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Mario Pasalic, intervistato dalla Gazzetta in edicola, ha parlato del Milan e del match contro l'Atalanta in programma domani. Ecco le dichiarazioni del croato sulla sua ex squadra:"Quel calcio di rigore contro la Juve regalò il primo e unico trofeo che ho vinto, a parte una Coppa di Croazia. Nel Milan sento ancora Calabria e Cutrone. Avevo deciso di restare al Milan, poi i rossoneri cambiarono gestione e cambiò anche il mio destino. Io che a Milanello guardavo incantato quelle foto alle pareti mi dissi peccato, poteva essere la squadra giusta per me. Per fare almeno un altro anno giusto. Invece, altri prestiti. Troppe città e troppi prestiti. Così si fa più fatica. Vorrei una squadra dove restare almeno 2-3 anni, per capire chi sono. Il Milan mi ha spiegato cos'è la pressione di giocare in un grande stadio. Mi ha anche insegnato ad essere uomo. Ma per l'Atalanta questa partita è troppo importante. Il calcio è ingrato, e io ne so qualcosa".