Pioli fa involvere i giocatori?

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E io mica sminuisco Sacchi. Anzi... E stato cappello ad essere fortunato ad arrivare dopo di lui.
Ma qui non è un problema di Sacchi.
E un problema di Pioli.
Certo che si può fare calcio totale con qualsiasi giocatori. Ma io parlo di fare calcio totale e VINCERE senza guardare in faccia a nessuno.
E questo non lo puoi fare con questa rosa.
Deve essere pragmatico. Non significa che deve fare catenaccio. Significa che le squadre che affrontiamo sono tutte diverse. Le caratteristiche dei giocatori che affrontiamo sono tutte diverse. I momenti della partita sono diversi.

Quindi o sei più forte di tutti e stravinci contro tutti.
O non lo sei e allora devi provare a colmare la differenza fisica/tecnica con la TATTICA.
Ma è questo il succo del discorso : nello sport si vince come si perde.
Dove sta scritto che si debba vincere?
Giochi per vincere ma puoi pure perdere.
Alla fine uno vince.

Contro il psg ce la siamo giocata a viso aperto e ne abbiamo preso 3, contro il Napoli avremmo potuto farne 5.
Non è che alla fine questa squadra arriva dove può arrivare??
Col suo marchio ovviamente.

Se poi proprietà e dirigenza la pensano diversamente sui valori della squadra e i risultati centrati allora farebbero bene a sollevare pioli.
Sto ragionando da uomo di campo ora , non da tifoso.

Lo so anche io che al psg avremmo potuto far male nei suoi difetti strutturali giocando in modo diverso ma pioli ha preferito non snaturare una mentalità.
 
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Ti dico cosa succede in Belgio nelle squadre ELITE.
E VIETATO giocare lungo. Dai 5 ai 16 anni.
Si gioca sempre palla. Neanche sugli angoli. Non si spazza mai la palla anche in caso di emergenza. Devi imparare ad uscire da quella situazione d'emergenza giocando palla.
Mio figlio gioca terzino sinistro. Erano almeno 2 minuti (che sono lunghissimi) che la palla era dentro la nostra area quando mi e scappato un "spazzala". L'allenatore non ha nemmeno più guardato la partita. E venuto a trovarmi dicendomi che qui era il calcio dei giovani e non certo degli adulti. Un adulto in quella posizione avrebbe dovuto buttarla lontano o addirita fuori ma mai e poi mai un ragazzo deve crescere cercando la facilità perché tanto il risultato conta ZERO.
Meglio una squadra che le perde tutte ma dove c'è la crescita tecnica dei giocatori che vincere con i trucchetti dei vecchi.
Non ho mai più detto una cosa simile.
perché aveva ragione. Ma io ero figlio di un calcio di 30 anni fa. Dove si badava al sodo. Io li avrei spazzato palla. E infatti tecnicamente sono più vicino a Gattuso che a Ronaldinho ?
I Giovani del club invece hanno una tecnica di base ottima. Tutti più vicini a R10 che a Gattuso.
La crescita e stata costante. Si perdeva ma si migliorava.
Poi l'anno dopo abbiamo beccato l'allenatore che pensa a vincere. Molte più vittorie. Ma non solo i giocatori non hanno continuato a migliorare ma certi addirittura sono peggiorati.
Quest'anno di nuovo uno che pensa solo a giocare.
Molti meglio. Avremo sicuramente potuto vincere più partite con l'allenatore scorso ma la crescita e ripresa.
E io ne sono contentissimo.

Poi ovviamente dipende dal livello del club in cui allenavi... Della mentalità dei parenti e delle ragazze.
Guarda, io ho allenato in Germania è lì le cose sono un po' diverse si cerca di unire l'utile al dilettevole, che a mio avviso è la cosa migliore. Non vanno bene le estremizzazioni sia in un senso sia in un altro.

Vallo a spiegare ai ragazzi ma soprattutto ragazze ( che un mondo a parte) che se perdono la partita per non aver spazzato via una palla. Non te lo dicono ma pensano: abbiamo un allenatore scemo e lo pensano anche i genitori.

Negli sport si gioca per vincere, perché la vittoria da gioia, unisce,amalgama e invita i ragazzi a dare di più.e a qualsiasi età già quelli piccolissimi sono felice quando vincono vagli a spiegare che se perdono e per il loro bene.

Si deve trovare un compromesso a partire già da piccoli si cerca di migliorare e se perdiamo una partita per ecesso di ordini allora girano.

A uno che giovane non gli puoi togliere certe spontaneità, l'istinto ,sempre entro certi limiti naturalmente, altrimenti per me sei un allenatore scarso.
 
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Bel post. Condivido quasi tutto.
Il discorso sui giovani per esempio ( voglio sottolineare ragazzi e ragazze di 12/13/14/15 anni) è un discorso particolare e scottante. Una cosa se parliamo di ragazzi/e fino ai 10 anni dopo cambia tutto nelle loro teste e nelle teste dei genitori.

Ne avevo già parlato l'anno scorso ho fatto da secondo e preparatore dei portieri per ragazze di 12 13 anni.

Abbiamo iniziato facendogli giocare liberi , facevano un po' distinto naturalmente con le dovute guide. Girone d'andata secondi, contro squadre nettamente più forti c'è l'ha giocavamo con tutti.

Ad un certo punto al allenatore gli è venuta la fissa di cambiare totalmente il modo di porsi e giocare.

1 costruzione dal basso senza rilancio lungo i gol che abbiamo preso non ti dico, semplicemente non erano in grado di farlo ma a lui andava bene così, ma non alle ragazze e neanche ai genitori.
Ecco gli allenatori testardi che non cambiano idee neanche di fronte all'evidenza.

2 si palleggia palla lunga vietata, puoi immaginare quello che successo.

3 vietato tirare da fuori in un anno non gli ho sentito dire una volta una "tira" il tiro lo chiedevo io non lui.

Per abbreviare abbiamo perso tutte ma proprio tutte le partite.

Gli ho detto mister così li perdiamo queste ragazze ritorniamo a un gioco più semplice, niente da fare.

Siamo arrivati a fine anno alla resa dei conti , con ragazze scazzate genitori sfiduciati e arrabbiati il fine te lo puoi immaginare. Tutte le migliori se ne sono andate la squadra si è sfaldata sono rimaste le più scarse. Alla fine ne valsa la pena ? No. Ma tuttora se gli parli dice che ha ragione lui nonostante l'evidenza. ITALIANO. grazie per amico ricambio
Ecco bravo , hai centrato perfettamente l'aspetto più delicato della faccenda: un pazzo è credibile fin quando ciò che propone si traduce poi in risultati sul campo.
 
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Ti dico cosa succede in Belgio nelle squadre ELITE.
E VIETATO giocare lungo. Dai 5 ai 16 anni.
Si gioca sempre palla. Neanche sugli angoli. Non si spazza mai la palla anche in caso di emergenza. Devi imparare ad uscire da quella situazione d'emergenza giocando palla.
Mio figlio gioca terzino sinistro. Erano almeno 2 minuti (che sono lunghissimi) che la palla era dentro la nostra area quando mi e scappato un "spazzala". L'allenatore non ha nemmeno più guardato la partita. E venuto a trovarmi dicendomi che qui era il calcio dei giovani e non certo degli adulti. Un adulto in quella posizione avrebbe dovuto buttarla lontano o addirita fuori ma mai e poi mai un ragazzo deve crescere cercando la facilità perché tanto il risultato conta ZERO.
Meglio una squadra che le perde tutte ma dove c'è la crescita tecnica dei giocatori che vincere con i trucchetti dei vecchi.
Non ho mai più detto una cosa simile.
perché aveva ragione. Ma io ero figlio di un calcio di 30 anni fa. Dove si badava al sodo. Io li avrei spazzato palla. E infatti tecnicamente sono più vicino a Gattuso che a Ronaldinho ?
I Giovani del club invece hanno una tecnica di base ottima. Tutti più vicini a R10 che a Gattuso.
La crescita e stata costante. Si perdeva ma si migliorava.
Poi l'anno dopo abbiamo beccato l'allenatore che pensa a vincere. Molte più vittorie. Ma non solo i giocatori non hanno continuato a migliorare ma certi addirittura sono peggiorati.
Quest'anno di nuovo uno che pensa solo a giocare.
Molti meglio. Avremo sicuramente potuto vincere più partite con l'allenatore scorso ma la crescita e ripresa.
E io ne sono contentissimo.

Poi ovviamente dipende dal livello del club in cui allenavi... Della mentalità dei parenti e delle ragazze.
Tra i 5 e i 12 anni c'è talmente tanta foga in campo che la fase distruttiva prevale su quella tecnica.
Mi sono reso conto che l'allenamento tecnico non trovava poi il suo riscontro in campo perché gli spazi stretti e la foga rendevano impossibile tutto.

Mi sono inventato così il calcio degli over 65 : si ruba palla solo sull'intercetto e si cambia possesso solo ad azione finita.
Era l'unico modo per far si che i miei eseguissero controlli , passaggi e smarcamenti.
La palla non si ruba dai piedi ma solo nella traiettoria.

20 minuti di questo gioco a seduta e poi partita normale.

Si impara per step.


Il giochino di cui parlo oggi è molto praticato negli over che vogliono far calcio senza contatto e contrasti.
 

Djici

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Ma è questo il succo del discorso : nello sport si vince come si perde.
Dove sta scritto che si debba vincere?
Giochi per vincere ma puoi pure perdere.
Alla fine uno vince.

Contro il psg ce la siamo giocata a viso aperto e ne abbiamo preso 3, contro il Napoli avremmo potuto farne 5.
Non è che alla fine questa squadra arriva dove può arrivare??
Col suo marchio ovviamente.

Se poi proprietà e dirigenza la pensano diversamente sui valori della squadra e i risultati centrati allora farebbero bene a sollevare pioli.
Sto ragionando da uomo di campo ora , non da tifoso.

Lo so anche io che al psg avremmo potuto far male nei suoi difetti strutturali giocando in modo diverso ma pioli ha preferito non snaturare una mentalità.
Si vince come si perde. Ma l'obiettivo deve essere di massimizzare le probabilità di vittoria.
Perché qui parli come se la tattica non cambiasse nulla.
Invece modulo, tattica (altezza della linea difensiva, pressing o meno, zona o individuale, possesso palla/gioco verticale/ripartenze, schemi...) ti permettono di aumentare le probabilità di portare a casa un risultato. Il tutto dipende sempre dal materiale che hai.
Se alla fine questa squadra arriva dove deve arrivare con o senza Pioli allora lo possiamo pure mandare a casa.
Non snaturarsi e proprio la cosa per cui viene maggiormente criticato.
Non ci sono misure e contro misure. Dal primo al novantesimo siamo sempre uguali. Caccia a l'uomo a tutto campo, palla lunga su Giroud che prova a deviare verso Leao e poi preghiamo.
Siamo stati belli da vedere e dico la verità la strada presa inizialmente mi piaceva molto. Come l'Atalanta. A tutto campo. Accettando i duelli individuali. Ma i duelli li vincevamo. E un gioco che gasa molto.
Però se non funziona più allora lascia stare quel modo di fare. Apri gli occhi.
A Pioli mi ha interessato pure quando ha cercato i terzini e li ha messi a fare le mezzali. Soluzione interessante usata pure da Guardiola. Ma se non ti porta o risultati allora cambi.
Essere allenatore non deve essere partire con convinzioni e andare dritto per dritto senza guardare i risultati e quello che ti dicono i giocatori.
 
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Si vince come si perde. Ma l'obiettivo deve essere di massimizzare le probabilità di vittoria.
Perché qui parli come se la tattica non cambiasse nulla.
Invece modulo, tattica (altezza della linea difensiva, pressing o meno, zona o individuale, possesso palla/gioco verticale/ripartenze, schemi...) ti permettono di aumentare le probabilità di portare a casa un risultato. Il tutto dipende sempre dal materiale che hai.
Se alla fine questa squadra arriva dove deve arrivare con o senza Pioli allora lo possiamo pure mandare a casa.
Non snaturarsi e proprio la cosa per cui viene maggiormente criticato.
Non ci sono misure e contro misure. Dal primo al novantesimo siamo sempre uguali. Caccia a l'uomo a tutto campo, palla lunga su Giroud che prova a deviare verso Leao e poi preghiamo.
Siamo stati belli da vedere e dico la verità la strada presa inizialmente mi piaceva molto. Come l'Atalanta. A tutto campo. Accettando i duelli individuali. Ma i duelli li vincevamo. E un gioco che gasa molto.
Però se non funziona più allora lascia stare quel modo di fare. Apri gli occhi.
A Pioli mi ha interessato pure quando ha cercato i terzini e li ha messi a fare le mezzali. Soluzione interessante usata pure da Guardiola. Ma se non ti porta o risultati allora cambi.
Essere allenatore non deve essere partire con convinzioni e andare dritto per dritto senza guardare i risultati e quello che ti dicono i giocatori.
Al nostro Milan manca qualità in mediana.
Se alzi il possesso palla e cali gli errori tecnici sono certo vedi un gran bel Milan.

Ovviamente il mister deve assumersi le responsabilità di quel krunic faro del gioco.
Questo è il male primario.
 

Djici

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Guarda, io ho allenato in Germania è lì le cose sono un po' diverse si cerca di unire l'utile al dilettevole, che a mio avviso è la cosa migliore. Non vanno bene le estremizzazioni sia in un senso sia in un altro.

Vallo a spiegare ai ragazzi ma soprattutto ragazze ( che un mondo a parte) che se perdono la partita per non aver spazzato via una palla. Non te lo dicono ma pensano: abbiamo un allenatore scemo e lo pensano anche i genitori.

Negli sport si gioca per vincere, perché la vittoria da gioia, unisce,amalgama e invita i ragazzi a dare di più.e a qualsiasi età già quelli piccolissimi sono felice quando vincono vagli a spiegare che se perdono e per il loro bene.

Si deve trovare un compromesso a partire già da piccoli si cerca di migliorare e se perdiamo una partita per ecesso di ordini allora girano.

A uno che giovane non gli puoi togliere certe spontaneità, l'istinto ,sempre entro certi limiti naturalmente, altrimenti per me sei un allenatore scarso.
La vedo diversamente ma hai ragione su un punto evidente : vincere porta gioia.
Però perdere e non abbandonare mai ti porta la forza di carattere.
3 anni fa andiamo a giocare a Ostende. 250 km di casa. Partita che si gioca alle 9.30. Ci vanno in pullman quindi ci mettono 3 ore. Inoltre devono arrivare sul posto 90 minuti prima del inizio partita. Quindi si parte alle 5 di mattina. Ragazzi di 11 anni svegli alle 4 di mattina. Era intorno al 10 novembre (e in Belgio a novembre stai bello al fresco ?).
Arriviamo lì e ne prendiamo 20.
20 a 0. Con l'allenatore che voleva gioco.
Non ti dico la faccia dei ragazzi. Non ti dico la faccia dei parenti.
L'allenatore invece TRANQUILLO.
E io mi chiedo se è normale o no... Non voleva mai giocare lungo. E quelli ci rubavano sempre palla sulla costruzione dal basso e segnavano ?.
Non so nemmeno se abbiamo passato metà campo. Sempre e solo insolito triangoli, dai e vai e arrivavano e ci sbranavano.
Alla partita di ritorno a maggio abbiamo vinto 8-2. La crescita e stata assoluta. Non hanno visto palla. E l'allenatore rideva perché era da inizio anno che ci diceva di non preoccuparci per i risultati. Che di solito perdeva quasi tutte le partite d'andata ma poi al ritorno non ci fermava più nessuno.
I principi di gioco erano stati assimilati. E noi giocavamo palla sempre e comunque.

Ma i parenti devono essere abbastanza intelligenti da capire che qui quel che conta e il percorso. Tanto non vincono la Champions a fine anno. La partita e solo un allenamento. Non è una guerra.
 
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La vedo diversamente ma hai ragione su un punto evidente : vincere porta gioia.
Però perdere e non abbandonare mai ti porta la forza di carattere.
3 anni fa andiamo a giocare a Ostende. 250 km di casa. Partita che si gioca alle 9.30. Ci vanno in pullman quindi ci mettono 3 ore. Inoltre devono arrivare sul posto 90 minuti prima del inizio partita. Quindi si parte alle 5 di mattina. Ragazzi di 11 anni svegli alle 4 di mattina. Era intorno al 10 novembre (e in Belgio a novembre stai bello al fresco ?).
Arriviamo lì e ne prendiamo 20.
20 a 0. Con l'allenatore che voleva gioco.
Non ti dico la faccia dei ragazzi. Non ti dico la faccia dei parenti.
L'allenatore invece TRANQUILLO.
E io mi chiedo se è normale o no... Non voleva mai giocare lungo. E quelli ci rubavano sempre palla sulla costruzione dal basso e segnavano ?.
Non so nemmeno se abbiamo passato metà campo. Sempre e solo insolito triangoli, dai e vai e arrivavano e ci sbranavano.
Alla partita di ritorno a maggio abbiamo vinto 8-2. La crescita e stata assoluta. Non hanno visto palla. E l'allenatore rideva perché era da inizio anno che ci diceva di non preoccuparci per i risultati. Che di solito perdeva quasi tutte le partite d'andata ma poi al ritorno non ci fermava più nessuno.
I principi di gioco erano stati assimilati. E noi giocavamo palla sempre e comunque.

Ma i parenti devono essere abbastanza intelligenti da capire che qui quel che conta e il percorso. Tanto non vincono la Champions a fine anno. La partita e solo un allenamento. Non è una guerra.
Lezione numero uno al corso per allenatore, un virgolettato di Azeglio vicini : i genitori sono il male numero 1 di ogni allenatore delle giovanili.

A me una volta a bordo campo è capitato un troglodita che mi imprecava perché non avevo insegnato ai miei la tattica del fuorigioco.
Premessa: categoria piccoli amici. 5 anni.
Che mazzo gli vuoi dire ?
 

Djici

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Lezione numero uno al corso per allenatore, un virgolettato di Azeglio vicini : i genitori sono il male numero 1 di ogni allenatore delle giovanili.

A me una volta a bordo campo è capitato un troglodita che mi imprecava perché non avevo insegnato ai miei la tattica del fuorigioco.
Premessa: categoria piccoli amici. 5 anni.
Che mazzo gli vuoi dire ?
Da noi e vietato dire qualsiasi cosa a bordo campo che non sia un incitamento. Nessuna indicazione tattica.
L'allenatore e solo uno e i ragazzi devono ascoltarlo lui e non i parenti.
Onestamente e difficile per uno che vive le partite intensamente come me... Ma ora ci arrivo. Invece di dire a mio figlio quello che dovrebbe fare (attenzione , quello che IO ritengo dovesse fare e certe volte molto diverso da quello che vuole l'allenatore) ne parlo con un altro papà a bordo campo così faccio comunque uscire la tensione ?

i miei consigli prima della partita sono sempre :
1) divertiti
2) dai il massimo
3) fai quello che l'allenatore ti dice

Stiamo andando un po' OT.

A PIOLI che prima chiamavamo il normalizzatore chiedo proprio questo. Normalizzare il gioco.
 
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