Ora ti tiro fuori un amarcord che te , come tanti altri, capirai perché non sei un tifoso di primo pelo.
Il Milan di ancelotti nacque sulle macerie del Milan di Terim e dopo l'interregno di zac.
Per noi tifosi rossoneri erano anni molto particolari perché , dopo aver dominato la scena europea per anni , dal 1994 in poi non riuscivamo più ad essere protagonisti della massima competizione per club continentale.
Con zaccheroni infatti avevamo vinto uno scudetto incredibile e inaspettato ma quel Milan non aveva abbastanza talento per dettare legge in Europa.
L'arrivo di Carletto traccio' la nuova via : dentro Seedorf e Pirlo e si diede vita a quel Milan dal 4-3-1-2 tanto tecnico quanto rivoluzionario per l'interpretazione dei ruoli e la dose massiccia di talento in mediana.
Quell'anno partimmo benissimo anche in campionato dando vita a un testa a testa con la Juve appassionante e senza esclusione di colpi, visto che si sfidavano due stili e due modi di intendere il calcio.
Quella di Lippi era indubbiamente una grande squadra ma arrivava al risultato attraverso principi di gioco diversi : noi eravamo quelli belli , eleganti, tecnici e forse anche indolenti, loro erano quelli cinici , fisici cattivi e spietati. Ovviamente avevano anche loro qualità e grandi giocatori.
In Italia il Milan mollo' al giro di boa praticamente la corsa per lo scudetto a favore della grande rivale ma in Europa, in Champions, il destino ci mise nuovamente una contro l'altra in finale e sappiamo tutti come andò a finire.
Ecco , e qua vado al sodo , in quegli anni era molto in voga il dualismo tra Milan e juve con tifosi , opinionisti e addetti ai lavori che si schieravano dalla parte del Milan anziché della juve.
I consensi a favore dei gobbi erano forti nonostante il Milan avesse aperto un ciclo più europeo che lo celebrava come squadra mondiale.
Questo è stato il più grande dualismo sportivo che io da milanista possa ricordare a grandi livelli perché noi eravamo proiettati su una dimensione europea mentre la juve incarnava i dettami tradizionali del calcio italiano.
Ora , parliamo sicuramente di altra rivalità al momento e indubbiamente di altri livelli ma i consensi di cui gode l'inter per me sono un mistero.
Nella tristezza di un calcio italiano nettamente ridimensionato gli addetti ai lavori, oggi come ieri , fanno fatica a distinguere la grande bellezza dalla speculazione.
È nel nostro destino, evidentemente.