Pellegatti:"Sogno Guardiola al Milan".

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Pellegatti sul sogno Guardiola per il Milan:" Ieri Guardiola, alla vigilia della partita contro l’Everton, ha detto una frase a sorpresa. Il suo contratto scadrebbe nel 2025, ma ha detto ‘Credo che qui il lavoro sia finito’. Qualcuno pensava che potesse lasciare il Manchester City dopo la Champions League contro l’Inter, ma voleva vincere prima il Mondiale per Club. Io sto sognando, sto immaginando quello che in passato è successo. Nel Milan di Silvio Berlusconi e Adriano Galliani è successo. Quando Galliani, uomo dalle grandi intuizioni, capiva che il rapporto dei vari Rivaldo, Zlatan Ibrahimović, Ronaldinho e Mario Balotelli con i loro club fosse ormai incrinato, partiva la telefonata. Nel 2010, quando gli chiesi di provarci per Ibra, mi disse ‘Ci proviamo’.

Queste sue intuizioni hanno sempre avuto successo. Anche quella di Carlos Tévez l’avrebbe avuto, prima che arrivasse la telefonata che bloccò tutto. Oggi, dopo la vittoria del Manchester City, Galliani avrebbe telefonato e sondato il terreno per Guardiola. Voglio sognare, mi illudo. Invito i dirigenti del Milan, anzi Gerry Cardinale, a prendere in considerazione l’ipotesi di un Guardiola al Milan. Mi direte ‘sei matto, costa 22 milioni’. Ma io rispondo: l’anno prossimo prendiamo una punta e mettiamo Guardiola allenatore. Il resto lo lasciamo tutto uguale.

Vuole grandi giocatori? Incominciamo a capire se possa essere interessato ad allenare il Milan. Non pizza e fichi, il Milan. La seconda squadra più premiata del mondo in Champions League. Potrebbe andare ancora in Inghilterra, al PSG, in Arabia Saudita. Ma pensate che possa tornare in Italia, dove ha amici a Brescia. Potrebbe essere affascinato e divertirsi, sta lottando con Alex Ferguson per essere l’allenatore che ha vinto di più nella storia. Potrebbe essere l’erede di Carlo Ancelotti, potrebbe allenare la squadra che è stata di Paolo Maldini, al quale ha dedicato la vittoria della Champions nel 2009. Direi a Gerry Cardinale: ‘Pensi a questa possibilità’. Lui è sensibile all’entertainment, all’immagine internazionale oltre alla vittoria sportiva.

Un investimento molto alto, ma siamo nel budget: i soliti 50 milioni di euro con Guardiola e un grande attaccante. Se Cardinale ci pensa e sonda il terreno, pensate alla spinta emotiva dei tifosi. Gli abbonamenti, l’entusiasmo, la voglia di tornare protagonista con uno dei più grandi allenatori della storia con i nostri Arrigo Sacchi, Fabio Capello, lo stesso Ancelotti. Una telefonata, un sondaggio. Mi auguro che Cardinale pensi a quello che potrebbe portare Guardiola a livello di sponsor, merchandising, introiti, 22 milioni non sono nulla. Ma bisogna avere la voglia e la forza di crederci. Spero che qualcuno lo consigli a Gerry: darebbe una spinta al blasone del Milan".
 

iceman.

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Pellegatti sul sogno Guardiola per il Milan:" Ieri Guardiola, alla vigilia della partita contro l’Everton, ha detto una frase a sorpresa. Il suo contratto scadrebbe nel 2025, ma ha detto ‘Credo che qui il lavoro sia finito’. Qualcuno pensava che potesse lasciare il Manchester City dopo la Champions League contro l’Inter, ma voleva vincere prima il Mondiale per Club. Io sto sognando, sto immaginando quello che in passato è successo. Nel Milan di Silvio Berlusconi e Adriano Galliani è successo. Quando Galliani, uomo dalle grandi intuizioni, capiva che il rapporto dei vari Rivaldo, Zlatan Ibrahimović, Ronaldinho e Mario Balotelli con i loro club fosse ormai incrinato, partiva la telefonata. Nel 2010, quando gli chiesi di provarci per Ibra, mi disse ‘Ci proviamo’.

Queste sue intuizioni hanno sempre avuto successo. Anche quella di Carlos Tévez l’avrebbe avuto, prima che arrivasse la telefonata che bloccò tutto. Oggi, dopo la vittoria del Manchester City, Galliani avrebbe telefonato e sondato il terreno per Guardiola. Voglio sognare, mi illudo. Invito i dirigenti del Milan, anzi Gerry Cardinale, a prendere in considerazione l’ipotesi di un Guardiola al Milan. Mi direte ‘sei matto, costa 22 milioni’. Ma io rispondo: l’anno prossimo prendiamo una punta e mettiamo Guardiola allenatore. Il resto lo lasciamo tutto uguale.

Vuole grandi giocatori? Incominciamo a capire se possa essere interessato ad allenare il Milan. Non pizza e fichi, il Milan. La seconda squadra più premiata del mondo in Champions League. Potrebbe andare ancora in Inghilterra, al PSG, in Arabia Saudita. Ma pensate che possa tornare in Italia, dove ha amici a Brescia. Potrebbe essere affascinato e divertirsi, sta lottando con Alex Ferguson per essere l’allenatore che ha vinto di più nella storia. Potrebbe essere l’erede di Carlo Ancelotti, potrebbe allenare la squadra che è stata di Paolo Maldini, al quale ha dedicato la vittoria della Champions nel 2009. Direi a Gerry Cardinale: ‘Pensi a questa possibilità’. Lui è sensibile all’entertainment, all’immagine internazionale oltre alla vittoria sportiva.

Un investimento molto alto, ma siamo nel budget: i soliti 50 milioni di euro con Guardiola e un grande attaccante. Se Cardinale ci pensa e sonda il terreno, pensate alla spinta emotiva dei tifosi. Gli abbonamenti, l’entusiasmo, la voglia di tornare protagonista con uno dei più grandi allenatori della storia con i nostri Arrigo Sacchi, Fabio Capello, lo stesso Ancelotti. Una telefonata, un sondaggio. Mi auguro che Cardinale pensi a quello che potrebbe portare Guardiola a livello di sponsor, merchandising, introiti, 22 milioni non sono nulla. Ma bisogna avere la voglia e la forza di crederci. Spero che qualcuno lo consigli a Gerry: darebbe una spinta al blasone del Milan".
Ancora in giro va sto qui? Ne avesse beccata una in 40 anni.
Guardiola in Italia non verrà mai, è uno che deve spendere 2/300 milioni per 4-5 anni di fila prima di trovare la quadra.
 
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Pellegatti sul sogno Guardiola per il Milan:" Ieri Guardiola, alla vigilia della partita contro l’Everton, ha detto una frase a sorpresa. Il suo contratto scadrebbe nel 2025, ma ha detto ‘Credo che qui il lavoro sia finito’. Qualcuno pensava che potesse lasciare il Manchester City dopo la Champions League contro l’Inter, ma voleva vincere prima il Mondiale per Club. Io sto sognando, sto immaginando quello che in passato è successo. Nel Milan di Silvio Berlusconi e Adriano Galliani è successo. Quando Galliani, uomo dalle grandi intuizioni, capiva che il rapporto dei vari Rivaldo, Zlatan Ibrahimović, Ronaldinho e Mario Balotelli con i loro club fosse ormai incrinato, partiva la telefonata. Nel 2010, quando gli chiesi di provarci per Ibra, mi disse ‘Ci proviamo’.

Queste sue intuizioni hanno sempre avuto successo. Anche quella di Carlos Tévez l’avrebbe avuto, prima che arrivasse la telefonata che bloccò tutto. Oggi, dopo la vittoria del Manchester City, Galliani avrebbe telefonato e sondato il terreno per Guardiola. Voglio sognare, mi illudo. Invito i dirigenti del Milan, anzi Gerry Cardinale, a prendere in considerazione l’ipotesi di un Guardiola al Milan. Mi direte ‘sei matto, costa 22 milioni’. Ma io rispondo: l’anno prossimo prendiamo una punta e mettiamo Guardiola allenatore. Il resto lo lasciamo tutto uguale.

Vuole grandi giocatori? Incominciamo a capire se possa essere interessato ad allenare il Milan. Non pizza e fichi, il Milan. La seconda squadra più premiata del mondo in Champions League. Potrebbe andare ancora in Inghilterra, al PSG, in Arabia Saudita. Ma pensate che possa tornare in Italia, dove ha amici a Brescia. Potrebbe essere affascinato e divertirsi, sta lottando con Alex Ferguson per essere l’allenatore che ha vinto di più nella storia. Potrebbe essere l’erede di Carlo Ancelotti, potrebbe allenare la squadra che è stata di Paolo Maldini, al quale ha dedicato la vittoria della Champions nel 2009. Direi a Gerry Cardinale: ‘Pensi a questa possibilità’. Lui è sensibile all’entertainment, all’immagine internazionale oltre alla vittoria sportiva.

Un investimento molto alto, ma siamo nel budget: i soliti 50 milioni di euro con Guardiola e un grande attaccante. Se Cardinale ci pensa e sonda il terreno, pensate alla spinta emotiva dei tifosi. Gli abbonamenti, l’entusiasmo, la voglia di tornare protagonista con uno dei più grandi allenatori della storia con i nostri Arrigo Sacchi, Fabio Capello, lo stesso Ancelotti. Una telefonata, un sondaggio. Mi auguro che Cardinale pensi a quello che potrebbe portare Guardiola a livello di sponsor, merchandising, introiti, 22 milioni non sono nulla. Ma bisogna avere la voglia e la forza di crederci. Spero che qualcuno lo consigli a Gerry: darebbe una spinta al blasone del Milan".
un uomo senza vergogna.
 
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pellegatti tu e quella marmaglia che parla sui canali del milan tipo suma non avete MAI fatto e MAI farete il bene del milan

siete dei leccac senza dignità che negano l'evidenza

almeno suma è pagato per farlo te invece lo sei proprio dentro
 

7AlePato7

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Pellegatti sul sogno Guardiola per il Milan:" Ieri Guardiola, alla vigilia della partita contro l’Everton, ha detto una frase a sorpresa. Il suo contratto scadrebbe nel 2025, ma ha detto ‘Credo che qui il lavoro sia finito’. Qualcuno pensava che potesse lasciare il Manchester City dopo la Champions League contro l’Inter, ma voleva vincere prima il Mondiale per Club. Io sto sognando, sto immaginando quello che in passato è successo. Nel Milan di Silvio Berlusconi e Adriano Galliani è successo. Quando Galliani, uomo dalle grandi intuizioni, capiva che il rapporto dei vari Rivaldo, Zlatan Ibrahimović, Ronaldinho e Mario Balotelli con i loro club fosse ormai incrinato, partiva la telefonata. Nel 2010, quando gli chiesi di provarci per Ibra, mi disse ‘Ci proviamo’.

Queste sue intuizioni hanno sempre avuto successo. Anche quella di Carlos Tévez l’avrebbe avuto, prima che arrivasse la telefonata che bloccò tutto. Oggi, dopo la vittoria del Manchester City, Galliani avrebbe telefonato e sondato il terreno per Guardiola. Voglio sognare, mi illudo. Invito i dirigenti del Milan, anzi Gerry Cardinale, a prendere in considerazione l’ipotesi di un Guardiola al Milan. Mi direte ‘sei matto, costa 22 milioni’. Ma io rispondo: l’anno prossimo prendiamo una punta e mettiamo Guardiola allenatore. Il resto lo lasciamo tutto uguale.

Vuole grandi giocatori? Incominciamo a capire se possa essere interessato ad allenare il Milan. Non pizza e fichi, il Milan. La seconda squadra più premiata del mondo in Champions League. Potrebbe andare ancora in Inghilterra, al PSG, in Arabia Saudita. Ma pensate che possa tornare in Italia, dove ha amici a Brescia. Potrebbe essere affascinato e divertirsi, sta lottando con Alex Ferguson per essere l’allenatore che ha vinto di più nella storia. Potrebbe essere l’erede di Carlo Ancelotti, potrebbe allenare la squadra che è stata di Paolo Maldini, al quale ha dedicato la vittoria della Champions nel 2009. Direi a Gerry Cardinale: ‘Pensi a questa possibilità’. Lui è sensibile all’entertainment, all’immagine internazionale oltre alla vittoria sportiva.

Un investimento molto alto, ma siamo nel budget: i soliti 50 milioni di euro con Guardiola e un grande attaccante. Se Cardinale ci pensa e sonda il terreno, pensate alla spinta emotiva dei tifosi. Gli abbonamenti, l’entusiasmo, la voglia di tornare protagonista con uno dei più grandi allenatori della storia con i nostri Arrigo Sacchi, Fabio Capello, lo stesso Ancelotti. Una telefonata, un sondaggio. Mi auguro che Cardinale pensi a quello che potrebbe portare Guardiola a livello di sponsor, merchandising, introiti, 22 milioni non sono nulla. Ma bisogna avere la voglia e la forza di crederci. Spero che qualcuno lo consigli a Gerry: darebbe una spinta al blasone del Milan".
Ci sta gente che di calcio, pur essendo giornalista e lavorando in questi ambienti da decenni, non ci capisce comunque una fava.
Prima di mettere Guardiola ci sono mille altre urgenze cui far fronte, innanzitutto comprare dei giocatori con un certo tasso tecnico. Guardiola non è un Ancelotti, non è un semplice gestore di giocatori e campioni. Guardiola è un filosofo e le sue inclinazioni e attitudini vanno assecondate e accontentate.
 

mandraghe

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Pellegatti sul sogno Guardiola per il Milan:" Ieri Guardiola, alla vigilia della partita contro l’Everton, ha detto una frase a sorpresa. Il suo contratto scadrebbe nel 2025, ma ha detto ‘Credo che qui il lavoro sia finito’. Qualcuno pensava che potesse lasciare il Manchester City dopo la Champions League contro l’Inter, ma voleva vincere prima il Mondiale per Club. Io sto sognando, sto immaginando quello che in passato è successo. Nel Milan di Silvio Berlusconi e Adriano Galliani è successo. Quando Galliani, uomo dalle grandi intuizioni, capiva che il rapporto dei vari Rivaldo, Zlatan Ibrahimović, Ronaldinho e Mario Balotelli con i loro club fosse ormai incrinato, partiva la telefonata. Nel 2010, quando gli chiesi di provarci per Ibra, mi disse ‘Ci proviamo’.

Queste sue intuizioni hanno sempre avuto successo. Anche quella di Carlos Tévez l’avrebbe avuto, prima che arrivasse la telefonata che bloccò tutto. Oggi, dopo la vittoria del Manchester City, Galliani avrebbe telefonato e sondato il terreno per Guardiola. Voglio sognare, mi illudo. Invito i dirigenti del Milan, anzi Gerry Cardinale, a prendere in considerazione l’ipotesi di un Guardiola al Milan. Mi direte ‘sei matto, costa 22 milioni’. Ma io rispondo: l’anno prossimo prendiamo una punta e mettiamo Guardiola allenatore. Il resto lo lasciamo tutto uguale.

Vuole grandi giocatori? Incominciamo a capire se possa essere interessato ad allenare il Milan. Non pizza e fichi, il Milan. La seconda squadra più premiata del mondo in Champions League. Potrebbe andare ancora in Inghilterra, al PSG, in Arabia Saudita. Ma pensate che possa tornare in Italia, dove ha amici a Brescia. Potrebbe essere affascinato e divertirsi, sta lottando con Alex Ferguson per essere l’allenatore che ha vinto di più nella storia. Potrebbe essere l’erede di Carlo Ancelotti, potrebbe allenare la squadra che è stata di Paolo Maldini, al quale ha dedicato la vittoria della Champions nel 2009. Direi a Gerry Cardinale: ‘Pensi a questa possibilità’. Lui è sensibile all’entertainment, all’immagine internazionale oltre alla vittoria sportiva.

Un investimento molto alto, ma siamo nel budget: i soliti 50 milioni di euro con Guardiola e un grande attaccante. Se Cardinale ci pensa e sonda il terreno, pensate alla spinta emotiva dei tifosi. Gli abbonamenti, l’entusiasmo, la voglia di tornare protagonista con uno dei più grandi allenatori della storia con i nostri Arrigo Sacchi, Fabio Capello, lo stesso Ancelotti. Una telefonata, un sondaggio. Mi auguro che Cardinale pensi a quello che potrebbe portare Guardiola a livello di sponsor, merchandising, introiti, 22 milioni non sono nulla. Ma bisogna avere la voglia e la forza di crederci. Spero che qualcuno lo consigli a Gerry: darebbe una spinta al blasone del Milan".

Pellegatti a Natale ha esagerato con lo spumante…
 
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