Gualtiero Ricciardi, detto Walter, chiamato in causa nella settimana in cui il governo deciderà cosa fare dal famoso 1 maggio.
Le sue dichiarazioni a La Stampa
"Sarebbe sbagliato pensare che sia tutto finito.
Sarà così se staremo attenti, continuando a proteggerci, a monitorare i focolai epidemici oltre che a vaccinarci
Mentre vedo che la campagna vaccinale si è arenata e che c’è un calo di attenzione, che fa togliere le mascherine al chiuso e frequentare locali affollati.
E l’indicatore finale di questo clima di rilassatezza è il numero dei morti, ancora tanti
Nel nostro Paese abbiamo una popolazione più anziana, ma che soprattutto gode di meno salute e di un peggior accesso ai servizi rispetto a Paesi come il Giappone o la Germania, che hanno un’età media alta come la nostra ma meno decessi.
In parecchi casi i più fragili e i grandi anziani da noi non ce la fanno nemmeno ad arrivare in ospedale
La quarta dose dopo due mesi l’ha fatta appena il 12%, perché si aspetta che sia il paziente a fare il passo e non il medico o la struttura che lo ha in carico a contattarlo e a spiegargli perché è opportuno farla
Per ora lascerei mascherine ovunque.
Sento dire che l’importante è proteggere i fragili con la mascherina.
Ma chi lo dice non ha capito come funziona una vera strategia di protezione.
Per metterli in sicurezza le mascherine dobbiamo indossarle anche noi, perché altrimenti finiremo per riportare il virus nelle loro case
E poi non possiamo pensare di farli vivere blindati nelle proprie dimore
Il green pass ha ancora una duplice valenza; la prima, che può essersi attenuata un po’, è quella di incentivare la vaccinazione.
Anche se restano ancora quasi sette milioni di italiani che non hanno fatto la terza dose
L’altra è proprio aiutare a proteggere i fragili nella loro vita sociale
Una dose di richiamo a ottobre dovremo farla tutti, auspicabilmente con i nuovi vaccini efficaci su una più vasta gamma di varianti.
Ma intanto dobbiamo spingere la campagna per il secondo booster ad anziani e fragili che invece langue"