Come sempre puntuale e preciso, in effetti è difficile cavare fuori un centrale di grande successo da altezze simili, deve modificare molte cose.
C'è da dire che quelli che hai citato giocavano (giocoforza) con di fianco un centrale abbastanza alto e fisico se non ricordo male, da Tudor o Juliano nella juve, Piquet al barca, Materazzi all'Inter, Nesta/Maldini al Milan.
Questo è ancor piu' importante imho, si puo' creare una bella coppia tra tempista e fisico per sopperire a tante situazioni, ad esempio marcare un brevilineo come Lautaro che nel primo tempo ha fatto impazzire il danese.
Dici proprio bene, il discorso di chimica dei due centrali diventa attualissimo con un profilo come Pierre.
Perché se avessimo un atleta puro o un profilo dominante fisicamente come quelli che citi, allora quei palloni che - spiace tornare sempre lì - i vari Romagnoli e Gabbia fanno sembrare irraggiungibili, diventerebbero di colpo palloni respinti da chi ha i mezzi per arrivarci.
Romagnoli non solo fa errori individuali e non copre gli errori del compagno (clamorosa ed emblematica l'azione sul quasi gol di Destro nel primo tempo), ma non dà mai la benché minima idea di poter fare il grande intervento risolutore, il grande gesto atletico.
Per capirci, su tutti i 4 gol presi nelle ultime due partite con un tempo di reazione più rapido dei piedi e con un gesto atletico più elastico, anche un po' alla disperata, poteva sventarne almeno la metà.
Invece no, fermo, come un semaforo, a rendere impossibili palloni effettivamente difficili (ed oggi però ha colpe dirette).
Julio Velasco diceva di volere schiacciatori che schiacciano bene palloni difficili, perché di quelli che fanno punto solo se l'alzata è perfetta è piena la pallavolo.
Ecco, Romagnoli (e purtroppo io metto anche Gabbia al momento) è di quelli che non risolvono mai palloni difficili, non fanno mai e poi mai il grande intervento.
Ed allora il povero Pierre, se solo sgarra di un metro, è spacciato perché non c'è il Nesta o il Maldini a salvarlo.