Washington Post: abolire la carta igienica. Nuove regole green.

Maurizio91

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Un editoriale del Washington Post propone una nuova soluzione per la salvaguardia dell'ambiente: abolire la carta igienica.

"Ogni anno, scarichiamo nel water milioni di alberi di foreste canadesi: fermiamoci.
Ci pensiamo quando stiamo lì comodamente seduti? Probabilmente no. Spendiamo almeno 30 dollari all'anno per la carta igienica: lo stesso prezzo di un discreto bidet economico.

Ma attenzione anche all'eccessivo uso del bidet: non bisogna sprecare troppa acqua. Tra le proposte ecoambientaliste c'è quella di fare la doccia solo se strettamente necessario, magari una sola volta alla settimana. Con il getto preferibilmente ghiacciato, che ritempra le membra e abbassa i consumi energetici. C'è anche chi chiede che la biancheria intima la si cambi una volta ogni sette giorni. Al gabinetto, occhio allo sciacquone: meglio utilizzarlo solo dopo una sufficiente quantità di feci accumulate.
Alcune cose forse sensate, altre folli (come l'utilizzo dello sciacquone solo dopo aver accumulato feci).

Quella sensata è il getto ghiacciato per abbassare i consumi energetici, ma più in generale diventare più resistenti al freddo. Qualcuno mi spieghi come ho fatto a superare l'inverno con una semplice coperta, mentre altri che vivono nel mio stesso paese hanno passato 4 mesi abbondanti con la stufa/termosifoni, per almeno 3 ore/giorno (e non vivo mica in Alaska). Quindi o io sono un supereroe, o tanta gente (=milioni di persone) hanno una tolleranza al freddo pari a zero. Una mia amica ce l'ha esattamente a zero; credo che si sia convinta del fatto che al primissimo sentore di freddo debba riparare con una fonte di calore. Non le passa per la testa che al sentire freddo potrebbe rispondere.. resistendo (wow, che scoperta astrofisica).

Se nel 2023 i giornali devono ricorrere a proposte del genere è anche perché, clamorosamente, si sono perse delle basi..basilari, come resistere al freddo. Allora ha ragione Galimberti quando dice che questa società è per sua natura destinata a scomparire: quando un occidentale ha fame, deve limitarsi ad allungare il braccio e aprire il frigo. Fuori dalla culla sicura, fatta di frigoriferi e 3-4 supermercati nel raggio di 3km, saremmo tutti spacciati nel giro di due settimane.


L'altro limite, aggiungerei io, è che la gente non è assolutamente disposta a fare UN SOLO PASSO all'indietro. Quello che ormai abbiamo, non lo vogliamo mollare. Mi ricorda l'intervista a una tizia che fece la prima edizione del grande fratello: lavorava a 2.000 euro al mese come hostess, poi con la TV guadagnava quei soldi in un giorno. Poi ovviamente è finita nel dimenticatoio, ma a quel punto non era più disposta a tornare a fare la hostess, riducendosi a dover tornare a vivere da sua madre a 45 anni suonati.

"Io sono nato con le bistecche, sgommando smog col macchinone, voglio acqua infinita, voglio le cose di carta e di plastica, e dormire con tutta la casa riscaldata. Sono nato così e voglio morire così. Non sono disposto a privarmi di niente".
Questa mentalità debole palesa una scarsa personalità (scambiata paradossalmente per machismo ("io resisto e continuo a fare le stesse cose, vado contro il sistema") che porterà questa società a scomparire.
 
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Alcune cose forse sensate, altre folli (come l'utilizzo dello sciacquone solo dopo aver accumulato feci).

Quella sensata è il getto ghiacciato per abbassare i consumi energetici, ma più in generale diventare più resistenti al freddo. Qualcuno mi spieghi come ho fatto a superare l'inverno con una semplice coperta, mentre altri che vivono nel mio stesso paese hanno passato 4 mesi abbondanti con la stufa/termosifoni, per almeno 3 ore/giorno (e non vivo mica in Alaska). Quindi o io sono un supereroe, o tanta gente (=milioni di persone) hanno una tolleranza al freddo pari a zero. Una mia amica ce l'ha esattamente a zero; credo che si sia convinta del fatto che al primissimo sentore di freddo debba riparare con una fonte di calore. Non le passa per la testa che al sentire freddo potrebbe rispondere.. resistendo (wow, che scoperta astrofisica).

Se nel 2023 i giornali devono ricorrere a proposte del genere è anche perché, clamorosamente, si sono perse delle basi..basilari, come resistere al freddo. Allora ha ragione Galimberti quando dice che questa società è per sua natura destinata a scomparire: quando un occidentale ha fame, deve limitarsi ad allungare il braccio e aprire il frigo. Fuori dalla culla sicura, fatta di frigoriferi e 3-4 supermercati nel raggio di 3km, saremmo tutti spacciati nel giro di due settimane.


L'altro limite, aggiungerei io, è che la gente non è assolutamente disposta a fare UN SOLO PASSO all'indietro. Quello che ormai abbiamo, non lo vogliamo mollare. Mi ricorda l'intervista a una tizia che fece la prima edizione del grande fratello: lavorava a 2.000 euro al mese come hostess, poi con la TV guadagnava quei soldi in un giorno. Poi ovviamente è finita nel dimenticatoio, ma a quel punto non era più disposta a tornare a fare la hostess, riducendosi a dover tornare a vivere da sua madre a 45 anni suonati.

"Io sono nato con le bistecche, sgommando smog col macchinone, voglio acqua infinita, voglio le cose di carta e di plastica, e dormire con tutta la casa riscaldata. Sono nato così e voglio morire così. Non sono disposto a privarmi di niente".
Questa mentalità debole palesa una scarsa personalità (scambiata paradossalmente per machismo ("io resisto e continuo a fare le stesse cose, vado contro il sistema") che porterà questa società a scomparire.
A me sta pure bene tutto il discorso di risparmio energetico e tutte le azioni a favore dell' ambiente.
Solo un demente non vede che non piove praticamente più, che fa sempre più caldo, che il petrolio ed il metano non sono infiniti.
Che le microplastiche le abbiamo ormai nelle nostre cellule.

Eccetera eccetera, solite cose.

Che fa ridere, è che ci propongono di rinunciare alle cose PRIMARIE.

Perchè, in sto mondo dove pare ( a volte plausibilmente) che l' unica cosa da fare per tamponare la situazione sia una sorta di decrescita felice, non si inizia da cio' che è secondario?

Iniziamo ad abolire Ferrari, Lamborghini, voli privati, case gigantesche, motoscafi, yacth e tutta una lunga serie di beni e servizi non certo essenziali.

Devono proprio venire a rompermi le palle a me che voglio solo pulirmi il **** ?!
Mi sembra di sognare.

Ripeto: mi voglio solo pulire il ****, Santo cielo.
 
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Un editoriale del Washington Post propone una nuova soluzione per la salvaguardia dell'ambiente: abolire la carta igienica.

"Ogni anno, scarichiamo nel water milioni di alberi di foreste canadesi: fermiamoci.
Ci pensiamo quando stiamo lì comodamente seduti? Probabilmente no. Spendiamo almeno 30 dollari all'anno per la carta igienica: lo stesso prezzo di un discreto bidet economico.

Ma attenzione anche all'eccessivo uso del bidet: non bisogna sprecare troppa acqua. Tra le proposte ecoambientaliste c'è quella di fare la doccia solo se strettamente necessario, magari una sola volta alla settimana. Con il getto preferibilmente ghiacciato, che ritempra le membra e abbassa i consumi energetici. C'è anche chi chiede che la biancheria intima la si cambi una volta ogni sette giorni. Al gabinetto, occhio allo sciacquone: meglio utilizzarlo solo dopo una sufficiente quantità di feci accumulate.
Io mi sono portato avanti con l'ausilio di certa carta stampata: facile ed ecosostenibile :asd:

Detto ciò, queste sono assolutamente follie.
Chi sostiene sta roba è totalmente distaccato dalla realtà, e non mi stupisce arrivino dagli USA dove esiste un enorme problema culturale.
 

Maurizio91

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A me sta pure bene tutto il discorso di risparmio energetico e tutte le azioni a favore dell' ambiente.
Solo un demente non vede che non piove praticamente più, che fa sempre più caldo, che il petrolio ed il metano non sono infiniti.
Che le microplastiche le abbiamo ormai nelle nostre cellule.

Eccetera eccetera, solite cose.

Che fa ridere, è che ci propongono di rinunciare alle cose PRIMARIE.

Perchè, in sto mondo dove pare ( a volte plausibilmente) che l' unica cosa da fare per tamponare la situazionoe sia una sorta di decrescita felice, non si inizia da cio' che è secondario?

Iniziamo ad abolire Ferrari, Lamborghini, voli privati, case gigantesche, motoscafi, yatch e tutta una lunga serie di beni e servizi non certo essenziali.

Devono proprio venire a rompermi le palle a me che voglio solo pulirmi il **** ?!
Dici bene. Anzi benissimo. E' nel giro di due commenti, il mio e il tuo, che si palesa il fallimento infinito di questa società.
Non succede quello che dici perché da un lato si vuol risparmiare con metodi anche folli; dall'altro però, la società deve continuare a basarsi sui soldi, la cui quantità crea una vera e proprio graduatoria. Quindi l'ordine cronologico degli interventi non deve avvenire come logica vorrebbe, dai più gravi ai meno gravi, ma dai ceti più poveri fino ad eventualmente (cioè mai) i ricchi. Perché? Perché i ricchi sono...ricchi, quindi loro casomai pagano anche di più, continuando a girare in yacht e ferrari. Il 99.9% della popolazione tornerà anche al medioevo, ma dalla costa continueremo a vedere gli yacht.

Qualcuno allora penserà "se non risparmiano loro, me ne frego anch'io e continuo come prima". Peccato che i ricchi quelli veri hanno soldi da passare a 10 generazioni, la gente normale è tanto se lascia una casa+50k al figlio, che mai potrà continuare a vivere nel benessere con un grave aumento dei prezzi. Il risparmio della gente normale serve a loro stessi (viventi attuali e figli e nipoti in arrivo). Ai ricchi non cambia nulla in ogni caso.
 
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Un editoriale del Washington Post propone una nuova soluzione per la salvaguardia dell'ambiente: abolire la carta igienica.

"Ogni anno, scarichiamo nel water milioni di alberi di foreste canadesi: fermiamoci.
Ci pensiamo quando stiamo lì comodamente seduti? Probabilmente no. Spendiamo almeno 30 dollari all'anno per la carta igienica: lo stesso prezzo di un discreto bidet economico.

Ma attenzione anche all'eccessivo uso del bidet: non bisogna sprecare troppa acqua. Tra le proposte ecoambientaliste c'è quella di fare la doccia solo se strettamente necessario, magari una sola volta alla settimana. Con il getto preferibilmente ghiacciato, che ritempra le membra e abbassa i consumi energetici. C'è anche chi chiede che la biancheria intima la si cambi una volta ogni sette giorni. Al gabinetto, occhio allo sciacquone: meglio utilizzarlo solo dopo una sufficiente quantità di feci accumulate.
Io dimezzerei la popolazione della terra.
 
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Un editoriale del Washington Post propone una nuova soluzione per la salvaguardia dell'ambiente: abolire la carta igienica.

"Ogni anno, scarichiamo nel water milioni di alberi di foreste canadesi: fermiamoci.
Ci pensiamo quando stiamo lì comodamente seduti? Probabilmente no. Spendiamo almeno 30 dollari all'anno per la carta igienica: lo stesso prezzo di un discreto bidet economico.

Ma attenzione anche all'eccessivo uso del bidet: non bisogna sprecare troppa acqua. Tra le proposte ecoambientaliste c'è quella di fare la doccia solo se strettamente necessario, magari una sola volta alla settimana. Con il getto preferibilmente ghiacciato, che ritempra le membra e abbassa i consumi energetici. C'è anche chi chiede che la biancheria intima la si cambi una volta ogni sette giorni. Al gabinetto, occhio allo sciacquone: meglio utilizzarlo solo dopo una sufficiente quantità di feci accumulate.
abbassare l'aria condizionata nei vostri negozi di lerda no?

in estate sembra di stare al polo nord e si prendono le bronchiti come se piovesse.
 

MasterGorgo

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Alcune cose forse sensate, altre folli (come l'utilizzo dello sciacquone solo dopo aver accumulato feci).

Quella sensata è il getto ghiacciato per abbassare i consumi energetici, ma più in generale diventare più resistenti al freddo. Qualcuno mi spieghi come ho fatto a superare l'inverno con una semplice coperta, mentre altri che vivono nel mio stesso paese hanno passato 4 mesi abbondanti con la stufa/termosifoni, per almeno 3 ore/giorno (e non vivo mica in Alaska). Quindi o io sono un supereroe, o tanta gente (=milioni di persone) hanno una tolleranza al freddo pari a zero. Una mia amica ce l'ha esattamente a zero; credo che si sia convinta del fatto che al primissimo sentore di freddo debba riparare con una fonte di calore. Non le passa per la testa che al sentire freddo potrebbe rispondere.. resistendo (wow, che scoperta astrofisica).

Se nel 2023 i giornali devono ricorrere a proposte del genere è anche perché, clamorosamente, si sono perse delle basi..basilari, come resistere al freddo. Allora ha ragione Galimberti quando dice che questa società è per sua natura destinata a scomparire: quando un occidentale ha fame, deve limitarsi ad allungare il braccio e aprire il frigo. Fuori dalla culla sicura, fatta di frigoriferi e 3-4 supermercati nel raggio di 3km, saremmo tutti spacciati nel giro di due settimane.


L'altro limite, aggiungerei io, è che la gente non è assolutamente disposta a fare UN SOLO PASSO all'indietro. Quello che ormai abbiamo, non lo vogliamo mollare. Mi ricorda l'intervista a una tizia che fece la prima edizione del grande fratello: lavorava a 2.000 euro al mese come hostess, poi con la TV guadagnava quei soldi in un giorno. Poi ovviamente è finita nel dimenticatoio, ma a quel punto non era più disposta a tornare a fare la hostess, riducendosi a dover tornare a vivere da sua madre a 45 anni suonati.

"Io sono nato con le bistecche, sgommando smog col macchinone, voglio acqua infinita, voglio le cose di carta e di plastica, e dormire con tutta la casa riscaldata. Sono nato così e voglio morire così. Non sono disposto a privarmi di niente".
Questa mentalità debole palesa una scarsa personalità (scambiata paradossalmente per machismo ("io resisto e continuo a fare le stesse cose, vado contro il sistema") che porterà questa società a scomparire.
Triste vedere una specie che si attacca al bordo dell'orinale per non venir risucchiata.
E' evidente che i limiti che abbiamo sono insiti nel nostro ego che polverizza ogni sparuto tentativo di ragionare come moltitudine. Qualsiasi risorsa per noi é consumabile o meno non secondo un ordine etico ma meramente numerico e la fine sarà scontata.
E' come uscire da 10 anni di 41bis e rimanere bloccati in ascensore con Carlize Theron che ci spiega i pro e contro dell' utilizzo di anticoncezionali ritardanti.
 
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