Nah. Non è che al PdR sta sulle balle Savona. Gli sta sulle balle la figura di uno che ci vuole portare fuori dall'euro. Rifiuterà sempre un personaggio del genere. Per adesso.
Nel senso che se ci fosse una campagna elettorale interamente incentrata sull'euro si/euro no e vincesse lo schieramente EURO NO, allora non potrebbe più impuntarsi.
Questo lo ha detto nel famoso discorso.
Ora tutto sta a Salvini. Con l'ennesima giravolta clamorosa (ma almeno questa azzeccata), Di Maio potrebbe aver lasciato il cerino in mano a Salvini.
Ma il senso che volevo dire è che appunto tutto ciò sarebbe svelato.
Finché Mattarella si fa forte delle precedenti posizioni di Savona, sappiamo tutti che è un pretesto ma si può pure far finta che sia in buonafede.
Sarebbe invece difficile per Mattarella mettere altri veti su un secondo nome proposto da Di Maio e Salvini, con un contratto che parla espressamente di mancata uscita dall'Euro, perché allora appunto sarebbe svelato che non ci potrà mai essere non tanto un rappresentante che vuole certe cose, ma una politica che vuole anche solo ridiscutere i trattati.
Se Savona ed il contratto dicono che non vogliono uscire dall'Euro, per una volta Mattarella può pure non credergli e concentrare tutto sulla persona.
Ma una seconda volta diventa lui quello che dice sempre no a prescindere, ed allora sì che a livello costituzionale si pone un gravissimo problema.