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Senza entrare in discorsi tattici : c'è chi pensa a creare e chi a distruggere.Parole sacrosante.
Però il tipo di gioco che ha da sempre caratterizzato il nostro DNA lo potevamo sviluppare con determinati giocatori (leggi campioni) che infarcivano la squadra titolare innalzando a livelli bestiali il livello medio qualitativo.
Lasciamo stare il discorso dello zoccolo duro di giocatori italiani con stampata sulla pelle la maglia del Milan perché i tempi cambiano. Anche se quello era, a mio parere, parecchio importante.
Adesso di campioni ne abbiamo pochi.
Il livello qualitativo è più basso, passaggi di prima col contagocce, ecc.
Secondo me ci si deve in qualche modo adattare, anche con un gioco peggiore se necessario, aspettando tempi migliori che chissà quando arriveranno...
Il milan per dna ha sempre provato a creare.
Questo poi si traduce nelle scelte del mercato, negli uomini che si mettono in campo, a quale altezza si difende, ecc ecc.
L'inter anche quando ha vinto lo ha sempre fatto speculando, lo ha fatto anche con mou.
Non è un caso però poi se l'albo d'oro premia il real, il milan, il brasile.
Non è questione solo di risorse, sarebbe riduttivo ridurre tutto a quello.
Il milan non fa storicamente la corsa su altri ma su stesso.
Piaccia o non piaccia il nostro dna è questo.
Questo non vuol dire essere alienati e vivere tra le nuvole, non fraintendermi, perchè dietro ci sono sempre lavoro, sudore, dedizione ed episodi.
Io questa mentalità la amo perchè è l'esatto opposto del mediocre pensiero italiota.