Sconcerti e Adani:"Milan Inter: i duelli chiave. Nessuno si risparmierà".

admin

Administrator
Membro dello Staff
Registrato
6 Agosto 2012
Messaggi
205,030
Reaction score
28,091
Mario Sconcerti dal CorSera in edicola: L e zone del campo più interessanti saranno tre: prima di tutto quella nella metà campo dell’Inter, tra difesa e parte mediana, che metterà davanti Brozovic e De Ketelaere. È un duello tra giocatori di pensiero, entrambi ordinati, molto dentro il gioco. Mentre Diaz ama attraversare il campo, De Ketelaere mi sembra più stabile, più bisognoso di essere marcato da vicino. Non so se Brozovic sia l’uomo adatto. Quando avrà il pallone saprà come sempre cosa farne, anche se per adesso è sembrato sotto condizione. Ma quando avrà palla il Milan, non so quanto spazio riuscirà a togliere a De Ketelaere, che impegna molto l’avversario nella marcatura perché pensa rapidamente e ha buone idee. È però ancora agli esordi, uno stadio da 75mila persone può togliergli qualcosa, emozionarlo, in fondo è un ragazzo. Brozovic no. La seconda zona importante è quella di Theo e Dumfries. Sono due assaltatori, due elementi liberi che amano quasi solo la corsa e la forza. Il risultato è instabile, possono spostare da soli molti metri di campo e favorire o spezzare equilibri. Dumfries è l’arma vagante dell’Inter, l’unica vera imprevedibilità dentro la classe collettiva. La terza zona è quella in cui si affronteranno Skriniar e Leao. Qui siamo a vertici europei. Leao ha movimenti leggeri, languidi, che Skriniar non ha. Può però demoralizzarlo con la velocità e la corsa, portarlo di forza, senza escluderlo, in quelle zone oscure della partita in cui Leao a volte cade. Il resto della partita è sconosciuto nei gesti ma facile da prevedere. Lautaro e Dzeko sono pericolosi e noti. Come Dimarco e Calhanoglu. Un colpo di genio può arrivare da Barella che ha sempre una sua partita dentro la partita, ma anche questo fa parte della regola. Nel gioco lungo, nell’agonismo, i momenti di rottura possono venire solo dove ci sono equilibri da capire, là dove abbiamo già accennato. Milan e Inter arrivano con sufficiente calma al primo derby. Hanno punti da classifica ma non da vetta, hanno mostrato e in parte coperto la loro forza. Il Milan ha due punti meno di un anno fa, l’Inter uno, ma la stagione va più lentamente. L’Inter ha segnato 6 gol in meno e ne ha subiti uno in più, ha preso gol 3 volte su 4. Il Milan ha solo un gol subito in più. Eppure sembrano le squadre migliori, le più complete, ma a entrambe manca qualcosa per un ultimo gradino. Nel tempo siamo stati abituati a derby molto belli, veloci, di forte agonismo. L’Inter è pronta per questo tipo di lotta, il Milan dipende da De Ketelaere, da scoprire in questo clima. Importante sarà la scelta di Pioli per la fascia destra. Messias sarebbe un azzardo che però allargherebbe l’Inter e darebbe più lavoro al ragazzo belga. Di sicuro sarà una grande partita perché nel calcio la bellezza raramente viene dalla tattica, arriva dalla voglia di superarsi. E quella già si sente nell’aria. Da tempo Inter e Milan non giocano per il pareggio. Può capitare, ma è un’evenienza. Conta vincere e per vincere conta correre, anche darsele. È quello che accadrà.

Adani a TS:"Il Milan è molto consapevole della sua forza. Ci vorrà la miglior Inter per riuscire a contrastarlo. L’Inter non potrà concedere quello che ha fatto in questo mese e mezzo. La squadra di Pioli ha tante soluzioni per colpire e dietro non bisogna sbagliare niente se Inzaghi vorrà fare un risultato positivo».

Come si spiega le diffcoltà iniziali di Inzaghi? «L'Inter è una squadra fisica e con Lukaku lo è ancora di più e se non sei al meglio puoi fare fatica. Poi ha subito qualche gol di troppo. Deve rispettare il suo credo calcistico, solo così tornerà tra le prime e potrà lottare per lo scudetto fino alla fine».

Il Milan cosa ha di diverso delle altre? «È una squadra che divide doveri e oneri tra tutti gli elementi. Le difficoltà le vive insieme come le vittorie. L’atteggiamento, il gioco, è una squadra che pensa con un’unica testa. Questa era l’unica possibilità che aveva per vincere e l’ha fatto. Questo è il segreto della squadra di Pioli: il collettivo. Quello che può fare ancora la differenza».

Si aspettava che arrivasse un attaccante sul mercato per il Milan? «Probabilmente sì, c’era bisogno di un attaccante ma hanno deciso di investire su De Ketelaere che è un crack totale. Un acquisto a cinque stelle in questo mercato. E’ un giovane di prospettiva che ha la possibilità di essere rivenduto anche al triplo di quanto è stato pagato per le sue capacità. Il Milan ha dovuto fare di necessità virtù e quindi ha scelto di investire in altri reparti. Va con le idee dove non può arrivare con i soldi…».

L’errore che non deve commettere il Milan? « Il Milan non deve snaturarsi. Deve pressare alto, deve farlo anche con i suoi difensori centrali».

E l’Inter? «L’Inter non si deve impigrire. L’Inter è una squadra che di solito fa la partita ma può soffrire qualche ripartenza perché la difesa nerazzurra è molto esperta ma non molto veloce. Deve essere pronta alla velocità alla tecnica giocatori come Leao, come De Ketelaere.»

Anche Leao è un crack? «Come potenziale è un crack, in quei minuti in cui diventa quasi onnipotente è imprendibile ma senza continuità non si può ambire a una carriera di top» I crack dell’Inter sono invece? «Lautaro Martinez e Barella».
 
Ultima modifica:
Registrato
11 Aprile 2016
Messaggi
60,221
Reaction score
25,986
Mario Sconcerti dal CorSera in edicola: L e zone del campo più interessanti saranno tre: prima di tutto quella nella metà campo dell’Inter, tra difesa e parte mediana, che metterà davanti Brozovic e De Ketelaere. È un duello tra giocatori di pensiero, entrambi ordinati, molto dentro il gioco. Mentre Diaz ama attraversare il campo, De Ketelaere mi sembra più stabile, più bisognoso di essere marcato da vicino. Non so se Brozovic sia l’uomo adatto. Quando avrà il pallone saprà come sempre cosa farne, anche se per adesso è sembrato sotto condizione. Ma quando avrà palla il Milan, non so quanto spazio riuscirà a togliere a De Ketelaere, che impegna molto l’avversario nella marcatura perché pensa rapidamente e ha buone idee. È però ancora agli esordi, uno stadio da 75mila persone può togliergli qualcosa, emozionarlo, in fondo è un ragazzo. Brozovic no. La seconda zona importante è quella di Theo e Dumfries. Sono due assaltatori, due elementi liberi che amano quasi solo la corsa e la forza. Il risultato è instabile, possono spostare da soli molti metri di campo e favorire o spezzare equilibri. Dumfries è l’arma vagante dell’Inter, l’unica vera imprevedibilità dentro la classe collettiva. La terza zona è quella in cui si affronteranno Skriniar e Leao. Qui siamo a vertici europei. Leao ha movimenti leggeri, languidi, che Skriniar non ha. Può però demoralizzarlo con la velocità e la corsa, portarlo di forza, senza escluderlo, in quelle zone oscure della partita in cui Leao a volte cade. Il resto della partita è sconosciuto nei gesti ma facile da prevedere. Lautaro e Dzeko sono pericolosi e noti. Come Dimarco e Calhanoglu. Un colpo di genio può arrivare da Barella che ha sempre una sua partita dentro la partita, ma anche questo fa parte della regola. Nel gioco lungo, nell’agonismo, i momenti di rottura possono venire solo dove ci sono equilibri da capire, là dove abbiamo già accennato. Milan e Inter arrivano con sufficiente calma al primo derby. Hanno punti da classifica ma non da vetta, hanno mostrato e in parte coperto la loro forza. Il Milan ha due punti meno di un anno fa, l’Inter uno, ma la stagione va più lentamente. L’Inter ha segnato 6 gol in meno e ne ha subiti uno in più, ha preso gol 3 volte su 4. Il Milan ha solo un gol subito in più. Eppure sembrano le squadre migliori, le più complete, ma a entrambe manca qualcosa per un ultimo gradino. Nel tempo siamo stati abituati a derby molto belli, veloci, di forte agonismo. L’Inter è pronta per questo tipo di lotta, il Milan dipende da De Ketelaere, da scoprire in questo clima. Importante sarà la scelta di Pioli per la fascia destra. Messias sarebbe un azzardo che però allargherebbe l’Inter e darebbe più lavoro al ragazzo belga. Di sicuro sarà una grande partita perché nel calcio la bellezza raramente viene dalla tattica, arriva dalla voglia di superarsi. E quella già si sente nell’aria. Da tempo Inter e Milan non giocano per il pareggio. Può capitare, ma è un’evenienza. Conta vincere e per vincere conta correre, anche darsele. È quello che accadrà.

Adani a TS:"Il Milan è molto consapevole della sua forza. Ci vorrà la miglior Inter per riuscire a contrastarlo. L’Inter non potrà concedere quello che ha fatto in questo mese e mezzo. La squadra di Pioli ha tante soluzioni per colpire e dietro non bisogna sbagliare niente se Inzaghi vorrà fare un risultato positivo».

Come si spiega le diffcoltà iniziali di Inzaghi? «L'Inter è una squadra fisica e con Lukaku lo è ancora di più e se non sei al meglio puoi fare fatica. Poi ha subito qualche gol di troppo. Deve rispettare il suo credo calcistico, solo così tornerà tra le prime e potrà lottare per lo scudetto fino alla fine».

Il Milan cosa ha di diverso delle altre? «È una squadra che divide doveri e oneri tra tutti gli elementi. Le difficoltà le vive insieme come le vittorie. L’atteggiamento, il gioco, è una squadra che pensa con un’unica testa. Questa era l’unica possibilità che aveva per vincere e l’ha fatto. Questo è il segreto della squadra di Pioli: il collettivo. Quello che può fare ancora la differenza».

Si aspettava che arrivasse un attaccante sul mercato per il Milan? «Probabilmente sì, c’era bisogno di un attaccante ma hanno deciso di investire su De Ketelaere che è un crack totale. Un acquisto a cinque stelle in questo mercato. E’ un giovane di prospettiva che ha la possibilità di essere rivenduto anche al triplo di quanto è stato pagato per le sue capacità. Il Milan ha dovuto fare di necessità virtù e quindi ha scelto di investire in altri reparti. Va con le idee dove non può arrivare con i soldi…».

L’errore che non deve commettere il Milan? « Il Milan non deve snaturarsi. Deve pressare alto, deve farlo anche con i suoi difensori centrali».

E l’Inter? «L’Inter non si deve impigrire. L’Inter è una squadra che di solito fa la partita ma può soffrire qualche ripartenza perché la difesa nerazzurra è molto esperta ma non molto veloce. Deve essere pronta alla velocità alla tecnica giocatori come Leao, come De Ketelaere.»

Anche Leao è un crack? «Come potenziale è un crack, in quei minuti in cui diventa quasi onnipotente è imprendibile ma senza continuità non si può ambire a una carriera di top» I crack dell’Inter sono invece? «Lautaro Martinez e Barella».
Ci sono tanti duelli dentro questa partita.

Non mi sorprenderei se limone buttasse nella mischia correa per giocare più basso e ripartire.
Se arriviamo al 60' col risultato in pari o in nostro favore per me la vinciamo.
Dopo l'ora di gioco noi corriamo più di loro.
 

admin

Administrator
Membro dello Staff
Registrato
6 Agosto 2012
Messaggi
205,030
Reaction score
28,091
Mario Sconcerti dal CorSera in edicola: L e zone del campo più interessanti saranno tre: prima di tutto quella nella metà campo dell’Inter, tra difesa e parte mediana, che metterà davanti Brozovic e De Ketelaere. È un duello tra giocatori di pensiero, entrambi ordinati, molto dentro il gioco. Mentre Diaz ama attraversare il campo, De Ketelaere mi sembra più stabile, più bisognoso di essere marcato da vicino. Non so se Brozovic sia l’uomo adatto. Quando avrà il pallone saprà come sempre cosa farne, anche se per adesso è sembrato sotto condizione. Ma quando avrà palla il Milan, non so quanto spazio riuscirà a togliere a De Ketelaere, che impegna molto l’avversario nella marcatura perché pensa rapidamente e ha buone idee. È però ancora agli esordi, uno stadio da 75mila persone può togliergli qualcosa, emozionarlo, in fondo è un ragazzo. Brozovic no. La seconda zona importante è quella di Theo e Dumfries. Sono due assaltatori, due elementi liberi che amano quasi solo la corsa e la forza. Il risultato è instabile, possono spostare da soli molti metri di campo e favorire o spezzare equilibri. Dumfries è l’arma vagante dell’Inter, l’unica vera imprevedibilità dentro la classe collettiva. La terza zona è quella in cui si affronteranno Skriniar e Leao. Qui siamo a vertici europei. Leao ha movimenti leggeri, languidi, che Skriniar non ha. Può però demoralizzarlo con la velocità e la corsa, portarlo di forza, senza escluderlo, in quelle zone oscure della partita in cui Leao a volte cade. Il resto della partita è sconosciuto nei gesti ma facile da prevedere. Lautaro e Dzeko sono pericolosi e noti. Come Dimarco e Calhanoglu. Un colpo di genio può arrivare da Barella che ha sempre una sua partita dentro la partita, ma anche questo fa parte della regola. Nel gioco lungo, nell’agonismo, i momenti di rottura possono venire solo dove ci sono equilibri da capire, là dove abbiamo già accennato. Milan e Inter arrivano con sufficiente calma al primo derby. Hanno punti da classifica ma non da vetta, hanno mostrato e in parte coperto la loro forza. Il Milan ha due punti meno di un anno fa, l’Inter uno, ma la stagione va più lentamente. L’Inter ha segnato 6 gol in meno e ne ha subiti uno in più, ha preso gol 3 volte su 4. Il Milan ha solo un gol subito in più. Eppure sembrano le squadre migliori, le più complete, ma a entrambe manca qualcosa per un ultimo gradino. Nel tempo siamo stati abituati a derby molto belli, veloci, di forte agonismo. L’Inter è pronta per questo tipo di lotta, il Milan dipende da De Ketelaere, da scoprire in questo clima. Importante sarà la scelta di Pioli per la fascia destra. Messias sarebbe un azzardo che però allargherebbe l’Inter e darebbe più lavoro al ragazzo belga. Di sicuro sarà una grande partita perché nel calcio la bellezza raramente viene dalla tattica, arriva dalla voglia di superarsi. E quella già si sente nell’aria. Da tempo Inter e Milan non giocano per il pareggio. Può capitare, ma è un’evenienza. Conta vincere e per vincere conta correre, anche darsele. È quello che accadrà.

Adani a TS:"Il Milan è molto consapevole della sua forza. Ci vorrà la miglior Inter per riuscire a contrastarlo. L’Inter non potrà concedere quello che ha fatto in questo mese e mezzo. La squadra di Pioli ha tante soluzioni per colpire e dietro non bisogna sbagliare niente se Inzaghi vorrà fare un risultato positivo».

Come si spiega le diffcoltà iniziali di Inzaghi? «L'Inter è una squadra fisica e con Lukaku lo è ancora di più e se non sei al meglio puoi fare fatica. Poi ha subito qualche gol di troppo. Deve rispettare il suo credo calcistico, solo così tornerà tra le prime e potrà lottare per lo scudetto fino alla fine».

Il Milan cosa ha di diverso delle altre? «È una squadra che divide doveri e oneri tra tutti gli elementi. Le difficoltà le vive insieme come le vittorie. L’atteggiamento, il gioco, è una squadra che pensa con un’unica testa. Questa era l’unica possibilità che aveva per vincere e l’ha fatto. Questo è il segreto della squadra di Pioli: il collettivo. Quello che può fare ancora la differenza».

Si aspettava che arrivasse un attaccante sul mercato per il Milan? «Probabilmente sì, c’era bisogno di un attaccante ma hanno deciso di investire su De Ketelaere che è un crack totale. Un acquisto a cinque stelle in questo mercato. E’ un giovane di prospettiva che ha la possibilità di essere rivenduto anche al triplo di quanto è stato pagato per le sue capacità. Il Milan ha dovuto fare di necessità virtù e quindi ha scelto di investire in altri reparti. Va con le idee dove non può arrivare con i soldi…».

L’errore che non deve commettere il Milan? « Il Milan non deve snaturarsi. Deve pressare alto, deve farlo anche con i suoi difensori centrali».

E l’Inter? «L’Inter non si deve impigrire. L’Inter è una squadra che di solito fa la partita ma può soffrire qualche ripartenza perché la difesa nerazzurra è molto esperta ma non molto veloce. Deve essere pronta alla velocità alla tecnica giocatori come Leao, come De Ketelaere.»

Anche Leao è un crack? «Come potenziale è un crack, in quei minuti in cui diventa quasi onnipotente è imprendibile ma senza continuità non si può ambire a una carriera di top» I crack dell’Inter sono invece? «Lautaro Martinez e Barella».
.
 

admin

Administrator
Membro dello Staff
Registrato
6 Agosto 2012
Messaggi
205,030
Reaction score
28,091
Mario Sconcerti dal CorSera in edicola: L e zone del campo più interessanti saranno tre: prima di tutto quella nella metà campo dell’Inter, tra difesa e parte mediana, che metterà davanti Brozovic e De Ketelaere. È un duello tra giocatori di pensiero, entrambi ordinati, molto dentro il gioco. Mentre Diaz ama attraversare il campo, De Ketelaere mi sembra più stabile, più bisognoso di essere marcato da vicino. Non so se Brozovic sia l’uomo adatto. Quando avrà il pallone saprà come sempre cosa farne, anche se per adesso è sembrato sotto condizione. Ma quando avrà palla il Milan, non so quanto spazio riuscirà a togliere a De Ketelaere, che impegna molto l’avversario nella marcatura perché pensa rapidamente e ha buone idee. È però ancora agli esordi, uno stadio da 75mila persone può togliergli qualcosa, emozionarlo, in fondo è un ragazzo. Brozovic no. La seconda zona importante è quella di Theo e Dumfries. Sono due assaltatori, due elementi liberi che amano quasi solo la corsa e la forza. Il risultato è instabile, possono spostare da soli molti metri di campo e favorire o spezzare equilibri. Dumfries è l’arma vagante dell’Inter, l’unica vera imprevedibilità dentro la classe collettiva. La terza zona è quella in cui si affronteranno Skriniar e Leao. Qui siamo a vertici europei. Leao ha movimenti leggeri, languidi, che Skriniar non ha. Può però demoralizzarlo con la velocità e la corsa, portarlo di forza, senza escluderlo, in quelle zone oscure della partita in cui Leao a volte cade. Il resto della partita è sconosciuto nei gesti ma facile da prevedere. Lautaro e Dzeko sono pericolosi e noti. Come Dimarco e Calhanoglu. Un colpo di genio può arrivare da Barella che ha sempre una sua partita dentro la partita, ma anche questo fa parte della regola. Nel gioco lungo, nell’agonismo, i momenti di rottura possono venire solo dove ci sono equilibri da capire, là dove abbiamo già accennato. Milan e Inter arrivano con sufficiente calma al primo derby. Hanno punti da classifica ma non da vetta, hanno mostrato e in parte coperto la loro forza. Il Milan ha due punti meno di un anno fa, l’Inter uno, ma la stagione va più lentamente. L’Inter ha segnato 6 gol in meno e ne ha subiti uno in più, ha preso gol 3 volte su 4. Il Milan ha solo un gol subito in più. Eppure sembrano le squadre migliori, le più complete, ma a entrambe manca qualcosa per un ultimo gradino. Nel tempo siamo stati abituati a derby molto belli, veloci, di forte agonismo. L’Inter è pronta per questo tipo di lotta, il Milan dipende da De Ketelaere, da scoprire in questo clima. Importante sarà la scelta di Pioli per la fascia destra. Messias sarebbe un azzardo che però allargherebbe l’Inter e darebbe più lavoro al ragazzo belga. Di sicuro sarà una grande partita perché nel calcio la bellezza raramente viene dalla tattica, arriva dalla voglia di superarsi. E quella già si sente nell’aria. Da tempo Inter e Milan non giocano per il pareggio. Può capitare, ma è un’evenienza. Conta vincere e per vincere conta correre, anche darsele. È quello che accadrà.

Adani a TS:"Il Milan è molto consapevole della sua forza. Ci vorrà la miglior Inter per riuscire a contrastarlo. L’Inter non potrà concedere quello che ha fatto in questo mese e mezzo. La squadra di Pioli ha tante soluzioni per colpire e dietro non bisogna sbagliare niente se Inzaghi vorrà fare un risultato positivo».

Come si spiega le diffcoltà iniziali di Inzaghi? «L'Inter è una squadra fisica e con Lukaku lo è ancora di più e se non sei al meglio puoi fare fatica. Poi ha subito qualche gol di troppo. Deve rispettare il suo credo calcistico, solo così tornerà tra le prime e potrà lottare per lo scudetto fino alla fine».

Il Milan cosa ha di diverso delle altre? «È una squadra che divide doveri e oneri tra tutti gli elementi. Le difficoltà le vive insieme come le vittorie. L’atteggiamento, il gioco, è una squadra che pensa con un’unica testa. Questa era l’unica possibilità che aveva per vincere e l’ha fatto. Questo è il segreto della squadra di Pioli: il collettivo. Quello che può fare ancora la differenza».

Si aspettava che arrivasse un attaccante sul mercato per il Milan? «Probabilmente sì, c’era bisogno di un attaccante ma hanno deciso di investire su De Ketelaere che è un crack totale. Un acquisto a cinque stelle in questo mercato. E’ un giovane di prospettiva che ha la possibilità di essere rivenduto anche al triplo di quanto è stato pagato per le sue capacità. Il Milan ha dovuto fare di necessità virtù e quindi ha scelto di investire in altri reparti. Va con le idee dove non può arrivare con i soldi…».

L’errore che non deve commettere il Milan? « Il Milan non deve snaturarsi. Deve pressare alto, deve farlo anche con i suoi difensori centrali».

E l’Inter? «L’Inter non si deve impigrire. L’Inter è una squadra che di solito fa la partita ma può soffrire qualche ripartenza perché la difesa nerazzurra è molto esperta ma non molto veloce. Deve essere pronta alla velocità alla tecnica giocatori come Leao, come De Ketelaere.»

Anche Leao è un crack? «Come potenziale è un crack, in quei minuti in cui diventa quasi onnipotente è imprendibile ma senza continuità non si può ambire a una carriera di top» I crack dell’Inter sono invece? «Lautaro Martinez e Barella».
.
 
Registrato
29 Marzo 2017
Messaggi
2,927
Reaction score
360
Mario Sconcerti dal CorSera in edicola: L e zone del campo più interessanti saranno tre: prima di tutto quella nella metà campo dell’Inter, tra difesa e parte mediana, che metterà davanti Brozovic e De Ketelaere. È un duello tra giocatori di pensiero, entrambi ordinati, molto dentro il gioco. Mentre Diaz ama attraversare il campo, De Ketelaere mi sembra più stabile, più bisognoso di essere marcato da vicino. Non so se Brozovic sia l’uomo adatto. Quando avrà il pallone saprà come sempre cosa farne, anche se per adesso è sembrato sotto condizione. Ma quando avrà palla il Milan, non so quanto spazio riuscirà a togliere a De Ketelaere, che impegna molto l’avversario nella marcatura perché pensa rapidamente e ha buone idee. È però ancora agli esordi, uno stadio da 75mila persone può togliergli qualcosa, emozionarlo, in fondo è un ragazzo. Brozovic no. La seconda zona importante è quella di Theo e Dumfries. Sono due assaltatori, due elementi liberi che amano quasi solo la corsa e la forza. Il risultato è instabile, possono spostare da soli molti metri di campo e favorire o spezzare equilibri. Dumfries è l’arma vagante dell’Inter, l’unica vera imprevedibilità dentro la classe collettiva. La terza zona è quella in cui si affronteranno Skriniar e Leao. Qui siamo a vertici europei. Leao ha movimenti leggeri, languidi, che Skriniar non ha. Può però demoralizzarlo con la velocità e la corsa, portarlo di forza, senza escluderlo, in quelle zone oscure della partita in cui Leao a volte cade. Il resto della partita è sconosciuto nei gesti ma facile da prevedere. Lautaro e Dzeko sono pericolosi e noti. Come Dimarco e Calhanoglu. Un colpo di genio può arrivare da Barella che ha sempre una sua partita dentro la partita, ma anche questo fa parte della regola. Nel gioco lungo, nell’agonismo, i momenti di rottura possono venire solo dove ci sono equilibri da capire, là dove abbiamo già accennato. Milan e Inter arrivano con sufficiente calma al primo derby. Hanno punti da classifica ma non da vetta, hanno mostrato e in parte coperto la loro forza. Il Milan ha due punti meno di un anno fa, l’Inter uno, ma la stagione va più lentamente. L’Inter ha segnato 6 gol in meno e ne ha subiti uno in più, ha preso gol 3 volte su 4. Il Milan ha solo un gol subito in più. Eppure sembrano le squadre migliori, le più complete, ma a entrambe manca qualcosa per un ultimo gradino. Nel tempo siamo stati abituati a derby molto belli, veloci, di forte agonismo. L’Inter è pronta per questo tipo di lotta, il Milan dipende da De Ketelaere, da scoprire in questo clima. Importante sarà la scelta di Pioli per la fascia destra. Messias sarebbe un azzardo che però allargherebbe l’Inter e darebbe più lavoro al ragazzo belga. Di sicuro sarà una grande partita perché nel calcio la bellezza raramente viene dalla tattica, arriva dalla voglia di superarsi. E quella già si sente nell’aria. Da tempo Inter e Milan non giocano per il pareggio. Può capitare, ma è un’evenienza. Conta vincere e per vincere conta correre, anche darsele. È quello che accadrà.

Adani a TS:"Il Milan è molto consapevole della sua forza. Ci vorrà la miglior Inter per riuscire a contrastarlo. L’Inter non potrà concedere quello che ha fatto in questo mese e mezzo. La squadra di Pioli ha tante soluzioni per colpire e dietro non bisogna sbagliare niente se Inzaghi vorrà fare un risultato positivo».

Come si spiega le diffcoltà iniziali di Inzaghi? «L'Inter è una squadra fisica e con Lukaku lo è ancora di più e se non sei al meglio puoi fare fatica. Poi ha subito qualche gol di troppo. Deve rispettare il suo credo calcistico, solo così tornerà tra le prime e potrà lottare per lo scudetto fino alla fine».

Il Milan cosa ha di diverso delle altre? «È una squadra che divide doveri e oneri tra tutti gli elementi. Le difficoltà le vive insieme come le vittorie. L’atteggiamento, il gioco, è una squadra che pensa con un’unica testa. Questa era l’unica possibilità che aveva per vincere e l’ha fatto. Questo è il segreto della squadra di Pioli: il collettivo. Quello che può fare ancora la differenza».

Si aspettava che arrivasse un attaccante sul mercato per il Milan? «Probabilmente sì, c’era bisogno di un attaccante ma hanno deciso di investire su De Ketelaere che è un crack totale. Un acquisto a cinque stelle in questo mercato. E’ un giovane di prospettiva che ha la possibilità di essere rivenduto anche al triplo di quanto è stato pagato per le sue capacità. Il Milan ha dovuto fare di necessità virtù e quindi ha scelto di investire in altri reparti. Va con le idee dove non può arrivare con i soldi…».

L’errore che non deve commettere il Milan? « Il Milan non deve snaturarsi. Deve pressare alto, deve farlo anche con i suoi difensori centrali».

E l’Inter? «L’Inter non si deve impigrire. L’Inter è una squadra che di solito fa la partita ma può soffrire qualche ripartenza perché la difesa nerazzurra è molto esperta ma non molto veloce. Deve essere pronta alla velocità alla tecnica giocatori come Leao, come De Ketelaere.»

Anche Leao è un crack? «Come potenziale è un crack, in quei minuti in cui diventa quasi onnipotente è imprendibile ma senza continuità non si può ambire a una carriera di top» I crack dell’Inter sono invece? «Lautaro Martinez e Barella».

Analisi condivisibili.
In questo derby d’ andata purtroppo due grandi assenti: Lukaku e Ibra.
 

Antokkmilan

Well-known member
Registrato
4 Dicembre 2021
Messaggi
5,400
Reaction score
2,526
Il Milan va con le idee dove non può arrivare con i soldi…ma in Italia togliendo la Juve che ha venduto De Ligt è per carità ci sta non lo nego, chi ha tirato fuori 35 milioni cash senza vendere nessuno ? siamo sempre alle solite. Meglio nome, ho un parametro zero bollito, che un giovane di prospettiva.
 
Alto
head>