GP era "il nuovo sacchi" ovvero l'uomo che dalla provincia avrebbe potuto fare il maestro di un gruppo di giovani..mancavano, oltre agli interpreti, due fattori che furono di sacchi: una squadra di campioni, la personalità e la sicurezza delle proprio idee (GP in confusione già ad agosto)
Pinoli non era altro che il ripiego dell'ultimo minuto una volta saltato spalletti...
Questa è una ricostruzione verosimile però fa capire come il milan fosse spaccato al suo interno.
Mi spiego meglio : maldini e boban da una parte, gazidis dall'altra.
Sappiamo, non è più un mistero, che le due fazioni avessero e hanno idee calcistiche diverse.
Per maldini e boban non può esistere squadra che non sia composta dal giusto mix di giovani e veterani e non vi può essere crescita senza qualche campione nello spogliatoio.
Sappiamo bene cosa pensa paolo della maglia, dello stadio, delle pressioni del nostro ambiente.
Gazidis invece ha altre teorie e altri programmi.
Per lui la squadra deve essere giovane, lo staff preparato, il fine formare dei giocatori in casa per aver sempre margine di manovra sul mercato.
Se era per gazidis, giusto per capirci, ibra non sarebbe arrivato nè ieri nè mai.
Arriviamo al nodo della faccenda che testimonia come la spaccatura dentro al milan e tra queste fazioni ci ha danneggiato e ha tagliato le gambe a maldini e boban.
Arriva come allenatore Giampaolo, non lo so se è arrivato dopo il 'no' di spalletti, ma ci hanno raccontato che era il primo nome in agenda di maldini e boban.
A me risulta poco credibile, credo sia stato semmai il massimo ottenibile col nostro budget.
Discorso simile per un mercato fatto a stento tra mille sacrifici e difficoltà dove abbiamo costruito una squadra ridicola nei perni.
Ci hanno raccontato che a giampaolo piacesse suso o che fosse maldini a volere suso ma non ho mai visto un fantino che galoppa un somaro e disdegna un pusosangue se glielo metti a disposizione.
Mi rifiuto pure di credere che uno del mestiere non sappia distinguere un somaro da un purosangue.
Giampaolo salta il 7 di ottobre.
Pare il nome del designato alla panchina stavolta fosse davvero Spalletti ma da parte della proprietà arriva un NO, questione di costi.
Un 'no' come i tanti 'no' che sono arrivati per operazioni di mercato mai concluse. Correa sogno bagnato di mezza estate è stato il nostro tormentone. Non arrivato correa, non arrivato alcun altro.
Il 7 di ottobre finisce idealmente la parentesi di maldini e boban al milan, con gazidis che inizia già a guardarsi attorno.
A dicembre inizia a flirtare con Ranginick, le voce escono e boban e maldini la prendono malissimo.
Il croato ne fa una questione di principio e di orgoglio e si fa cacciare, paolo resta al fianco della squadra.
Cala il grande gelo al milan.
Morale della favola : la linea politica dentro al milan di boban e maldini non è mai stata appoggiata a pieno dalla proprietà e lo si evince dal risicato budget messo a disposizione, dai tanti 'no' alle richieste di interventi sul mercato e dal siluramento in tempi record.
Se ora dovesse partire il progetto rangnick e il tedesco avesse carta bianca, massimo appoggio e fiducia incondizionata tutto ciò non
stonerebbe clamorosamente con quanto abbiamo ammirato, visto e provato sulla nostra pelle??
Non hai il sensore che in maldini e boban non si credesse?? Perchè quando una proprietà crede nello staff gli porta i gullit e i van basten, non i matri. Ora non dico che avremmo dovuto prendere benzema ma nemmeno costringere giampaolo a puntare ancora su suso.
Avrei fatto anche a meno della defenestrazione di Maldini e Boban dopo una fase farlocca e una finta collaborazione.
Questo è il mio punto di vista.
Il resto lo hanno fatto questi ragazzi che si sono compattati attorno a maldini, massara , pioli , ibra e hanno dato una lezione coi fiocchi a gazidis su come si possa fare calcio in un ambiente sereno.
Ambiente sereno se non inquinato dal pelato.
I miracoli al contrario di gazidis.