Come riportato da Franco Ordine sul CorSport, Il Milan ha segnato un'inversione di rotta affidandosi alla coppia Tare-Allegri, vista come una robusta iniezione di competenza calcistica dopo la stagione fallimentare. Il contratto di Massimiliano Allegri prevede due anni più un'opzione unilaterale per il terzo e il quarto.
Un dettaglio significativo dell'accordo è che Allegri non ha chiesto un bonus per la qualificazione in Champions League, sottolineando che questo è un obiettivo "dovuto" per il Milan. Ha invece ottenuto un bonus per la vittoria dello Scudetto.
Allegri è tornato al Milan con forte motivazione. Nei mesi passati ha seguito ogni partita del Diavolo, analizzando pregi e difetti della rosa e del "dietro le quinte", con l'intenzione di ripristinare comportamenti da "Milan". Ha anche dei "conti personali in sospeso": uno legato all'epilogo dell'esperienza juventina di Giuntoli (che lo aveva messo alla porta) e l'altro per smentire chi lo ha definito "bollito".
L'intesa con il nuovo DS Igli Tare è stata immediata, grazie a una stima reciproca di lunga data (Tare aveva già provato a portarlo alla Lazio). Nonostante lo scetticismo di una parte della tifoseria rossonera, simile a quello incontrato alla Juventus, Allegri è un convinto "aziendalista" e, in caso di cessione di Reijnders, pretenderà che l'intera somma venga reinvestita per rinforzare in particolare la difesa e razionalizzare il centrocampo, modificando ad esempio il ruolo di Fofana considerato un incontrista ed è invece un potenziale sostituto di Reijnders.