Serie A: crollo ascolti tv 2024/2025. I numeri.

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Dove loro considerano chi segue il calcio un boomer.
Semplicemente gli interessi cambiano, le nuove generazioni non sono interessate a guardare 90 minuti di una partita mediamente noiosa. In quel lasso di tempo vogliono qualcosa di più stimolante e meno passivo. Guardate il successo della Kings League di Piqué. Non è tanto il calcio che non interessa più, quanto come è proposto.
Mah, si, diciamo di stimolante e meno passivo, ma non di alto livello.
Sono tipo drogati da quella droga chiamata scrolling... e basta.

Non è che vanno a dipingere, o scalare montagne, o qualcosa d' altro di utile.

Sono abituati ad avere il cervello sempre ON dovuto ai continui stimoli.
Cosa che non ti danno 90 minuti di partita, ma te li danno i social network
 
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Tu li biasimi? Io onestamente no.

Sono cresciuto con un calcio magico pieno di campioni, dove si arrivava alla domenica pomeriggio con l'emozione e al limite c'era il posticipo di domenica sera e l'anticipo di sabato sera. E come me credo anche tu e la maggior parte degli utenti qui.
Era molto facile appassionarsi a quel calcio, sapere che arrivava la domenica e potevi guardare Maradona, Rummenigge, Zico, Van Basten, Platini, Scirea, Gullit, Rijkard, Matthaus o in tempi più recenti Ronaldo, Batistuta, Weah, Boban, Crespo, Zidane, Vieri, Maldini, Pirlo, Totti, Del Piero, Shevchenko, Kakà e potrei stare qui righe e righe a scrivere nomi di campionissimi.

C'erano ogni anno 4-5 squadre che si contendevano lo scudo e altre 4-5 che erano fortissime. Il meglio del meglio del mondo faceva la corsa a giocare in A e pure il calciomercato era entusiasmante e si combatteva colpo su colpo, milione dopo milione con fior di presidenti inebriati e spendaccioni che gareggiavano a chi lo aveva più lunga e compravano i Borghi e i Recoba per farli palleggiare in giardino.

Adesso ormai è tutto deprimente.
Da 15 anni In europa vincono sempre le solite 4-5 squadre (Real, Barca, Bayern, City, occasionalmente Chelsea, Liverpool...).
La serie A è praticamente morta e di veri campioni ne sono rimasti 5 o 6 a dire molto, fenomeni non se ne vedono e quel paio lo sono una partita su tre.

Ti cito un'altra sciocchezza che però è indicativa: io ho fatto decine di fantacalci e attraverso le aste ho visto il depauperamento sistematico del campionato nei decenni.
Prima se non compravi Sheva o Ronaldo il Fenomeno potevi prendere altri 5 o 6 che sapevi ti facevano tra i 20 e i 30 gol, forse di più. Idem negli altri reparti, una decina di fenomeni in difesa e a centrocampo e dentro anche 30 ottimi giocatori per reparto.

Oggi, con Dybala in Arabia, Chiesa praticamente defunto per gli infortuni e in attesa della partenza di Osimhen, giocatori DAVVERO forti in serie A chi prendi?

Maignan (forse)
Bastoni
Dimarco
Theo
Bremer
Ederson (forse)
Calhanoglu
Koopmeiners
Barella
Kvaratskhelia (forse)
Leao (quando ha voglia)
Vlahovic (forse)
Lautaro
Osimhen/Lukaku (in base a chi resta, e Lukaku è un grosso forse)

14 giocatori davvero forti in serie A.
Di questi, giocatori davvero superiori ci sono forse solo Theo, Bastoni, Koop, Barella, Lautaro e Osimhen, che andrà via.
Siamo un campionato morto.

Aggiungici gli abbonamenti costosissimi, i mille regolamenti uefa e liste che a starci dietro tra finanza e altro si diventa matti, l'enorme mancanza di carattere, tecnica e personalità dei giocatori odierni che non ti incollano allo schermo, il fatto che la giornata ormai ha 6-7 fasce orarie diverse per le partite e lo slot della domenica pomeriggio è passato da 8 a 2-3 partite e voilà.

Io in tutta onestà dubito mi sarei appassionato a questo calcio fossi un gen Z.
Beh, non è che il calcio esisteva solo in Italia eh, dove stavano tutti i campioni.
La passione c'era e DEVE esserci anche dove non ci sono.

Altrimenti gli altri campionati sarebbero tutti implosi, invece non è andata cosi.

Concordo che facendo il fantacalcio noti il depauperimento generale, siamo in 90 squadre, quasi tutte uguali infatti.

Concordo meno sul fatto che in passato ci fossero tanti marcatori tra i 20 e 30 gol

hai preso un colpo di sole :asd:

E' la gente che è cambiata, oltre a troppi soldi , disaffezione, eccetera.
 
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Vi dico la mia storia che ho 45 anni e seguo il calcio da quando ne avevo 7.

Mi sono innamorato del calcio guardando holly e benji , fu una autentica folgorazione sulla via della merenda, e per me è stato fin troppo naturale quindi chiedere un tango per prenderlo a calci e buttarmi per strada per emulare julian ross : si io amavo julian e non holly.
Di lì è stato tutto un crescendo che mi ha portato alle figurine panini , al calcio giocato e seguito per poi innamorarmi del Milan di sacchi.
Non ho iniziato a seguire le partite se non dopo il mondiale del 90 perché prima delle medie amavo giocarci ma il calcio in tv mi annoiava.

Il mondiale del 90 è stata la mia seconda folgorazione, stavolta sulla via delle pippe , perdonatemi per il francesismo.
Quella estate delle notte magiche non potrò scordarla mai e in me è esplosa la passione più sfrenata.
Cosa era per me il calcio?
Tutto.

Mi dava la possibilità di giocare, di misurarmi con gli altri, di sognare, di sfidare e di sfidarmi .
Non era un gioco negli anni 80-90 ma era IL gioco.

Il calcio con gli amici era la prosa, quello in tv la poesia.
Giocavo per copiare i miei idoli e chiaramente sognavo di giocare a quei livelli.

Dopo il mondiale del 90 ho cominciato a seguire le partite ed ero innamorato della nazionale anche e soprattutto perche di calcio in chiaro ce n'era poco .
C'era la tre giorni di coppe ,vero, ma il campionato lo si seguiva via etere alla radio per poi attaccarsi alla TV alle prime immagini di 90' minuto.

Ore 18 : 10, RAI uno. Appuntamento fisso .

Arriviamo quindi agli anni 90 e all'arrivo lento ma inesorabile delle pay tv.
E qui avviene la mia terza folgorazione, stavolta sulla via do' pilu, per dirla alla cetto.

La possibilità di seguire il mio Milan tutte le domeniche in tv in diretta fu qualcosa di incredibile che mi cambiò la vita.
Cambiarono le abitudini del tifoso ma cambiò molto anche l'offerta con un calcio che non entrava più nelle case delle persone con la meraviglia di una palla che sfondava la porta ma coi tecnicismi che andavano a soddisfare palati sempre più sofisticati.


E arriviamo quindi all'ultima mia folgorazione, stavolta sulla via della maturità, i social.
La possibilità di condividere con appassionati come me emozioni e pensieri sul gioco e la squadra che più amo.
Questa ultima folgorazione mi ha portato a prendere le distanze da giornalisti, addetti ai lavori e oracoli del settore che una volta leggevo e ascoltavo con devozione assoluta perchè ho cominciato a capire il gioco delle parti e ho cominciato a rivalutare il mio pensiero e quello del tifoso come me.
Non mi interessa quel che dice il professorone di turno in studio perché ho messo me tifoso al centro di tutto.
Ho smesso quindi di seguire i post gara, preferisco leggere e commentare con voi.


Le mie 4 folgorazioni forse descrivono 40 anni di Italia pallonara.

Cosa è cambiato in questi 40 anni ?
Innanzitutto il calcio forse è un gioco ma di certo non è il gioco.
Per strada ci giocano in pochi ,per non dire nessuno.
Di calcio in tv ce n'è troppo e questo ha distrutto la gioia dell'attesa che era la benzina che alimentava la nostra settimana da tifoso.
Solo noi conosciamo l'attesa per la domenica.

Dove arriveremo ?
Quando non c'è più la gioia dell'attesa si va verso l'offerta h24 e la possibilità di condividere via rete il tutto, che sia partita, mercato, studio di un bilancio.
Il tifoso sarà sempre più esperto di tecnicismi e avrà il bisogno fisiologico di condividere il suo pensiero con quello degli altri in rete.

Questa per me è l'aida italiana del calcio.
Il tifoso si è evoluto.
 
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Lineker10

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Quando mi capita di parlare con sti ragazzini di oggi, nessuno segue il calcio. E non parliamo solo di Aerie A.

Ormai sono tutti sintonizzati e focalizzati su questi temi "frifri" portati avanti dal patronato.
Si è vero ho notato anche io. Tanti ragazzini che conosco non seguono il calcio e non giocano neanche a pallone.
 
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3.964.019 spettatori per la prima giornata su Dazn. Lo scorso anno furono 4.202.368, già in forte calo sugli anni precedenti.


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Godrei di brutto per DAZN e per il nostro sistema marcio ma sono comunque quasi 4 milioni a ferragosto...
 
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Aldilà della qualità del prodotto, Dazn è inguardabile, sta uccidendo il calcio italiano. Altro che pirateria...
E per inguardabile intendo proprio che è inguardabile. Si connette male, va scatti, va in ritardo, si blocca e costa un'enormità. Mi ha fatto rivalutare Sky che seppur pure loro con costi alti, oltre alla serie A offre di più ed è più facilmente accessibile di Dazn.

Non mi va neanche di parlare della qualità del torneo, perchè non è che Sky con la Premier (torneo d'alta qualità) fa ascolti mega.

Dazn sta semplicemente uccidendo il tifo italiano. Chi è tifoso non guarda le partite della propria squadra su questo pseudo canale perché non è immediato in tv e costa troppo. Fine dei discorsi.
 
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Aldilà della qualità del prodotto, Dazn è inguardabile, sta uccidendo il calcio italiano. Altro che pirateria...
E per inguardabile intendo proprio che è inguardabile. Si connette male, va scatti, va in ritardo, si blocca e costa un'enormità. Mi ha fatto rivalutare Sky che seppur pure loro con costi alti, oltre alla serie A offre di più ed è più facilmente accessibile di Dazn.

Non mi va neanche di parlare della qualità del torneo, perchè non è che Sky con la Premier (torneo d'alta qualità) fa ascolti mega.

Dazn sta semplicemente uccidendo il tifo italiano. Chi è tifoso non guarda le partite della propria squadra su questo pseudo canale perché non è immediato in tv e costa troppo. Fine dei discorsi.
A casa ho tirato i cavi di rete fino alle TV, spendendo non pochissimo ( ma nemmeno molto), e devo dire che va benissimo.

Ma capisco cosa vuoi dire, per molti non è ancora perfetto.
Ma diciamo che il passo da antenne/satelliti > fibra prima o poi andava fatto.
Con gli ovvi e prevedibili problemi del caso.

Certo, bisognerebbe darsi una mossa nel risolvere i problemi, assolutamente.

Ma nel 2024 pensare ad antenne, satelliti, ripetitori, ponti radio, per vedere la TV, è anacronistico.
 

Mauricio

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Mah, si, diciamo di stimolante e meno passivo, ma non di alto livello.
Sono tipo drogati da quella droga chiamata scrolling... e basta.

Non è che vanno a dipingere, o scalare montagne, o qualcosa d' altro di utile.

Sono abituati ad avere il cervello sempre ON dovuto ai continui stimoli.
Cosa che non ti danno 90 minuti di partita, ma te li danno i social network
Perché invece guardare per 90 minuti 22 persone che hanno se va bene la terza media è un hobby da colti? Non prendiamoci in giro.
Ripeto, io le capisco le nuove generazioni, perchè anche io sinceramente alcuni hobby loro mi piacciono. Ma non facciamo passare che seguire il calcio è da colti e guardare Dario Moccia su Twitch sia da idioti.
 
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Perché invece guardare per 90 minuti 22 persone che hanno se va bene la terza media è un hobby da colti? Non prendiamoci in giro.
Ripeto, io le capisco le nuove generazioni, perchè anche io sinceramente alcuni hobby loro mi piacciono. Ma non facciamo passare che seguire il calcio è da colti e guardare Dario Moccia su Twitch sia da idioti.
No no, è da idioti totali guardare il calcio in quanto 22 persone che corrono dietro ad pezzo di cuoio da buttare oltre una linea di gesso.

Ma questo ragionamento lo si puo' applicare a tutto, anche ai film ( ad esempio)

Infatti son tutte attività che si "seguono" per le emozioni trasmesse e magari anche per degli pseudo-valori.

Ma passare il tempo a vedere gente che fa la scema su tik tok, o guardare youtuber che guardano le partite ( LOL ) per vedere le famose reactions ( ri-lol), oppure guardare la vita patinata ( tri - LOL ) degli altri su Instagram, è molto più sciocco che guardare "quei 22" che corrono.
 
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Vi dico la mia storia che ho 45 anni e seguo il calcio da quando ne avevo 7.

Mi sono innamorato del calcio guardando holly e benji , fu una autentica folgorazione sulla via della merenda, e per me è stato fin troppo naturale quindi chiedere un tango per prenderlo a calci e buttarmi per strada per emulare julian ross : si io amavo julian e non holly.
Di lì è stato tutto un crescendo che mi ha portato alle figurine panini , al calcio giocato e seguito per poi innamorarmi del Milan di sacchi.
Non ho iniziato a seguire le partite se non dopo il mondiale del 90 perché prima delle medie amavo giocarci ma il calcio in tv mi annoiava.

Il mondiale del 90 è stata la mia seconda folgorazione, stavolta sulla via delle pippe , perdonatemi per il francesismo.
Quella estate delle notte magiche non potrò scordarla mai e in me è esplosa la passione più sfrenata.
Cosa era per me il calcio?
Tutto.

Mi dava la possibilità di giocare, di misurarmi con gli altri, di sognare, di sfidare e di sfidarmi .
Non era un gioco negli anni 80-90 ma era IL gioco.

Il calcio con gli amici era la prosa, quello in tv la poesia.
Giocavo per copiare i miei idoli e chiaramente sognavo di giocare a quei livelli.

Dopo il mondiale del 90 ho cominciato a seguire le partite ed ero innamorato della nazionale anche e soprattutto perche di calcio in chiaro ce n'era poco .
C'era la tre giorni di coppe ,vero, ma il campionato lo si seguiva via etere alla radio per poi attaccarsi alla TV alle prime immagini di 90' minuto.

Ore 18 : 10, RAI uno. Appuntamento fisso .

Arriviamo quindi agli anni 90 e all'arrivo lento ma inesorabile delle pay tv.
E qui avviene la mia terza folgorazione, stavolta sulla via do' pilu, per dirla alla cetto.

La possibilità di seguire il mio Milan tutte le domeniche in tv in diretta fu qualcosa di incredibile che mi cambiò la vita.
Cambiarono le abitudini del tifoso ma cambiò molto anche l'offerta con un calcio che non entrava più nelle case delle persone con la meraviglia di una palla che sfondava la porta ma coi tecnicismi che andavano a soddisfare palati sempre più sofisticati.


E arriviamo quindi all'ultima mia folgorazione, stavolta sulla via della maturità, i social.
La possibilità di condividere con appassionati come me emozioni e pensieri sul gioco e la squadra che più amo.
Questa ultima folgorazione mi ha portato a prendere le distanze da giornalisti, addetti ai lavori e oracoli del settore che una volta leggevo e ascoltavo con devozione assoluta perchè ho cominciato a capire il gioco delle parti e ho cominciato a rivalutare il mio pensiero e quello del tifoso come me.
Non mi interessa quel che dice il professorone di turno in studio perché ho messo me tifoso al centro di tutto.
Ho smesso quindi di seguire i post gara, preferisco leggere e commentare con voi.


Le mie 4 folgorazioni forse descrivono 40 anni di Italia pallonara.

Cosa è cambiato in questi 40 anni ?
Innanzitutto il calcio forse è un gioco ma di certo non è il gioco.
Per strada ci giocano in pochi ,per non dire nessuno.
Di calcio in tv ce n'è troppo e questo ha distrutto la gioia dell'attesa che era la benzina che alimentava la nostra settimana da tifoso.
Solo noi conosciamo l'attesa per la domenica.

Dove arriveremo ?
Quando non c'è più la gioia dell'attesa si va verso l'offerta h24 e la possibilità di condividere via rete il tutto, che sia partita, mercato, studio di un bilancio.
Il tifoso sarà sempre più esperto di tecnicismi e avrà il bisogno fisiologico di condividere il suo pensiero con quello degli altri in rete.

Questa per me è l'aida italiana del calcio.
Il tifoso si è evoluto.

Siamo nell' epoca del tutto e subito.

Vale per il lavoro, vale per la vita normale, vale per i passatempi.
 
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