Manchester e la coppa Italia in omaggio.

Stagione 2004/2005
Campionato tra luci e ombre avaro di soddisfazione con solo l’obiettivo minimo centrato.
Terza crisi. La stagione si chiude con uno dei più grossi capitomboli della nostra storia.
La società conferma l’allenatore e il gruppo, che ormai viene però dato per finito da tifosi e opinione pubblica.

Stagione 2005/2006.
Campionato nuovamente avaro di soddisfazioni.
In CL rischiamo di compromettere il passaggio del turno con due pareggi(Schalke e PSV) e una sconfitta(PSV) tra la seconda e la quarta giornata, ma riusciamo ad acciuffare il primo posto con una bella vittoria contro il Fenerbache e una sofferta vittoria contro lo Schalke).
La società conferma nuovamente allenatore e gruppo, sempre più dato per vecchio e bollito.

Stagione 2006/2007.
In campionato si parte bene con tre vittorie di file.
Quarta crisi. Dalla quarta alla sedicesima giornata 2 vittorie(di misura per 1 a 0 contro Chievo e Messina), 7 pareggi e 4 sconfitte.
Nel frattempo, nel girone di CL raccogliamo tre vittorie, un pareggio e due sconfitte e riusciamo a passare come primi essenzialmente grazie alla pochezza degli avversari(Lilla, AEK Atene e Anderlecht).
Confermata fiducia all’allenatore e al gruppo.
Chiudiamo il campionato con un buon redimento e in CL ci prendiamo la rivincita sul Liverpool, portandoci a casa la settima.



Come si può vedere, i periodi di crisi li abbiamo avuti anche con uno dei Milan più forti della nostra gloriosa Storia. A maggior ragione non dovrebbe sorprendere, né creare particolare turbamento, averli con l’attuale Milan.
Non so come andrà finire l’attuale crisi in corso, ma con lo spirito disfattista che circola in questi giorni, se accolto dalla società di allora, non avremmo vissuto una della più grandi Epopee della Storia del Calcio.
Calma e gesso e…FORZA MILAN!
ALLUCINANTE.
2 vittorie in 16 partite, avevo rimosso...
 
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Stagione 2001/2002.
Calciomercato faraonico: arrivano Rui Costa per 85 miliardi di lire e Inzaghi pagato 70 miliardi, più Pirlo, considerato da tutti uno scarto dell’Inter,pagato 35 miliardi. Più vari innesti.
Dopo la parentesi Terim(4 vittorie, 2 sconfitti 4 pareggi), all’undicesima giornata arriva “il perdente”(cit) Carlo Ancelotti.
Esordio con un Milan Piacenza 0 a 0.
Seguiranno sei partite con 4 vittorie stentate, un pareggio e una sconfitta.
Prima crisi. Inizio del girone di ritorno: buio totale. 9 partite con 1 vittoria(Venezia), 5 pareggi(Brescia, Fiorentina, Lazio, Perugia, Atalanta), 3 sconfitte(Udinese, Inter, Bologna).
In coppa UEFA rischiamo di farci sbattere fuori dal Roda Jc(1 a 0 fuori casa, sconfitta 1 a 0 a San Siro e passaggio del turno ai rigori)e usciamo contro il Borussia Dortmund dopo una sonora bastonata all’andata.
La società conferma la fiducia all’allenatore e chiudiamo il campionato con rendimento altalenante, riusciamo ad agganciare il quarto posto in extremis superando il Chievo solo alla penultima giornata nonostante i pesanti investimenti fatti in estate. La prima stagione del Milan di Ancelotti si chiude con 10 vittorie, 5 sconfitte, 9 pareggi.
La società, nonostante il rendimento non all’altezza dei più di 200 miliardi spesi(uno sproposito per l’epoca. Per noi sarebbero uno sproposito anche ora, ndr), considera soddisfacente la sola qualificazione ai preliminari di CL e conferma l’allenatore.

Stagione 2002/2003.
Calciomercato estivo: colpo Nesta, arrivano Seedorf(ai tempi dato per bollito), Tomasson(chi?) e Rivaldo, torna Dida(“quello della papera contro il Leeds).
Dopo aver superato a fatica il preliminare solo grazie al gol in trasferta contro lo Slovan Liberec, inizio convincente in campionato con 5 vittorie e un pareggio nelle prime 6.
A ottobre primi scricchiolii con 2 sconfitte e una vittoria in 3 partite.
Riusciamo a risollevarci dal punto di vista dei risultati ma non del gioco e chiudiamo il girone d’andata con altre 8 partite con 6 vittorie poco convincenti e 2 pareggi(Brescia e Empoli).
Nel frattempo passiamo agevolmente il primo girone di CL, nonostante le due sconfitte nelle ultime due(ma a primo posto già acquisito).
Seconda crisi. Girone di ritorno: di nuovo buio totale. Nelle prime 8 vinciamo solo con Modena e Torino perdendone 2(Udinese e Perugia) e pareggiandone 4(Lazio, Atalanta, Reggina e Chievo).
Nelle successive tre otteniamo due vittorie con Juventus e Inter, intervallate dall’ennesima sconfitta(Parma).
Dopo il derby altre due sconfitte di fila: Empoli e Roma.
Il percorso in CL ci fa sognare e tiene l’allenatore al suo posto.
Chiudiamo il campionato con altre due vittorie(Como e Bologna) e due sconfitte(Brescia e Piacenza).
La stagione si chiude col trionfo di Manchester e la coppa Italia in omaggio.

Stagione 2004/2005
Campionato tra luci e ombre avaro di soddisfazione con solo l’obiettivo minimo centrato.
Terza crisi. La stagione si chiude con uno dei più grossi capitomboli della nostra storia.
La società conferma l’allenatore e il gruppo, che ormai viene però dato per finito da tifosi e opinione pubblica.

Stagione 2005/2006.
Campionato nuovamente avaro di soddisfazioni.
In CL rischiamo di compromettere il passaggio del turno con due pareggi(Schalke e PSV) e una sconfitta(PSV) tra la seconda e la quarta giornata, ma riusciamo ad acciuffare il primo posto con una bella vittoria contro il Fenerbache e una sofferta vittoria contro lo Schalke).
La società conferma nuovamente allenatore e gruppo, sempre più dato per vecchio e bollito.

Stagione 2006/2007.
In campionato si parte bene con tre vittorie di file.
Quarta crisi. Dalla quarta alla sedicesima giornata 2 vittorie(di misura per 1 a 0 contro Chievo e Messina), 7 pareggi e 4 sconfitte.
Nel frattempo, nel girone di CL raccogliamo tre vittorie, un pareggio e due sconfitte e riusciamo a passare come primi essenzialmente grazie alla pochezza degli avversari(Lilla, AEK Atene e Anderlecht).
Confermata fiducia all’allenatore e al gruppo.
Chiudiamo il campionato con un buon redimento e in CL ci prendiamo la rivincita sul Liverpool, portandoci a casa la settima.



Come si può vedere, i periodi di crisi li abbiamo avuti anche con uno dei Milan più forti della nostra gloriosa Storia. A maggior ragione non dovrebbe sorprendere, né creare particolare turbamento, averli con l’attuale Milan.
Non so come andrà finire l’attuale crisi in corso, ma con lo spirito disfattista che circola in questi giorni, se accolto dalla società di allora, non avremmo vissuto una della più grandi Epopee della Storia del Calcio.
Calma e gesso e…FORZA MILAN!
ma dai, quelli erano cali, non crisi.
dovuti in larga parte a errori arbitrali contro in campionato, perchè in CL abbiamo spianato tutto e tutti con 2 vittorie, una finale, una semifinale e un quarto in 5 anni. roba che non ha fatto neanche il barca, solo il real di ancelotti/zidane ha fatto meglio.

quel milan spianava avversari anche con 4 - 5 - 6 gol spesso e volentieri e non ha mai perso 3 o 4 o 5 a zero in campionato...
e arrivava infondo a tutte le competizioni spesso e volentieri. noi a gennaio siamo fuori da tutto.

non ricordo mai ancelotti in discussione ed erano tempi in cui pioli non sarebbe durato 2 partite...
 

JDT

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ma dai, quelli erano cali, non crisi.
dovuti in larga parte a errori arbitrali contro in campionato, perchè in CL abbiamo spianato tutto e tutti con 2 vittorie, una finale, una semifinale e un quarto in 5 anni. roba che non ha fatto neanche il barca, solo il real di ancelotti/zidane ha fatto meglio.

quel milan spianava avversari anche con 4 - 5 - 6 gol spesso e volentieri e non ha mai perso 3 o 4 o 5 a zero in campionato...
e arrivava infondo a tutte le competizioni spesso e volentieri. noi a gennaio siamo fuori da tutto.

non ricordo mai ancelotti in discussione ed erano tempi in cui pioli non sarebbe durato 2 partite...
Anche perchè facevamo turnover esagerato nelle gare di champions, ed eravamo una delle poche a farlo in maniera così esasperata in tutta Europa.

Le critiche erano dovute infatti alle riserve non all'altezza, ricordo gli insulti a Jankulovski, Gila, Serginho che faceva cappelle in difesa, Bonera..e comunque a gennaio mettevamo SEMPRE la pezza nei reparti mancanti. Anche con Allegri, arrivò Van Bommel, ad esempio.
 
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Io penso che ogni squadra, rosa, sia a se... non credo al fatto del dna,
che la storia incida per esempio che il milan non farà mai filotti di scudetti perchè nella sua storia raramente è successo... ecc ecc...
 

Antokkmilan

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Hai fatto bene a scrivere questo post, la gente purtroppo ha la memoria cortissima. Due vittorie su 16 partite…direi che se dovessimo fare il paragone be allora meglio prendere 5 pere in casa dal sassuolo. Ps Deportivo-Milan 4-0 credo che chiunque sia d’accordo con me che quella partita era veramente importante ( al contrario del Sassuolo o la Lazio), fossimo passati saremmo andati dritti in finale contro
 

livestrong

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Stagione 2001/2002.
Calciomercato faraonico: arrivano Rui Costa per 85 miliardi di lire e Inzaghi pagato 70 miliardi, più Pirlo, considerato da tutti uno scarto dell’Inter,pagato 35 miliardi. Più vari innesti.
Dopo la parentesi Terim(4 vittorie, 2 sconfitti 4 pareggi), all’undicesima giornata arriva “il perdente”(cit) Carlo Ancelotti.
Esordio con un Milan Piacenza 0 a 0.
Seguiranno sei partite con 4 vittorie stentate, un pareggio e una sconfitta.
Prima crisi. Inizio del girone di ritorno: buio totale. 9 partite con 1 vittoria(Venezia), 5 pareggi(Brescia, Fiorentina, Lazio, Perugia, Atalanta), 3 sconfitte(Udinese, Inter, Bologna).
In coppa UEFA rischiamo di farci sbattere fuori dal Roda Jc(1 a 0 fuori casa, sconfitta 1 a 0 a San Siro e passaggio del turno ai rigori)e usciamo contro il Borussia Dortmund dopo una sonora bastonata all’andata.
La società conferma la fiducia all’allenatore e chiudiamo il campionato con rendimento altalenante, riusciamo ad agganciare il quarto posto in extremis superando il Chievo solo alla penultima giornata nonostante i pesanti investimenti fatti in estate. La prima stagione del Milan di Ancelotti si chiude con 10 vittorie, 5 sconfitte, 9 pareggi.
La società, nonostante il rendimento non all’altezza dei più di 200 miliardi spesi(uno sproposito per l’epoca. Per noi sarebbero uno sproposito anche ora, ndr), considera soddisfacente la sola qualificazione ai preliminari di CL e conferma l’allenatore.

Stagione 2002/2003.
Calciomercato estivo: colpo Nesta, arrivano Seedorf(ai tempi dato per bollito), Tomasson(chi?) e Rivaldo, torna Dida(“quello della papera contro il Leeds).
Dopo aver superato a fatica il preliminare solo grazie al gol in trasferta contro lo Slovan Liberec, inizio convincente in campionato con 5 vittorie e un pareggio nelle prime 6.
A ottobre primi scricchiolii con 2 sconfitte e una vittoria in 3 partite.
Riusciamo a risollevarci dal punto di vista dei risultati ma non del gioco e chiudiamo il girone d’andata con altre 8 partite con 6 vittorie poco convincenti e 2 pareggi(Brescia e Empoli).
Nel frattempo passiamo agevolmente il primo girone di CL, nonostante le due sconfitte nelle ultime due(ma a primo posto già acquisito).
Seconda crisi. Girone di ritorno: di nuovo buio totale. Nelle prime 8 vinciamo solo con Modena e Torino perdendone 2(Udinese e Perugia) e pareggiandone 4(Lazio, Atalanta, Reggina e Chievo).
Nelle successive tre otteniamo due vittorie con Juventus e Inter, intervallate dall’ennesima sconfitta(Parma).
Dopo il derby altre due sconfitte di fila: Empoli e Roma.
Il percorso in CL ci fa sognare e tiene l’allenatore al suo posto.
Chiudiamo il campionato con altre due vittorie(Como e Bologna) e due sconfitte(Brescia e Piacenza).
La stagione si chiude col trionfo di Manchester e la coppa Italia in omaggio.

Stagione 2004/2005
Campionato tra luci e ombre avaro di soddisfazione con solo l’obiettivo minimo centrato.
Terza crisi. La stagione si chiude con uno dei più grossi capitomboli della nostra storia.
La società conferma l’allenatore e il gruppo, che ormai viene però dato per finito da tifosi e opinione pubblica.

Stagione 2005/2006.
Campionato nuovamente avaro di soddisfazioni.
In CL rischiamo di compromettere il passaggio del turno con due pareggi(Schalke e PSV) e una sconfitta(PSV) tra la seconda e la quarta giornata, ma riusciamo ad acciuffare il primo posto con una bella vittoria contro il Fenerbache e una sofferta vittoria contro lo Schalke).
La società conferma nuovamente allenatore e gruppo, sempre più dato per vecchio e bollito.

Stagione 2006/2007.
In campionato si parte bene con tre vittorie di file.
Quarta crisi. Dalla quarta alla sedicesima giornata 2 vittorie(di misura per 1 a 0 contro Chievo e Messina), 7 pareggi e 4 sconfitte.
Nel frattempo, nel girone di CL raccogliamo tre vittorie, un pareggio e due sconfitte e riusciamo a passare come primi essenzialmente grazie alla pochezza degli avversari(Lilla, AEK Atene e Anderlecht).
Confermata fiducia all’allenatore e al gruppo.
Chiudiamo il campionato con un buon redimento e in CL ci prendiamo la rivincita sul Liverpool, portandoci a casa la settima.



Come si può vedere, i periodi di crisi li abbiamo avuti anche con uno dei Milan più forti della nostra gloriosa Storia. A maggior ragione non dovrebbe sorprendere, né creare particolare turbamento, averli con l’attuale Milan.
Non so come andrà finire l’attuale crisi in corso, ma con lo spirito disfattista che circola in questi giorni, se accolto dalla società di allora, non avremmo vissuto una della più grandi Epopee della Storia del Calcio.
Calma e gesso e…FORZA MILAN!
Questi memorandum sono sempre utili, magari per i tifosi più giovani. Però la crisi di oggi per me non è assolutamente paragonabile a queste. Le sconfitte non sono solo sconfitte, sono catastrofi, partite non giocate in serie. Inoltre in Champions abbiamo sempre fatto la voce grossa: dubito supereremo gli ottavi, con questo andazzo. Sempre forza Milan, ma con gli occhi ben aperti
 

Antokkmilan

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Hai fatto bene a scrivere questo post, la gente purtroppo ha la memoria cortissima. Due vittorie su 16 partite…direi che se dovessimo fare il paragone be allora meglio prendere 5 pere in casa dal sassuolo. Ps Deportivo-Milan 4-0 credo che chiunque sia d’accordo con me che quella partita era veramente importante ( al contrario del Sassuolo o la Lazio), fossimo passati saremmo andati dritti in finale contro
Priam semifinale abbordabilissima contro il Porto, poi in finale il Monaco. Champions buttata più di quella di Istanbul
 

Antokkmilan

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Questi memorandum sono sempre utili, magari per i tifosi più giovani. Però la crisi di oggi per me non è assolutamente paragonabile a queste. Le sconfitte non sono solo sconfitte, sono catastrofi, partite non giocate in serie. Inoltre in Champions abbiamo sempre fatto la voce grossa: dubito supereremo gli ottavi, con questo andazzo. Sempre forza Milan, ma con gli occhi ben aperti
Catastrofe o meno, sempre tre punti persi sono. Posso condividere che il risultato così netto sia assurdo, ma alla fine sono i punti che contano. Se perdi 5-0, se perdi 1-0 sempre tre punti perdi.
 

7AlePato7

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Stagione 2001/2002.
Calciomercato faraonico: arrivano Rui Costa per 85 miliardi di lire e Inzaghi pagato 70 miliardi, più Pirlo, considerato da tutti uno scarto dell’Inter,pagato 35 miliardi. Più vari innesti.
Dopo la parentesi Terim(4 vittorie, 2 sconfitti 4 pareggi), all’undicesima giornata arriva “il perdente”(cit) Carlo Ancelotti.
Esordio con un Milan Piacenza 0 a 0.
Seguiranno sei partite con 4 vittorie stentate, un pareggio e una sconfitta.
Prima crisi. Inizio del girone di ritorno: buio totale. 9 partite con 1 vittoria(Venezia), 5 pareggi(Brescia, Fiorentina, Lazio, Perugia, Atalanta), 3 sconfitte(Udinese, Inter, Bologna).
In coppa UEFA rischiamo di farci sbattere fuori dal Roda Jc(1 a 0 fuori casa, sconfitta 1 a 0 a San Siro e passaggio del turno ai rigori)e usciamo contro il Borussia Dortmund dopo una sonora bastonata all’andata.
La società conferma la fiducia all’allenatore e chiudiamo il campionato con rendimento altalenante, riusciamo ad agganciare il quarto posto in extremis superando il Chievo solo alla penultima giornata nonostante i pesanti investimenti fatti in estate. La prima stagione del Milan di Ancelotti si chiude con 10 vittorie, 5 sconfitte, 9 pareggi.
La società, nonostante il rendimento non all’altezza dei più di 200 miliardi spesi(uno sproposito per l’epoca. Per noi sarebbero uno sproposito anche ora, ndr), considera soddisfacente la sola qualificazione ai preliminari di CL e conferma l’allenatore.

Stagione 2002/2003.
Calciomercato estivo: colpo Nesta, arrivano Seedorf(ai tempi dato per bollito), Tomasson(chi?) e Rivaldo, torna Dida(“quello della papera contro il Leeds).
Dopo aver superato a fatica il preliminare solo grazie al gol in trasferta contro lo Slovan Liberec, inizio convincente in campionato con 5 vittorie e un pareggio nelle prime 6.
A ottobre primi scricchiolii con 2 sconfitte e una vittoria in 3 partite.
Riusciamo a risollevarci dal punto di vista dei risultati ma non del gioco e chiudiamo il girone d’andata con altre 8 partite con 6 vittorie poco convincenti e 2 pareggi(Brescia e Empoli).
Nel frattempo passiamo agevolmente il primo girone di CL, nonostante le due sconfitte nelle ultime due(ma a primo posto già acquisito).
Seconda crisi. Girone di ritorno: di nuovo buio totale. Nelle prime 8 vinciamo solo con Modena e Torino perdendone 2(Udinese e Perugia) e pareggiandone 4(Lazio, Atalanta, Reggina e Chievo).
Nelle successive tre otteniamo due vittorie con Juventus e Inter, intervallate dall’ennesima sconfitta(Parma).
Dopo il derby altre due sconfitte di fila: Empoli e Roma.
Il percorso in CL ci fa sognare e tiene l’allenatore al suo posto.
Chiudiamo il campionato con altre due vittorie(Como e Bologna) e due sconfitte(Brescia e Piacenza).
La stagione si chiude col trionfo di Manchester e la coppa Italia in omaggio.

Stagione 2004/2005
Campionato tra luci e ombre avaro di soddisfazione con solo l’obiettivo minimo centrato.
Terza crisi. La stagione si chiude con uno dei più grossi capitomboli della nostra storia.
La società conferma l’allenatore e il gruppo, che ormai viene però dato per finito da tifosi e opinione pubblica.

Stagione 2005/2006.
Campionato nuovamente avaro di soddisfazioni.
In CL rischiamo di compromettere il passaggio del turno con due pareggi(Schalke e PSV) e una sconfitta(PSV) tra la seconda e la quarta giornata, ma riusciamo ad acciuffare il primo posto con una bella vittoria contro il Fenerbache e una sofferta vittoria contro lo Schalke).
La società conferma nuovamente allenatore e gruppo, sempre più dato per vecchio e bollito.

Stagione 2006/2007.
In campionato si parte bene con tre vittorie di file.
Quarta crisi. Dalla quarta alla sedicesima giornata 2 vittorie(di misura per 1 a 0 contro Chievo e Messina), 7 pareggi e 4 sconfitte.
Nel frattempo, nel girone di CL raccogliamo tre vittorie, un pareggio e due sconfitte e riusciamo a passare come primi essenzialmente grazie alla pochezza degli avversari(Lilla, AEK Atene e Anderlecht).
Confermata fiducia all’allenatore e al gruppo.
Chiudiamo il campionato con un buon redimento e in CL ci prendiamo la rivincita sul Liverpool, portandoci a casa la settima.



Come si può vedere, i periodi di crisi li abbiamo avuti anche con uno dei Milan più forti della nostra gloriosa Storia. A maggior ragione non dovrebbe sorprendere, né creare particolare turbamento, averli con l’attuale Milan.
Non so come andrà finire l’attuale crisi in corso, ma con lo spirito disfattista che circola in questi giorni, se accolto dalla società di allora, non avremmo vissuto una della più grandi Epopee della Storia del Calcio.
Calma e gesso e…FORZA MILAN!
Ma il gesso te lo tiro dietro :asd:
Sono situazioni impossibili da equiparare, prima avevamo una proprietà tutta intenzionata a dominare, adesso abbiamo un brescidende che fa concorrenza alla pubblicità della maxibon, Four Is megl che five.
 
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