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Ma lasciatelo in pace!!!La decisione di Jannik Sinner di rinunciare alla convocazione per la Coppa Davis (che l'Italia ha vinto due volte nelle ultime due edizioni) ha scatenato una bufera mediatica e una serie di accuse contro il numero 2 del mondo. La critica verte sull'idea che l'interesse personale abbia prevalso sull'impegno per la maglia della Nazionale, considerata un'entità superiore anche in uno sport individuale.
Massimo Gramellini (Corriere della Sera) esprime "un morso di delusione", mettendo in discussione l'alibi della stanchezza per un atleta che ha saltato gran parte della primavera. Secondo Gramellini, Sinner si è messo "in un bel guaio": se l'Italia perdesse la Davis, la colpa ricadrebbe su di lui.
La Gazzetta dello Sport dedica la prima pagina alla vicenda con il titolo "Sinner ripensaci". L'articolo, pur lanciando un appello, critica Sinner, sostenendo che l'interesse personale prevale sull'onore della Nazionale e che un tris in azzurro avrebbe un valore superiore alla conquista delle Finals.
La decisione, che rievoca polemiche già sorte in passato (come la rinuncia alla tappa di Bologna che precedette la prima vittoria), continua a far discutere, con titoli come quello de La Stampa: "Sinner, l’Italia ti ama e tu?".
Ce ne ha fatte già vincere 2 dopo decenni, magari in futuro tornerà in squadra.
Mi dispiace solo per il fatto che si gioca in Italia ma per me le vittorie degli Slam valgono di più di altre coppe Davis.
Abbiamo una buona squadra anche senza Sinner, anche se sarà dura soprattutto considerando la superficie.