Con la seconda parte del tuo discorso hai delineato bene il tuo pensiero. Quindi tu pensi che se io spacco la faccia a uno che ha toccato il **** alla mia ragazza faccio bene, nessuno mi deve dire nulla e ho tutte le ragioni del mondo. Sono stato molto bravo a non cercare di risolvere le cose civilmente.
Voi invece siete quelli che sparano in bocca al tipo che vi trovate a rubare la collana in casa, ma poi lasciate fare indisturbato al criminale di guerra che massacra le persone per strada fuori da casa loro.
Tutto chiaro. Queste allora sono le storielle che fanno sempre ridere me.
Passo e chiudo, posizioni e visioni del mondo troppo distanti amico mio, non ne veniamo a capo. Bella chiaccherata comunque, grazie
Non hai colto il punto della questione.
Il punto non è se tirare un pugno sia giusto o sbagliato, anziché parlare. Il punto è che la causa del conflitto non sei tu, ma sono io. Se io non avessi fatto l'idiota, non andrei in giro con il naso rotto.
La tua reazione (il pugno) potrà anche essere esagerata, ma rimane comunque il fatto che ad ogni azione corrisponde reazione, e nessuno ti potrebbe realmente biasimare per aver protetto la tua ragazza. Ti si potrebbe dire che forse il pugno era esagerato, ma finirebbe lì.
E se questo vale per me e te, figurarsi se non valga per due potenze.
Credi che a situazioni inverse, gli Stati Uniti avrebbero lasciato correre? Certo che no.
Sono potenze, e le potenze ragionano sempre in quel modo. Tutte.