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Io sono preoccupato dai vari rispediamoli a casah, i nekri ci stanno invadendo!!!1!! sparati a ripetizione, per questo sono un pò scettico. Ma è anche pur vero che nessuna nazione al mondo chiuderebbe le porte a chi porta un di più alla nazione.
Io (solo un esempio) laureato in medicina, vado a vivere e lavorare dove voglio! Nessuna nazione mi vieterebbe di entrare nel suo paese, a meno di una fedina penale sporca.
Per andare a vivere e lavorare in un altro Paese devi avere un contratto di lavoro e visto la tua qualifica hai buone possibilità di ottenerlo una volta appresa la lingua locale. Nessuno è contrario all'immigrazione regolare per chi vuole cercarsi un lavoro più redditizio, anche mettendosi in competizione con le persone che vivono nei luoghi in cui si emigra. Non ho mai creduto al principio "prima il lavoro ai nostri", esso è un'opportunità che bisogna guadagnarsi con merito, non solo un diritto in quanto indigeni. Il problema però sorge quando migliaia di immigrati arrivano senza alcuna prospettiva evidente, se non col mito surreale dell'Eldorado europeo.