"Truffa Covid", manifestazione il 5 settembre a Roma.

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non è assolutamente vero e non solo per il covid19.
se tu esponi tot. persone alle medesime condizioni non avrai mai il 100% di reazione simile dal campione.
e l'ennesima prova l'hai anche per tale coronavirus.
a parità di tempo e azioni trascorse con un contagiato c'è chi prende il coronavirus e chi no.
poi che sia per questioni genetiche,di salute,di alimentazione etc è da studiare.
su questo puoi discutere,non sulla differenza tra le persone.
ci sono persone che da tanti anni non prendono alcuna malattia,nonostante siano esposte insieme ad altri alle medesime occasioni.




e chi ha parlato dell'aperto ?
io sto parlando in generale delle regole alquanto opinabili.
a parte che alcuni pasdaran della "cautela" hanno messo l'obbligo prescindendo dal distanziamento sociale pure all'aperto,addirittura c'è chi ha imposto il coprifuoco
Confondi contagio con sviluppo della patologia associata. A parità di condizioni, e cioè stesso tempo trascorso a contatto con un positivo alla stessa distanza e nello stesso luogo, avrai lo stesso risultato nel 99,9%(giusto perché in medicina il 100% non esiste) . Che poi alcuni sviluppino i sintomi e altri no è un altro discorso. Quello dipende dall’efficienza del sistema immunitario, dalla memoria immunitaria relativa allo specifico patogeno, dalla cross protection derivante dall’essere venuti in contatto in passato con patogeni simili ecc.
Ma se hai a che fare con un virus che, tra le sue caratteristiche, ha anche quella di essere contagioso anche in assenza di sintomi, mi sembra inevitabile prestare molta più attenzione.

Per quanto riguarda le regole, l’ho scritto diverse volte: ci sono evidenti contraddizioni. E, anzi, alcune regole, soprattutto quelle imposte durante l’emergenza, erano ai limiti dell’anti-scientifico se non oltre. Ma il punto era che gli esempi che hai citato erano, a mio parere, poco calzanti.
 
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io so solo che quando c'era davvero il macello a marzo hanno insabbiato tanti di quei morti e malati che dio solo lo sa. quell'asino di borrelli si presentava sempre davanti alle tv alle 6 a dire, ridire e ripetere in continuazione le percentuali della gente che moriva con 1, 2 o 3 patologie pregresse come a voler inculcare che morivano solo quelli già mezzi morti. patologie pregresse come la pressione alta o l'obesità, per dire.
e quelli che dicono che i numeri sono stati gonfiati non han rispetto perle migliaia di morti passati sotto traccia, vivono su marte.

che poi il governo allora ed adesso ci stia marciando e mangiando schifosamente sopra è tutt'un altro discorso che dire che il covid non esiste.

Beh sì, a livello comunicativo hanno fatto un macello pazzesco. Anche se non penso che abbiano voluto “insabbiare” i morti, semplicemente c’erano limiti enormi nella capacità di diagnosi.
A quanto hai scritto, aggiungo che nessuno parla dei “danni collaterali” di tutto quello che è successo. Non si parla di quanti siano morti perché non è stato possibile prestare assistenza tempestiva né di quanti hanno subito danni permanenti, con conseguente riduzione dell’aspettativa di vita. Perché farsi un mese in terapia intensiva non è una passeggiata di salute. Se una persona ha subito danni cardiaci permanenti e fra un anno muore di infarto, nelle statistiche ufficiali non verrà(giustamente)contata tra i “morti-Covid”, però...
 
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