esatto. E non trascurerei il fatto che i cinesi, anche per un motivo politico interno, al di là della mera propaganda, non è che vedano l’ora di gestire una grana “Taiwan”.
Il modello di annessione preferito sarebbe, per loro, una annessione per sfera di influenza. Taiwan e mainland sono già fortemente interconnesse, sul piano economico e culturale, la mainland non ha l’esigenza di controllarne tutto, basterebbe fissarne i paletti della politica internazionale e commerciale.
Un attacco militare scaturirebbe una ferita all’interno della nazione difficile da sanare, e questo lederebbe gli interessi di una leadership che, seppur dittatoriale, non può ignorare il “sentiment” della popolazione: non dimentichiamoci che per motivi culturali e linguistici i Taiwanesi sono più cinesi dei cittadini di Hong Kong, ma per certi aspetti persino più dei cittadini della mainland. E molti taiwanesi non lo negano affatto, sebbene è moda tra le ultime generazioni -specie tra i ricchi- giocare a “tu vuo’ fa l’americano”…
Questa è una delle ragioni per cui aree della ROC raggiungibili a nuoto, come l’isola di Jinmen, non sono state mai attaccate da decenni e non lo saranno facilmente nel prossimo futuro.