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Discorso bello e complesso. Lo condivido in gran parte. Da un lato è come la penso io, nell'arco di una stagione ci sono sempre alti e bassi, conta mantenere equilibrio e continuità fino in fondo. Poi vince il migliore (quasi sempre). Dall'altro io capisco l'umore della gente, anche di quelli sempre polemici e pessimisti, non è facile rassegnarsi al fatto che tifare significhi soffrire e gioire ed è cio che lo rende meraviglioso (fosse un'emozione piatta e uguale chi lo seguirebbe il Milan? Tu lo faresti? Io no).Il vero problema è che manca la cultura della sconfitta. Molti storceranno il naso, ma chiunque abbia praticato sport sa che vittoria e sconfitta sono l’essenza stessa della competizione. A mio parere, “cultura della sconfitta” e “cultura della vittoria” sono fondamentali per vivere in modo sano lo sport, sia da praticanti che da spettatori/tifosi: non si è delle divinità quando si vince, non si è delle persone ignobili quando si perde.
Anche perché il confine tra vittoria e sconfitta(o non vittoria) molto spesso è sottilissimo. Contro la Roma abbiamo fatto una discreta partita, due errori evitabilissimi nel finale e si è passati dal sognare la seconda stella alla lotta salvezza. Non ha senso.
Adesso vedremo come proseguirà la stagione. Ci sta anche che il ciclo di Pioli abbia raggiunto l’apice con lo scudetto e che adesso ci stiamo avviando alla conclusione. Eventualmente ne prenderemo atto, ci rimboccheremo le maniche e andremo avanti. Nessun dramma. È lo sport. È la vita.
Riguardo al ciclo, col rinnovo imminente di Bennacer mi pare che una base solida sia stata costruita adesso. Ormai manca solo Leao. C'è un gruppo di giocatori giovane e fortissimo. Alcuni veri e propri campioni, diciamolo. Quindi che forse il ciclo di Pioli abbia già raggiunto l'apice non lo so, lo dirà il tempo, è poco ma sicuro che il nostro ciclo andrà avanti con questo gruppo. Ciclo speriamo vincente, ma come dici tu il confine tra vittoria e sconfitta è spesso sottile e va accettato.
Comunque la stagione non è finita ieri. E' ancora tutta da giocare. Ora viene il bello anzi.