Times: "Nord Stream colpito da USA, Norvergia complice"

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putin è un caprone quindi potrebbe volerlo, ma poi come a risiko se consumi tutto nell'attacco non hai più difese....
vedremo.
come uomini l'ucraina come sta messa? perchè se ci sono quelli per me non hanno altri intoppi.
Tranquillo che finiti i mercenari e quelli della Polonia, invocheranno il nostro intervento per difendersi dalla conquista planetaria della Russia e Cina..
quindi la carne da cannone c'è l'hanno..

Basta insinuare che non si può non difendere la patria e i polli prenderanno il volo..
 
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putin è un caprone quindi potrebbe volerlo, ma poi come a risiko se consumi tutto nell'attacco non hai più difese....
vedremo.
come uomini l'ucraina come sta messa? perchè se ci sono quelli per me non hanno altri intoppi.
Hanno avuto le loro perdite, ma hanno un bel fiume di volontari a disposizione, gente motivata.
I russi no.
 
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I russi cercheranno di sedersi ad un tavolo dopo aver occupato interamente il Donbass per trattare su ciò che avevo immaginato fin dal day one, ovvero un accordo di pace che verta sul riconoscimento internazionale della Crimea russa e su qualche forma di autotutela del Donbass su modello Bosnia Erzegovina.
Ma per quanto riguarda il Donbass, siam sicuri che ci sia una maggioranza filo-russa così schiacciante da consentire un’amministrazione pacifica, diretta o indiretta, da parte della Russia? Lo chiedo perché i putiniani di casa nostra hanno sempre sostenuto che ci fosse una sistematica oppressione di russi da parte degli ucraini(qualcuno di loro ha persino parlato di genocidio…), ma mi sembra non ci siano state le dinamiche, come per esempio la levata di massa della popolazione civile, che solitamente si vedono quando arriva il “liberatore” e che gli consentono di prendere il controllo in tempi brevissimi e senza particolare dispendio di energie.
 

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L’intento poteva essere quello, ma mi pare che gli stockaggi di gas non sono mai stati così pieni (soprattutto grazie al clima mite), e l’Europa si sta organizzando con altri fornitori (Qatar, Libia, ecc…) oppure comprando GNL. Ok che questo lo esportano gli americani, ma non dirmi che avevano bisogno di qualche miliardo in più. I prezzi son tornati quasi normali, ora sono “solo” il doppio del normale. E la Russia ha perso il suo mercato principale, riducendo di miliardi le proprie entrate.
C'è calo produttività e si è scoperto che il nucleare francese è un bluff. L'elettricità ha costi quadruplicati. I fornitori alternativi non sono affidabili (il Qatar paga persino gli spettatori per andare allo stadio) e gli USA finché rimane Biden e la cricca democratica al potere RIFIUTANO di vendere gas all'Europa con il chiaro intento di rallentare la UE.

E in più come fai notare abbiamo le spie russe che dicono che fa caldo e che i stoccaggi sono pieni e quindi non bisogna fare niente. O peggio gli inventori di queste notizie lo fanno per cercare qualche privatizzazione amichevole tipo regalare Eni a Lapo.
 
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Ma per quanto riguarda il Donbass, siam sicuri che ci sia una maggioranza filo-russa così schiacciante da consentire un’amministrazione pacifica, diretta o indiretta, da parte della Russia? Lo chiedo perché i putiniani di casa nostra hanno sempre sostenuto che ci fosse una sistematica oppressione di russi da parte degli ucraini(qualcuno di loro ha persino parlato di genocidio…), ma mi sembra non ci siano state le dinamiche, come per esempio la levata di massa della popolazione civile, che solitamente si vedono quando arriva il “liberatore” e che gli consentono di prendere il controllo in tempi brevissimi e senza particolare dispendio di energie.
Ma figurati.

Se la gente del Donbass vivesse nell' inferno in terra, si sarebbe spostata 100 km più a destra in Russia, non penso siano scemi.

Il Donbass è ricco, non sarà l' ultima delle ragioni, va.
 
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Ma per quanto riguarda il Donbass, siam sicuri che ci sia una maggioranza filo-russa così schiacciante da consentire un’amministrazione pacifica, diretta o indiretta, da parte della Russia? Lo chiedo perché i putiniani di casa nostra hanno sempre sostenuto che ci fosse una sistematica oppressione di russi da parte degli ucraini(qualcuno di loro ha persino parlato di genocidio…), ma mi sembra non ci siano state le dinamiche, come per esempio la levata di massa della popolazione civile, che solitamente si vedono quando arriva il “liberatore” e che gli consentono di prendere il controllo in tempi brevissimi e senza particolare dispendio di energie.
Ma infatti sono solo delle fregnacce inutili, propaganda ripetuta senza sapere ciò di cui si parla.
Detto ciò, io non parlo di un Donbass sotto tutela russa, ma di un Donbass indipendente amministrato in codominio (duplice presidente, uno ucraino e uno russo) come fatto appunto per la bosnia tra musulmani bosniaci e serbi
 

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Ma infatti sono solo delle fregnacce inutili, propaganda ripetuta senza sapere ciò di cui si parla.
Detto ciò, io non parlo di un Donbass sotto tutela russa, ma di un Donbass indipendente amministrato in codominio (duplice presidente, uno ucraino e uno russo) come fatto appunto per la bosnia tra musulmani bosniaci e serbi
Non è zona mista ed è una zona molto vasta. Al di là delle fregnacce dei nazionalisti ucraini non dobbiamo pensare ai fascisti che impedivano agli sloveni di parlare la propria lingua ma a un eventuale presidente svizzero che cerca di togliere l'italiano e il francese pretendendo il monopolio del tedesco in Svizzera.
In pratica uno stato in default si è svegliato e ha cercato di opprimere una grossa minoranza consolidata nel territorio che controlla pure le zone più produttive.
Diverso è il discorso verso gli ungheresi (radicati ma in una zona molto piccola) e i polacchi (politiche di genocidio che vanno avanti da decenni).
Uno stato condomino non servirebbe molto: le zone miste sono molto poche, si trovano ad ovest e sono frutto di colonizzazione recente.
 
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Ma per quanto riguarda il Donbass, siam sicuri che ci sia una maggioranza filo-russa così schiacciante da consentire un’amministrazione pacifica, diretta o indiretta, da parte della Russia? Lo chiedo perché i putiniani di casa nostra hanno sempre sostenuto che ci fosse una sistematica oppressione di russi da parte degli ucraini(qualcuno di loro ha persino parlato di genocidio…), ma mi sembra non ci siano state le dinamiche, come per esempio la levata di massa della popolazione civile, che solitamente si vedono quando arriva il “liberatore” e che gli consentono di prendere il controllo in tempi brevissimi e senza particolare dispendio di energie.

fino al 2014 esisteva una grande maggioranza filo-Russa nel Dombass anche perchè la maggioranza della popolazione in queste aree ha nonni e parenti in Russia, che si erano spostati durante l'Unione Sovietica per lavorare nelle miniere e nelle industrie locali. Ora non li vogliono nemmeno vedere in fotografia.
 

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Ma davvero? Sono due regioni. Una è completamente in mano ai russi e zero guerriglia al momento.
L'altra ha tutte le principali città tranne due in mano ai russi. Di nuovo zero guerriglia. Delle città in mano agli ucraini entrambe erano finite agli insorti nel 2014 e una di esse è circondata in aprile 2014 da ventimila soldati e con un contingente di 800 ha resistito fino a luglio...senza nascondersi nelle fogne e usando i civili come scudo come è avvenuto a Mariupol.

Non mi fiderei troppo di sondaggi e interviste. Lo stato ucraino è molto più invasivo di Cosa Nostra e tuttora abbiamo zone dove ti dicono che la mafia non esiste e che non hanno mai visto nessun mafioso.
 

Marilson

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Come riporta il Times oggi pomeriggio, dopo mesi in cui non si è trovata mezza prova dalle indagini sulla auto-sabotaggio russo è chiaro che il responsabile sia da cercare altrove.

Mentre ufficialmente continua l'indagine del procuratore generale tedesco (la scorsa settimana ha affermato che possa essere stato un paese occidentale, ndr), con la collaborazione di Svezia e Danimarca enza però la Russia clamorosamente che è la prima interessata detenendo la proprietà maggioritaria dei gasdotti, ora si espone uno dei giornalisti più accreditati in ambito geopolitico e militare già premio Pulitzer per le sue inchieste su Vietnam e Iraq.

Seymour Hersh ha avuto una fonte diretta che assicura mesi di riunioni riservate a pochi negli Stati Uniti in cui sostanzialmente era già sicuro colpire i gasdotti, l'oggetto di discussione era solamente la modalità migliore per non risultare incastrati dalle indagini.

Gli Stati Uniti, che già non vedevano di buon occhio la penetrazione energetica russa in Europa così come le posizioni di Macron e Scholtz per una maggiore indipendenza europea dagli Stati Uniti a fine 2021, temevano che Putin potesse usare i gasdotti per avere il vecchio continente più malleabile alle sue azioni.

A giugno dei subacquei qualificati della Marina, formati nella sede di Panama City, hanno piazzato esplosivi attivabili a distanza durante un'operazione nota della NATO chiamata Baltic Operations 22

C'è un motivo chiaro anche per aver usato loro e non le forze speciali, ovvero che queste ultime devono riferire tutto al Congresso e a un consiglio ristretto in primis presidenze di Camera e Senato.

All'inizio l'idea era farli esplodere entro 48 ore, poi la Casa Bianca ha voluto invece tardare tergiversando per un'operazione a distanza più avanti quando opportuno infatti a così poca distanza da un'operazione NATO chiaramente tutti gli occhi del mondo sarebbero stati innanzitutto sull'alleanza atlantica.


La Norvegia non è stata scelta per casualità ma per motivi specifici: negli ultimi anni la presenza americana in Norvegia si è espansa parecchio, la Marina norvegese è valida, i servizi segreti norvegesi sapevano che bloccare Nord Stream avrebbe significato anche diventare fornitore dell'Europa in misura maggiore oltre che far aumentare il prezzo energetico di cui sono esportatori.

A marzo gli americani responsabili dell'operazione si recano in Norvegia, insieme agli alleati norvegesi decidono la posizione dove piazzare le cariche di esplosivo: a largo di Bornholm è la posizione migliore.

Il 26 settembre un volo all'apparenza di monitoraggio della Marina norvegese rilascia il segnale sonar che innesca le cariche degli esplosivi C4 ad alta potenza.


L'esplosione non è stata causata casualmente in qualsiasi momento da navi, trivellazioni, onde sismiche presenti nel trafficato Baltico perchè la tecnologia è stata modificata affinchè solo un certo tipo di onde avrebbero innescato la carica.

questa storia, che quanto iddio voglia e' vera come l'acqua e' bagnata, dimostra ancora una volta che gli Stati Uniti d'America sono uno stato canaglia che da sempre pensa solo ed esclusivamente al suo interesse economico, da ottenere ad ogni costo e con ogni mezzo. Invasioni di stati sovrani con fabbricazione di prove false, colpi di stato, danneggiamento di infrastrutture chiave e molto altro. Non oserebbero per un secondo a riportarci nell'eta' della pietra se loro potesse causare un vantaggio. Il mio disprezzo verso di loro, repubblicani o democratici non fa alcuna differenza, e' infinito.
 
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