Milan di Ancelotti: tutte le crisi

livestrong

Junior Member
Registrato
7 Giugno 2016
Messaggi
2,007
Reaction score
1,622
Catastrofe o meno, sempre tre punti persi sono. Posso condividere che il risultato così netto sia assurdo, ma alla fine sono i punti che contano. Se perdi 5-0, se perdi 1-0 sempre tre punti perdi.
Nello sport molto più del risultato singolo conta l'inerzia. Una partita persa di poco, per il rotto della cuffia o per episodi, è ben diversa da una in cui sei stato umiliato (più volte di fila) da avversari nettamente inferiori.
 

Antokkmilan

Well-known member
Registrato
4 Dicembre 2021
Messaggi
5,428
Reaction score
2,551
Nello sport molto più del risultato singolo conta l'inerzia. Una partita persa di poco, per il rotto della cuffia o per episodi, è ben diversa da una in cui sei stato umiliato (più volte di fila) da avversari nettamente inferiori.
Che cambia? puoi perdere 20 partite di fila prendendo 20 pali a partita se perdi perdi e non ci sono giustificazioni. Viene rovinata l’immagine su questo si, ma i punti sono quelli
 
Registrato
23 Giugno 2018
Messaggi
10,333
Reaction score
6,423
ma dai, quelli erano cali, non crisi.
Se quelli che ho riportato ti sembrano solo “cali” allora adesso non siamo né in calo, men che meno in crisi. Filotti negativi come quelli che ho riportato, negli ultimi tre anni non li abbiamo mai fatti.

A ogni modo, il senso del thread non era certo paragonare una delle migliori squadre della Storia del Calcio con l’attuale Milan né il più grande allenatore di sempre con Pioli: ho l’influenza con febbre a 38, ma non sono ancora nella fase delirio.
Semplicemente volevo ricordare a tutti che crisi, anche nerissime, fanno parte dello sport e bisogna saperle affrontare.
Tornassimo alla fine della stagione 2002 e aprissimo un sondaggio “Squadra da rifare?” sono certo che i sì arriverebbero al 99%. E se la società avesse seguito quello che era il sentimento della piazza, avrebbe ammazzato nella culla il neonato Milan di Ancelotti che avrebbe scritto pagine epiche negli anni successivi.
Lo stesso si potrebbe dire per altre fasi critiche di quel Milan, che poi ha saputo risollevarsi e vincere.
Succederà anche con questo Milan? Molto molto difficile, praticamente impossibile ripetere le gesta di quel Milan. Ma per un mese nerissimo mi sembra poco equilibrato buttare via tutto il buono fatto negli ultimi tre anni.
Abbiamo perso un obiettivo(e dico uno perché non mi si può venire a dire che avessimo come obiettivi coppa Italia e supercoppa che non ci siamo mai cag… di striscio). Brucia parecchio, ma bisogna saperlo accettare a restare concentrati sugli altri due obiettivi: qualificazione CL e cercare di andare avanti il più possibile in CL.
Se poi faremo lercio fino a fine stagione, chi di dovere farà le valutazioni del caso.
 
Registrato
8 Aprile 2018
Messaggi
2,408
Reaction score
523
Bello riportarsi con la memoria a quel Milan, ma cercherei più terra terra assomiglianze col Milan di Montella o di Gattuso, ed anche sforzandomi mi sembra di non trovare un filotto più imbarazzevole.
 

Antokkmilan

Well-known member
Registrato
4 Dicembre 2021
Messaggi
5,428
Reaction score
2,551
Bello riportarsi con la memoria a quel Milan, ma cercherei più terra terra assomiglianze col Milan di Montella o di Gattuso, ed anche sforzandomi mi sembra di non trovare un filotto più imbarazzevole.
2 vittorie in 16 partite con Ancelotti con tanti campioni.
 
Registrato
23 Giugno 2018
Messaggi
10,333
Reaction score
6,423
Questi memorandum sono sempre utili, magari per i tifosi più giovani. Però la crisi di oggi per me non è assolutamente paragonabile a queste. Le sconfitte non sono solo sconfitte, sono catastrofi, partite non giocate in serie. Inoltre in Champions abbiamo sempre fatto la voce grossa: dubito supereremo gli ottavi, con questo andazzo. Sempre forza Milan, ma con gli occhi ben aperti
Ex post non sono paragonabili perché sappiamo che abbiamo vinto tutto. Due volte.
Alla fine della stagione 2001/2002 il “popolo” avrebbe salvato, forse, solo Sheva. Che però andava ceduto perché era scontento perché voleva vincere la Champions League.

Per i più giovani. Alla fine della stagione 2002:
Dida era quello della papera con il Leeds.
Maldini e Costacurta bolliti(dal 1997).
Serginho non sapeva difendere(e qui in effetti.. :asd:)
Pirlo scarto dell’Inter strapagato.
Gattuso fabbro coi piedi di marmo.
Ambrosini sempre rotto.
Rui Costa non è quello della Fiorentina(e anche qui ci stava).
Inzaghi gobbo tuffatore.
Sheva poverino non vincerà mai nulla con noi, fa bene a voler andare al Real.

Il Milan attuale sta attraversando un mese nerissimo e, oggettivamente, le prospettive non sembrano rosee. Ma chissà…
Poi se verrà fuori che abbiamo toccato l’apice l’anno scorso, ne prenderemo atto e ci toccherà sperare di non tornare indietro di 4 anni e di dover ripartire, per l’ennesima volta, dal famigerato “anno zero”.
 

Antokkmilan

Well-known member
Registrato
4 Dicembre 2021
Messaggi
5,428
Reaction score
2,551
Sì, ma beccavamo 4 gol a partite anche da squadre imbarazzanti? non credo.
Deportivo- Milan 4-0 fuori dalla champions. Le scoppole ci sono- c’erano e ci saranno. Poi non è che se perdi 1-0 i punti che perdi sono di meno. Perdere 1-0 per 10 partite di file è peggio che perdere due partite per 5-0. Bisogna anche ragionare un attimo in proporzione. Il Milan di Ancelotti per 5 partite di fila perse 3-1 e 1-0 nel 2007.
 
Registrato
8 Aprile 2018
Messaggi
2,408
Reaction score
523
Deportivo- Milan 4-0 fuori dalla champions. Le scoppole ci sono- c’erano e ci saranno. Poi non è che se perdi 1-0 i punti che perdi sono di meno. Perdere 1-0 per 10 partite di file è peggio che perdere due partite per 5-0. Bisogna anche ragionare un attimo in proporzione. Il Milan di Ancelotti per 5 partite di fila perse 3-1 e 1-0 nel 2007.

Capisco quel che vuoi dire, ma a me fa più impressione 5-1 dal Sassuolo che un 4-0 dal Deportivo (quel Deportivo) in CL.
 

Lineker10

Senior Member
Registrato
20 Giugno 2017
Messaggi
27,575
Reaction score
11,956
Stagione 2001/2002.
Calciomercato faraonico: arrivano Rui Costa per 85 miliardi di lire e Inzaghi pagato 70 miliardi, più Pirlo, considerato da tutti uno scarto dell’Inter,pagato 35 miliardi. Più vari innesti.
Dopo la parentesi Terim(4 vittorie, 2 sconfitti 4 pareggi), all’undicesima giornata arriva “il perdente”(cit) Carlo Ancelotti.
Esordio con un Milan Piacenza 0 a 0.
Seguiranno sei partite con 4 vittorie stentate, un pareggio e una sconfitta.
Prima crisi. Inizio del girone di ritorno: buio totale. 9 partite con 1 vittoria(Venezia), 5 pareggi(Brescia, Fiorentina, Lazio, Perugia, Atalanta), 3 sconfitte(Udinese, Inter, Bologna).
In coppa UEFA rischiamo di farci sbattere fuori dal Roda Jc(1 a 0 fuori casa, sconfitta 1 a 0 a San Siro e passaggio del turno ai rigori)e usciamo contro il Borussia Dortmund dopo una sonora bastonata all’andata.
La società conferma la fiducia all’allenatore e chiudiamo il campionato con rendimento altalenante, riusciamo ad agganciare il quarto posto in extremis superando il Chievo solo alla penultima giornata nonostante i pesanti investimenti fatti in estate. La prima stagione del Milan di Ancelotti si chiude con 10 vittorie, 5 sconfitte, 9 pareggi.
La società, nonostante il rendimento non all’altezza dei più di 200 miliardi spesi(uno sproposito per l’epoca. Per noi sarebbero uno sproposito anche ora, ndr), considera soddisfacente la sola qualificazione ai preliminari di CL e conferma l’allenatore.

Stagione 2002/2003.
Calciomercato estivo: colpo Nesta, arrivano Seedorf(ai tempi dato per bollito), Tomasson(chi?) e Rivaldo, torna Dida(“quello della papera contro il Leeds).
Dopo aver superato a fatica il preliminare solo grazie al gol in trasferta contro lo Slovan Liberec, inizio convincente in campionato con 5 vittorie e un pareggio nelle prime 6.
A ottobre primi scricchiolii con 2 sconfitte e una vittoria in 3 partite.
Riusciamo a risollevarci dal punto di vista dei risultati ma non del gioco e chiudiamo il girone d’andata con altre 8 partite con 6 vittorie poco convincenti e 2 pareggi(Brescia e Empoli).
Nel frattempo passiamo agevolmente il primo girone di CL, nonostante le due sconfitte nelle ultime due(ma a primo posto già acquisito).
Seconda crisi. Girone di ritorno: di nuovo buio totale. Nelle prime 8 vinciamo solo con Modena e Torino perdendone 2(Udinese e Perugia) e pareggiandone 4(Lazio, Atalanta, Reggina e Chievo).
Nelle successive tre otteniamo due vittorie con Juventus e Inter, intervallate dall’ennesima sconfitta(Parma).
Dopo il derby altre due sconfitte di fila: Empoli e Roma.
Il percorso in CL ci fa sognare e tiene l’allenatore al suo posto.
Chiudiamo il campionato con altre due vittorie(Como e Bologna) e due sconfitte(Brescia e Piacenza).
La stagione si chiude col trionfo di Manchester e la coppa Italia in omaggio.

Stagione 2004/2005
Campionato tra luci e ombre avaro di soddisfazione con solo l’obiettivo minimo centrato.
Terza crisi. La stagione si chiude con uno dei più grossi capitomboli della nostra storia.
La società conferma l’allenatore e il gruppo, che ormai viene però dato per finito da tifosi e opinione pubblica.

Stagione 2005/2006.
Campionato nuovamente avaro di soddisfazioni.
In CL rischiamo di compromettere il passaggio del turno con due pareggi(Schalke e PSV) e una sconfitta(PSV) tra la seconda e la quarta giornata, ma riusciamo ad acciuffare il primo posto con una bella vittoria contro il Fenerbache e una sofferta vittoria contro lo Schalke).
La società conferma nuovamente allenatore e gruppo, sempre più dato per vecchio e bollito.

Stagione 2006/2007.
In campionato si parte bene con tre vittorie di file.
Quarta crisi. Dalla quarta alla sedicesima giornata 2 vittorie(di misura per 1 a 0 contro Chievo e Messina), 7 pareggi e 4 sconfitte.
Nel frattempo, nel girone di CL raccogliamo tre vittorie, un pareggio e due sconfitte e riusciamo a passare come primi essenzialmente grazie alla pochezza degli avversari(Lilla, AEK Atene e Anderlecht).
Confermata fiducia all’allenatore e al gruppo.
Chiudiamo il campionato con un buon redimento e in CL ci prendiamo la rivincita sul Liverpool, portandoci a casa la settima.



Come si può vedere, i periodi di crisi li abbiamo avuti anche con uno dei Milan più forti della nostra gloriosa Storia. A maggior ragione non dovrebbe sorprendere, né creare particolare turbamento, averli con l’attuale Milan.
Non so come andrà finire l’attuale crisi in corso, ma con lo spirito disfattista che circola in questi giorni, se accolto dalla società di allora, non avremmo vissuto una della più grandi Epopee della Storia del Calcio.
Calma e gesso e…FORZA MILAN!
Apprezzo il tentativo ma carissimo le pietre sono già legate al collo e siamo pronti a buttarci, tanto il mondo è uno schifo e un meteorite probabilmente arriverà domattina a spazzare via la vita dal pianeta...
E tu ti permetti addirittura di non essere disfattista? :D

Scherzi a parte, come detto da tanti la differenza sostanziale è che quel Milan era pieno zeppo di campioni che avevano dentro di se tutte le risorse per superare ogni crisi, grande e piccola.
Questo invece è un Milan giovane che deve ancora farsi il pelo sullo stomaco.

Ma io resto dell'idea che questo periodo cosi drammatico sia necessario per completare il cerchio e poi aprire davvero un ciclo. O meglio, se e come lo supereremo determina chi saremo, come successo tante volte anche a quel Milan come hai ben scritto, perchè le vittore si costruiscono attraverso le sconfitte e il superamento delle difficoltà (come credo possa insegnare anche la vita di ciascuno di noi, tra l'altro).
Come andranno le cose non lo sa nessuno. Vedremo e speriamo a bene.
 
Alto
head>