@rossonero71
Ciao amico, ti rispondo qua perchè la discussione di là è stata chiusa e questa sezione mi sembra oltretutto più attinente.
Guarda, non sono un esteta del calcio in senso stretto ma ho sempre apprezzato chi ha idee, metodologia , programmi.
Ho lavorato per anni nei settori giovanili e mi sono tolto belle soddisfazioni ma la gratificazione che ti danno i ragazzi col loro affetto non ha prezzo.
Ho avuto l'onore e il piacere di crescere centinaia di ragazzi dai 5 anni(piccoli amici) agli allievi.
Non per modestia ma ero piuttosto bravino, ho dovuto mollare perchè il lavoro non mi ha permesso più di continuare.
Gestisco una serie di parafarmacie e faccio fatica ad avere pomeriggi liberi per allenare ma non ti nego che il campo mi manca.
Mi manca anche solo il profumo della terra di chi non aveva un campo in erbetta.
Ho avuto anche offerte importanti ma per vicissitudini familiari e lavorative ho smesso.
Ho sempre usato lo stesso metodo coi ragazzi, ho sempre messo la tecnica al primo piano anche perchè per me in quegli anni(nelle giovanili) il risultato passa in secondo piano, a differenza di altri colleghi che miravano a vincere e solo a quello.
E questo è uno dei mali dei settori giovanili, uno dei mali che sta uccidendo il nostro movimento calcistico.
Un allenatore delle giovanili che ha l'ambizione di salire di categoria purtroppo crede, perchè qualcuno ragiona cosi, che solo coi risultati può mettersi in mostra e allora allena i suoi ragazzi e li mette in campo per vincere.
Antepone il risultato alla via.
Nulla di più sbagliato perchè il percorso forma mentre l'assillo del risultato devia.
Ma io non mi sento nemmeno di biasimarli questi colleghi, la colpa non è loro ma di dirigenti ottusi e malati.
Ne potremmo parlare per ore perchè non escono più i totti, del piero, maldini, ecc ecc.
Ti dicevo che io ho sempre allenato a modo mio e ho visto ragazzi venire fuori con tempistiche diverse.
Non ho mai messo in campo la formazione per vincere ,ho sempre e solo chiesto di giocare in base ai gesti tecnici che volevo acquisissero.
Quando sono stato fortunato e mi sono capitate 'nidiate' baciate dal dio del calcio ho fatto il vuoto, altre volte ho seminato e poi altri dopo di me hanno raccolto.
Non ti nego che chi ha raccolto i frutti dei miei semi si è preso spesso meriti non suoi perchè il calcio è cosi, è ignorante e non meritocratico come la vita.
Quando il ragazzo arriva in prima squadra ha quasi completato la crescita ma di certo non ha finito di migliorare perchè sulla tecnica si lavora sempre.
Io da addetto ai lavori resto ancora oggi basito quando vedo pro che fanno fatica nell'impattare la palla di collo.
E' lampante che nelle giovanili hanno abusato del tiro con la superficie di maggior impatto, l'interno, e si porteranno dietro questo limite a vita.
Quando faccio notare questi aspetti in tanti mi deridono perchè nemmeno capiscono cosa voglia dire ma se dico che vlahovic o immobile abusano dell'interno lo dico con cognizione di causa.
Nei professionisti capisco che si vada in campo per vincere ma ci sono allenatori che vogliono essere artefici del loro destino, altri che sono speculatori, altri che hanno la loro impronta di gioco.
Sta al dirigente di turno scegliere l'allenatore migliore in base al materiale a disposizione.
Come gioca il milan?
Il milan gioca essenzialmente a uomo e accettando i duelli individuali.
Si lavora su aggressione e riaggressione alta e la fase difensiva dipende in toto dalla riuscita delle chiusure preventive.
Si punta tutto sul marco e copro ma è un tipo di gioco altamente pericoloso, un pericolo preso in considerazione ma ugualmente ricercato.
I quadrati di gioco (oramai si attacca cosi) son ben visibili ma i calciatori sono altamente responsabilizzati nella lettura delle due fasi.
Il milan è altamente moderno nella ricerca del gioco ma il risultato finale poi dipende sempre dalla bontà e la caratteristica dei giocatori e cosi non c'è da stupirsi se passi da una figura becera come contro l'inter a un primo tempo bellissimo come quello di napoli.
Io che pioli voglia far la partita con coraggio son contentissimo, mai mai e poi mai vorrei vedere giocare il mio milan come l'inter.
Ho da ridire sulla scelta dei singoli perchè credo che disperdendo un pò di forza ma immettendo della qualità avremmo un controllo migliore del gioco.
L'atalanta per principi di gioco non è poi diversa da noi, sono state le caratteristiche dei singoli a farci vedere aspetti diversi della dea.
La miglior atalanta è sempre stata quella coi quinti strutturati e fisicati in grado di riempire l'area e chiudere sul secondo palo, poi 2 mezze punte costruttrici di gioco e un finalizzatore d'area.
Il gioco ad uomo è stato come rivoluzionario i primi anni perchè ha messo a nudo delle criticità della zona esasperata, ha messo a nudo difetti che i ragazzi si portavano dietro nelle giovanili nelle chiusure e letture ma come tutti i 'movimenti' sta passando perchè si stanno prendendo le contromisure.
Il gioco ad uomo ha costretto la zona ad andare a riprendere vecchi concetti persi.
Non è un caso se toro , milan e atalanta fanno più fatica di un tempo nel segnare.
La palla più difficile da leggere resta sempre quella nello spazio e nel tempo col giocatore che vi arriva sul movimento.
Lo stesso tiro da fuori che spesso citi va preparato e per come giochiamo noi spesso può sembrare paradossale ma non è automatico.
La bravura nel gioco aereo poi dipende ancora da altre peculiarità.