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Alcune cose forse sensate, altre folli (come l'utilizzo dello sciacquone solo dopo aver accumulato feci).Un editoriale del Washington Post propone una nuova soluzione per la salvaguardia dell'ambiente: abolire la carta igienica.
"Ogni anno, scarichiamo nel water milioni di alberi di foreste canadesi: fermiamoci.
Ci pensiamo quando stiamo lì comodamente seduti? Probabilmente no. Spendiamo almeno 30 dollari all'anno per la carta igienica: lo stesso prezzo di un discreto bidet economico.
Ma attenzione anche all'eccessivo uso del bidet: non bisogna sprecare troppa acqua. Tra le proposte ecoambientaliste c'è quella di fare la doccia solo se strettamente necessario, magari una sola volta alla settimana. Con il getto preferibilmente ghiacciato, che ritempra le membra e abbassa i consumi energetici. C'è anche chi chiede che la biancheria intima la si cambi una volta ogni sette giorni. Al gabinetto, occhio allo sciacquone: meglio utilizzarlo solo dopo una sufficiente quantità di feci accumulate.
Quella sensata è il getto ghiacciato per abbassare i consumi energetici, ma più in generale diventare più resistenti al freddo. Qualcuno mi spieghi come ho fatto a superare l'inverno con una semplice coperta, mentre altri che vivono nel mio stesso paese hanno passato 4 mesi abbondanti con la stufa/termosifoni, per almeno 3 ore/giorno (e non vivo mica in Alaska). Quindi o io sono un supereroe, o tanta gente (=milioni di persone) hanno una tolleranza al freddo pari a zero. Una mia amica ce l'ha esattamente a zero; credo che si sia convinta del fatto che al primissimo sentore di freddo debba riparare con una fonte di calore. Non le passa per la testa che al sentire freddo potrebbe rispondere.. resistendo (wow, che scoperta astrofisica).
Se nel 2023 i giornali devono ricorrere a proposte del genere è anche perché, clamorosamente, si sono perse delle basi..basilari, come resistere al freddo. Allora ha ragione Galimberti quando dice che questa società è per sua natura destinata a scomparire: quando un occidentale ha fame, deve limitarsi ad allungare il braccio e aprire il frigo. Fuori dalla culla sicura, fatta di frigoriferi e 3-4 supermercati nel raggio di 3km, saremmo tutti spacciati nel giro di due settimane.
L'altro limite, aggiungerei io, è che la gente non è assolutamente disposta a fare UN SOLO PASSO all'indietro. Quello che ormai abbiamo, non lo vogliamo mollare. Mi ricorda l'intervista a una tizia che fece la prima edizione del grande fratello: lavorava a 2.000 euro al mese come hostess, poi con la TV guadagnava quei soldi in un giorno. Poi ovviamente è finita nel dimenticatoio, ma a quel punto non era più disposta a tornare a fare la hostess, riducendosi a dover tornare a vivere da sua madre a 45 anni suonati.
"Io sono nato con le bistecche, sgommando smog col macchinone, voglio acqua infinita, voglio le cose di carta e di plastica, e dormire con tutta la casa riscaldata. Sono nato così e voglio morire così. Non sono disposto a privarmi di niente".
Questa mentalità debole palesa una scarsa personalità (scambiata paradossalmente per machismo ("io resisto e continuo a fare le stesse cose, vado contro il sistema") che porterà questa società a scomparire.