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Kalulu Kjaer Calabria Theo Bennacer Tonali Kessie Chalanoglu Diaz e Leao. Sconosciuti o comprimari prima di Pioli.
Guarda fai un bellissimo discorso e quoto ogni singola parola di tutto quello che dici sui giovani.@rossonero71
Ciao amico, ti rispondo qua perchè la discussione di là è stata chiusa e questa sezione mi sembra oltretutto più attinente.
Guarda, non sono un esteta del calcio in senso stretto ma ho sempre apprezzato chi ha idee, metodologia , programmi.
Ho lavorato per anni nei settori giovanili e mi sono tolto belle soddisfazioni ma la gratificazione che ti danno i ragazzi col loro affetto non ha prezzo.
Ho avuto l'onore e il piacere di crescere centinaia di ragazzi dai 5 anni(piccoli amici) agli allievi.
Non per modestia ma ero piuttosto bravino, ho dovuto mollare perchè il lavoro non mi ha permesso più di continuare.
Gestisco una serie di parafarmacie e faccio fatica ad avere pomeriggi liberi per allenare ma non ti nego che il campo mi manca.
Mi manca anche solo il profumo della terra di chi non aveva un campo in erbetta.
Ho avuto anche offerte importanti ma per vicissitudini familiari e lavorative ho smesso.
Ho sempre usato lo stesso metodo coi ragazzi, ho sempre messo la tecnica al primo piano anche perchè per me in quegli anni(nelle giovanili) il risultato passa in secondo piano, a differenza di altri colleghi che miravano a vincere e solo a quello.
E questo è uno dei mali dei settori giovanili, uno dei mali che sta uccidendo il nostro movimento calcistico.
Un allenatore delle giovanili che ha l'ambizione di salire di categoria purtroppo crede, perchè qualcuno ragiona cosi, che solo coi risultati può mettersi in mostra e allora allena i suoi ragazzi e li mette in campo per vincere.
Antepone il risultato alla via.
Nulla di più sbagliato perchè il percorso forma mentre l'assillo del risultato devia.
Ma io non mi sento nemmeno di biasimarli questi colleghi, la colpa non è loro ma di dirigenti ottusi e malati.
Ne potremmo parlare per ore perchè non escono più i totti, del piero, maldini, ecc ecc.
Ti dicevo che io ho sempre allenato a modo mio e ho visto ragazzi venire fuori con tempistiche diverse.
Non ho mai messo in campo la formazione per vincere ,ho sempre e solo chiesto di giocare in base ai gesti tecnici che volevo acquisissero.
Quando sono stato fortunato e mi sono capitate 'nidiate' baciate dal dio del calcio ho fatto il vuoto, altre volte ho seminato e poi altri dopo di me hanno raccolto.
Non ti nego che chi ha raccolto i frutti dei miei semi si è preso spesso meriti non suoi perchè il calcio è cosi, è ignorante e non meritocratico come la vita.
Quando il ragazzo arriva in prima squadra ha quasi completato la crescita ma di certo non ha finito di migliorare perchè sulla tecnica si lavora sempre.
Io da addetto ai lavori resto ancora oggi basito quando vedo pro che fanno fatica nell'impattare la palla di collo.
E' lampante che nelle giovanili hanno abusato del tiro con la superficie di maggior impatto, l'interno, e si porteranno dietro questo limite a vita.
Quando faccio notare questi aspetti in tanti mi deridono perchè nemmeno capiscono cosa voglia dire ma se dico che vlahovic o immobile abusano dell'interno lo dico con cognizione di causa.
Nei professionisti capisco che si vada in campo per vincere ma ci sono allenatori che vogliono essere artefici del loro destino, altri che sono speculatori, altri che hanno la loro impronta di gioco.
Sta al dirigente di turno scegliere l'allenatore migliore in base al materiale a disposizione.
Come gioca il milan?
Il milan gioca essenzialmente a uomo e accettando i duelli individuali.
Si lavora su aggressione e riaggressione alta e la fase difensiva dipende in toto dalla riuscita delle chiusure preventive.
Si punta tutto sul marco e copro ma è un tipo di gioco altamente pericoloso, un pericolo preso in considerazione ma ugualmente ricercato.
I quadrati di gioco (oramai si attacca cosi) son ben visibili ma i calciatori sono altamente responsabilizzati nella lettura delle due fasi.
Il milan è altamente moderno nella ricerca del gioco ma il risultato finale poi dipende sempre dalla bontà e la caratteristica dei giocatori e cosi non c'è da stupirsi se passi da una figura becera come contro l'inter a un primo tempo bellissimo come quello di napoli.
Io che pioli voglia far la partita con coraggio son contentissimo, mai mai e poi mai vorrei vedere giocare il mio milan come l'inter.
Ho da ridire sulla scelta dei singoli perchè credo che disperdendo un pò di forza ma immettendo della qualità avremmo un controllo migliore del gioco.
L'atalanta per principi di gioco non è poi diversa da noi, sono state le caratteristiche dei singoli a farci vedere aspetti diversi della dea.
La miglior atalanta è sempre stata quella coi quinti strutturati e fisicati in grado di riempire l'area e chiudere sul secondo palo, poi 2 mezze punte costruttrici di gioco e un finalizzatore d'area.
Il gioco ad uomo è stato come rivoluzionario i primi anni perchè ha messo a nudo delle criticità della zona esasperata, ha messo a nudo difetti che i ragazzi si portavano dietro nelle giovanili nelle chiusure e letture ma come tutti i 'movimenti' sta passando perchè si stanno prendendo le contromisure.
Il gioco ad uomo ha costretto la zona ad andare a riprendere vecchi concetti persi.
Non è un caso se toro , milan e atalanta fanno più fatica di un tempo nel segnare.
La palla più difficile da leggere resta sempre quella nello spazio e nel tempo col giocatore che vi arriva sul movimento.
Lo stesso tiro da fuori che spesso citi va preparato e per come giochiamo noi spesso può sembrare paradossale ma non è automatico.
La bravura nel gioco aereo poi dipende ancora da altre peculiarità.
Bel post. Condivido quasi tutto.@rossonero71
Ciao amico, ti rispondo qua perchè la discussione di là è stata chiusa e questa sezione mi sembra oltretutto più attinente.
Guarda, non sono un esteta del calcio in senso stretto ma ho sempre apprezzato chi ha idee, metodologia , programmi.
Ho lavorato per anni nei settori giovanili e mi sono tolto belle soddisfazioni ma la gratificazione che ti danno i ragazzi col loro affetto non ha prezzo.
Ho avuto l'onore e il piacere di crescere centinaia di ragazzi dai 5 anni(piccoli amici) agli allievi.
Non per modestia ma ero piuttosto bravino, ho dovuto mollare perchè il lavoro non mi ha permesso più di continuare.
Gestisco una serie di parafarmacie e faccio fatica ad avere pomeriggi liberi per allenare ma non ti nego che il campo mi manca.
Mi manca anche solo il profumo della terra di chi non aveva un campo in erbetta.
Ho avuto anche offerte importanti ma per vicissitudini familiari e lavorative ho smesso.
Ho sempre usato lo stesso metodo coi ragazzi, ho sempre messo la tecnica al primo piano anche perchè per me in quegli anni(nelle giovanili) il risultato passa in secondo piano, a differenza di altri colleghi che miravano a vincere e solo a quello.
E questo è uno dei mali dei settori giovanili, uno dei mali che sta uccidendo il nostro movimento calcistico.
Un allenatore delle giovanili che ha l'ambizione di salire di categoria purtroppo crede, perchè qualcuno ragiona cosi, che solo coi risultati può mettersi in mostra e allora allena i suoi ragazzi e li mette in campo per vincere.
Antepone il risultato alla via.
Nulla di più sbagliato perchè il percorso forma mentre l'assillo del risultato devia.
Ma io non mi sento nemmeno di biasimarli questi colleghi, la colpa non è loro ma di dirigenti ottusi e malati.
Ne potremmo parlare per ore perchè non escono più i totti, del piero, maldini, ecc ecc.
Ti dicevo che io ho sempre allenato a modo mio e ho visto ragazzi venire fuori con tempistiche diverse.
Non ho mai messo in campo la formazione per vincere ,ho sempre e solo chiesto di giocare in base ai gesti tecnici che volevo acquisissero.
Quando sono stato fortunato e mi sono capitate 'nidiate' baciate dal dio del calcio ho fatto il vuoto, altre volte ho seminato e poi altri dopo di me hanno raccolto.
Non ti nego che chi ha raccolto i frutti dei miei semi si è preso spesso meriti non suoi perchè il calcio è cosi, è ignorante e non meritocratico come la vita.
Quando il ragazzo arriva in prima squadra ha quasi completato la crescita ma di certo non ha finito di migliorare perchè sulla tecnica si lavora sempre.
Io da addetto ai lavori resto ancora oggi basito quando vedo pro che fanno fatica nell'impattare la palla di collo.
E' lampante che nelle giovanili hanno abusato del tiro con la superficie di maggior impatto, l'interno, e si porteranno dietro questo limite a vita.
Quando faccio notare questi aspetti in tanti mi deridono perchè nemmeno capiscono cosa voglia dire ma se dico che vlahovic o immobile abusano dell'interno lo dico con cognizione di causa.
Nei professionisti capisco che si vada in campo per vincere ma ci sono allenatori che vogliono essere artefici del loro destino, altri che sono speculatori, altri che hanno la loro impronta di gioco.
Sta al dirigente di turno scegliere l'allenatore migliore in base al materiale a disposizione.
Come gioca il milan?
Il milan gioca essenzialmente a uomo e accettando i duelli individuali.
Si lavora su aggressione e riaggressione alta e la fase difensiva dipende in toto dalla riuscita delle chiusure preventive.
Si punta tutto sul marco e copro ma è un tipo di gioco altamente pericoloso, un pericolo preso in considerazione ma ugualmente ricercato.
I quadrati di gioco (oramai si attacca cosi) son ben visibili ma i calciatori sono altamente responsabilizzati nella lettura delle due fasi.
Il milan è altamente moderno nella ricerca del gioco ma il risultato finale poi dipende sempre dalla bontà e la caratteristica dei giocatori e cosi non c'è da stupirsi se passi da una figura becera come contro l'inter a un primo tempo bellissimo come quello di napoli.
Io che pioli voglia far la partita con coraggio son contentissimo, mai mai e poi mai vorrei vedere giocare il mio milan come l'inter.
Ho da ridire sulla scelta dei singoli perchè credo che disperdendo un pò di forza ma immettendo della qualità avremmo un controllo migliore del gioco.
L'atalanta per principi di gioco non è poi diversa da noi, sono state le caratteristiche dei singoli a farci vedere aspetti diversi della dea.
La miglior atalanta è sempre stata quella coi quinti strutturati e fisicati in grado di riempire l'area e chiudere sul secondo palo, poi 2 mezze punte costruttrici di gioco e un finalizzatore d'area.
Il gioco ad uomo è stato come rivoluzionario i primi anni perchè ha messo a nudo delle criticità della zona esasperata, ha messo a nudo difetti che i ragazzi si portavano dietro nelle giovanili nelle chiusure e letture ma come tutti i 'movimenti' sta passando perchè si stanno prendendo le contromisure.
Il gioco ad uomo ha costretto la zona ad andare a riprendere vecchi concetti persi.
Non è un caso se toro , milan e atalanta fanno più fatica di un tempo nel segnare.
La palla più difficile da leggere resta sempre quella nello spazio e nel tempo col giocatore che vi arriva sul movimento.
Lo stesso tiro da fuori che spesso citi va preparato e per come giochiamo noi spesso può sembrare paradossale ma non è automatico.
La bravura nel gioco aereo poi dipende ancora da altre peculiarità.
Ma il problema non era sacchi come oggi non è pioli , sacchi prima di allenare il Milan allenava divertendosi in provincia.Guarda fai un bellissimo discorso e quoto ogni singola parola di tutto quello che dici sui giovani.
Punto per punto per me e tutto perfetto.
Poi però passiamo ai professionisti. E lì tutto quello scritto prima non vale più.
Sacchi distruggeva l'avversario. Aveva la stessa spocchia di Ibrahimovic che arriva al Milan e dice che e venuto per vincere.
Sacchi imponeva il suo gioco e ti distruggeva senza guardare modulo caratteristiche o nomi del avversario.
E la situazione perfetta. Quella che ti fa entrare nella storia. Così come Guardiola faceva il suo gioco e non ti faceva toccare palla... Non importa se era il Gijgon o il Real Madrid. Stesse cose. Risultati identici. Ti prendeva a pallonate per 90 minuti. E hanno vinto tutti entrambi.
Poi passiamo a Pioli. Lui pretende di fare uguale ma non ne siamo capaci. Ne esce un personaggio arrogante (non per come parla eh, ma per il gioco che propone) ma che non ottiene i risultati.
Insomma a Ibra non potevamo dire nulla. Faceva lo sborone ma in campo poi te lo sbatteva in faccia.
Pioli fa lo sborone. E poi lo prende in cul0...
Non posso essere d'accordo con te quando dici che il modo e più importante del risultato.
Per prima cosa si tenta di vincere. Poi si cerca di migliorare il modo. Ma volere imporre sempre e solo il proprio gioco dimostra poco cervello se vedi che non funziona.
Anzi, e proprio la definizione della follia secondo Einstein : ripetere alla nausea le stessa azione sperando in un risultato diverso ?
Con l'Inter e proprio quello che succede.
Pioli e troppo integralista. Deve capire che le partite non sono tutte uguali.
Se avesse :
Maignan
Dias
Theo
Rodri
Bellingham
De Bruyne
Mbappe
Haaland
...
Pure io pretenderei il bel gioco oltre alle vittorie.
Ma non ha la migliore formazione del mondo. Non ha nemmeno la migliore formazione d'Italia.
E allora dimostra intelligenza. Dimostra che capisci le caratteristiche dei differenti avversari. Dimostra che capisci i differenti momenti di una partita.
Se e il caso di coprirsi di più... Di fare sparire la palla per calmare le cose con un possesso palla... Se e il momento di fare entrare un centravanti veloce per rimpiazzare Giroud... Se deve giocare Adli al posto di Krunic...
Ti dico cosa succede in Belgio nelle squadre ELITE.Bel post. Condivido quasi tutto.
Il discorso sui giovani per esempio ( voglio sottolineare ragazzi e ragazze di 12/13/14/15 anni) è un discorso particolare e scottante. Una cosa se parliamo di ragazzi/e fino ai 10 anni dopo cambia tutto nelle loro teste e nelle teste dei genitori.
Ne avevo già parlato l'anno scorso ho fatto da secondo e preparatore dei portieri per ragazze di 12 13 anni.
Abbiamo iniziato facendogli giocare liberi , facevano un po' distinto naturalmente con le dovute guide. Girone d'andata secondi, contro squadre nettamente più forti c'è l'ha giocavamo con tutti.
Ad un certo punto al allenatore gli è venuta la fissa di cambiare totalmente il modo di porsi e giocare.
1 costruzione dal basso senza rilancio lungo i gol che abbiamo preso non ti dico, semplicemente non erano in grado di farlo ma a lui andava bene così, ma non alle ragazze e neanche ai genitori.
Ecco gli allenatori testardi che non cambiano idee neanche di fronte all'evidenza.
2 si palleggia palla lunga vietata, puoi immaginare quello che successo.
3 vietato tirare da fuori in un anno non gli ho sentito dire una volta una "tira" il tiro lo chiedevo io non lui.
Per abbreviare abbiamo perso tutte ma proprio tutte le partite.
Gli ho detto mister così li perdiamo queste ragazze ritorniamo a un gioco più semplice, niente da fare.
Siamo arrivati a fine anno alla resa dei conti , con ragazze scazzate genitori sfiduciati e arrabbiati il fine te lo puoi immaginare. Tutte le migliori se ne sono andate la squadra si è sfaldata sono rimaste le più scarse. Alla fine ne valsa la pena ? No. Ma tuttora se gli parli dice che ha ragione lui nonostante l'evidenza. ITALIANO. grazie per amico ricambio
Pioli non fa evolvere proprio niente.Ormai è da un po' di partite che ho questo pensiero e le ultime lo hanno ulteriormente rafforzato.
Il nostro coach fa rendere al di sotto delle loro possibilità i nostri calciatori. Qualche esempio:
Thiaw: fatto difendere con 50m di campo aperto contro attaccanti più rapidi, gli fa fare la figura dello scemo
Theo: con sta storia dei terzini che si inseriscono lo ha annullato
Reinders: lo fa correre avanti e indietro con squadra lunga 60metri per 90' spompandolo
Giroud: alla fine ieri ha dimostrato l'unica cosa che sa fare, segnare su cross ben fatti. Invece il coach lo fa pressare sui DC avversari a
vuoto
Questi sono alcuni esempi ma molti altri giocatori stan giocando male perchè non sfruttati a dovere.
Ormai la stagione è per me compromessa, allontanando Pioli si potrebbe cercare di salvarla, confermarlo vorrebbe dirla mandarla in vacca definitivamente.
E io mica sminuisco Sacchi. Anzi... E stato cappello ad essere fortunato ad arrivare dopo di lui.Ma il problema non era sacchi come oggi non è pioli , sacchi prima di allenare il Milan allenava divertendosi in provincia.
Se sacchi è arrivato al Milan e qualcuno gli ha chiesto di fare il sacchi è perché un presidente e un dirigente, Berlusconi e galliani , hanno voluto provare a vincere in un determinato modo e direi ci sono riusciti alla grande o sbaglio?
Se a detta di grandi studiosi del calcio quel Milan è stata la squadra del secolo io direi che abbiamo fatto la storia.
Un risultato che tutto il mondo ci invidia ma che , incredibilmente, il tifoso milanista sminuisce.
E perché poi?
Perché abbiamo visto con capello che si poteva vincere in altro modo e forse di piu.
Ma , a parte il fatto che due coppe campioni di fila è roba da eletti, come si fa a non considerare che la squadra di capello non fosse altro che la squadra di sacchi ma matura ?
Il ciclo di sacchi era finito perché non aveva più presa sui giocatori.
Lo stesso sacchi di lì a poco si sarebbe esaurito logorato dallo stress.
Il suo posto doveva essere nel settore tecnico, dove merita di stare chi ha da insegnare.
Chi antepone la via al risultato ha bisogno di tempo ma il tempo è nemico di ogni allenatore.
Il tifoso poi è l'ultimo sulla faccia della terra che può capire questi discorsi.
Non devi avere necessariamente la miglior formazione del mondo per fare il calcio totale, lo puoi fare anche con una banda di ragazzini e alla fine capiterà che vincerai ,perderai e magari pareggerai.
Magari vincerai con quelli più scarsi e perderai con quelli più deboli perché nello sport si vince come si perde ma lo avrai fatto prendendo in mano il tuo destino.
Sacchi ha regalato emozioni col suo calcio ed è diventato immortale per quello.
Non è mica l'unico ad aver vinto ma lo ha fatto col coraggio e la pazzia dei visionari, appoggiato da un presidente piu visionario di lui.
Roba solo da esserne fieri a vita.