Non c'è una soluzione definitiva al momento purtroppo (tanto ormai è evidente che i vaccini attuali non risolvono il problema), ma secondo me i danni possono essere limitati così:
1) potenziare le cure domiciliari e soprattutto imporre ai medici di base, o a chi per loro, un monitoraggio serio di chi è malato (per esperienza personale attualmente in gran parte se ne sbattono e si limitano a recepire la notizia che sei malato per poi sparire);
2) frequente utilizzo del tampone salivare (che è l'unico metodo non invasivo che garantisce che un soggetto non è contagioso) in sostituzione dell'insensato greenpass o utilizzo di altri test se efficaci e non invasivi;
3) curare seriamente i malati soprattutto nelle prime fasi, senza ostracismo da parte di istituzioni e personaggi che hanno mentito sulla pandemia dando informazioni errate una dietro l'altra ("in Cina non c'è alcuna epidemia", "contagio quasi impossibile", "trattasi di semplice influenza", "mascherine inutili, bastano distanziamento e starnutire nell'interno del gomito", "idrossiclorichina, remdesivir e cura al plasma non funzionano", "astrazeneca è sicuro per tutti! no anzi solo per i giovani! no no anzi solo per i vecchi", "i vaccinati non possono contagiare e contagiarsi",....);
4) tracciamento serio;
5) basta propaganda alla cieca pro-vaccini a opera delle istituzioni, da sostituire con un'informazione seria a corretta; chi lo desidera può vaccinarsi ma deve essere messo al corrente di tutti i rischi di ogni singolo vaccino, deve essere informato di eventuali esami utili prima di sottoporsi il vaccino, il medico e lo stato si devono assumere la responsabilità, in ogni sede, di eventuali eventi avversi e del mancato funzionamento del vaccino.