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Si, il mio migliore amico ha perso la casa da giovane per un investimento sbagliato del padre, il quale poi si è praticamente lasciato morire d'inedia per il dolore.
Il figlio, che era uno dei più benestanti del gruppo, è dovuto andare a lavorare a 18 anni.
Perdere la casa, per chi se la è almeno in parte guadagnata, è un dolore che genera un senso di fallimento corrosivo alimentato dalla percezione di aver "tradito" la fiducia della propria famiglia.
Per questo disprezzo persone come la Salis che con 1500 di stipendio da insegnante occupano case che potrebbero essere, per esempio, un salvagente per una giovane famiglia di 3-4 persone con lo stesso reddito passato dell'europarlamentare.
Oltre tutto trovo indecente che si parli di "coscienza sporca" per chi si sofferma sul dramma accaduto invece di colpevolizzare in primis la politica.
Nessuno si deve sentire "complice" del fantomatico "capitalismo" perché piange la morte di 3 carabinieri, le sue sono esternazioni inaccettabili, soprattutto per la carica che ricopre.
Successo anche a me.. storia breve, l'azienda di famiglia è fallita per colpa di alcuni, i miei hanno svenduto la casa prima della lettera di pignoramento e si sono trasferiti in america, mia nonna ha perso la sua casa, e mia zia si è coperto il **** trasferendo tutti i suoi averi al nome del figlio per poi dire mesi in ritardo che l'azienda fosse implosa.. ed è andato anche tutto nel penale mia madre rischiava il carcere per una percentuale che aveva ereditato.. per questo i miei sono dovuti scappare.
P.s. i miei ci sono finiti in mezzo per colpa dell'eredità di mio nonno.. mia zia è stata quella ci ha trascinati tutti nella *****.. e per colpa sua ho vissuto dai 19 anni in su con i miei genitori dall'altra parte del mondo.
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